10.10.17

Recensione: "Madre!"

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Un film ambizioso come pochi, coraggioso, unico.
Debordante, assurdo, quasi pacchiano a tratti.
Un film, però, che dobbiamo "capire" per poterlo amare e difendere.
Io c'ho provato a capirlo. E sì, l'ho amato.

presenti spoiler e letture personali ovunque, ma decisivi dopo ultima immagine. Se volete leggere anche quella parte vedete prima il film per favore

Ho visto 3 soli Aronofsky.
Mi son piaciuti tutti un sacco.
E mi piace pure un sacco quando in tre film così diversi, diversissimi tra loro -questo qua, The Wrestler e Il Cigno Nero-  si riconosce in maniera così netta la cifra del regista, sia stilistica che tematica.
Tre film in cui il nostro sta addosso in maniera impressionante ai suoi tre personaggi, quello della Lawrence, di Rourke e della Portman, li segue, li pedina, non li lascia un attimo. In questo "madre!" si arriva poi veramente all'asfissia inquadratura-personaggio, ci sono 4,5 movimenti di macchina in cui per passare dal campo al controcampo si gira intorno al primissimo piano della Lawrence, impressionante. Una tale vicinanza io me la ricordo solo con la Exarchopulos ne La Vita di Adele.
E in tutti e tre i film l'operazione per me è riuscitissima perchè lo spettatore si identifica completamente con loro, ne vive gli stati d'animo, il panico, la paura, l'ossessione.
Già, l'ossessione, perchè credo sia questa la parola chiave. L'ossessione della Portman per la perfezione, quella di Rourke per restare ancora davanti alle luci del palcoscenico, quella della Lawrence di tenere tutti i pezzi insieme (anche metafora, forse, del non impazzire).
Io ho un debole per i registi che amano i propri personaggi, ve lo dico.
Madre! (ma lo devo scrivere sempre con l'esclamativo?) è un film unico, coraggiosissimo, ambizioso come pochi (forse troppo), un film capace di giocare coi classici del passato (Polanski su tutti) ma in maniera così sregolata, impazzita, volutamente confusionaria, da regalarci un film estremo, autorale, uno di quelli che lo prendi o lo lasci.

Durante il film eravamo un pò spiazzati, formulavamo teorie, cercavamo di capire l'assurdità di quello che avevamo davanti. Poi, usciti dal cinema, abbiamo avuto l'intuizione (oh, io non ho letto nulla in giro, magari è scontata e l'han detto già tutti) e il film ha preso forma e alzato notevolmente il suo già buon livello.
Ne parlerò poi.
Quello che più ho amato nella prima parte è proprio il clima ossessivo che si crea. Se ci fate caso la Lawrence non sta mai ferma, è sempre in movimento, destra, sinistra, sopra, sotto, il rumore dei suoi passi è onnipresente. Ma l'uso del sonoro è fantastico in generale, sublime.



Aronofsky inizia sin da subito a immettere elementi soprannaturali che ci fanno capire già dal principio che questo film e le cose che accadono, non sono semplicemente quello che vediamo.
Quel cuore pulsante che sembra appartenere alla casa (e che lei sente dalle pareti quasi a darci l'idea di un luogo maledetto, come il The Kingdom trieriano), quel deterioramento che compare ogni volta che lei sta male, quel sangue che corrode, quella cantina mefistofelica.
Intanto arriva gente. E chiunque arriva si comporta in maniera inopportuna, invadente. O meglio, inopportuna e invadente nella prospettiva della Lawrence (e nostra) perchè, al contrario, il suo compagno Bardem sembra contentissimo di ospitare chiunque sia.

Perchè cazzo, perchè? lo capiremo.

Alla Pfeiffer e Harris si aggiungono poi i due figli della coppia.
Ne scoppia una lite tremenda, girata benissimo, violentissima.
Un omicidio.
E noi spettatori siamo sempre più increduli e turbati, la nostra immedesimazione con la Lawrence sempre più forte (cazzo, vai via da sto branco di matti, vai via).
Lei pulisce il sangue sul pavimento, cerca di mettere tutto a posto, cerca di tenere tutto sotto controllo, sia la casa che la sua psiche.
E per quasi tutto il film di questo ho pensato si parlasse, di questa metafora "spazio fisico-mentale", di questo dover tenere da parte della Lawrence tutti i pezzi insieme. E pulire, e rammendare, e aggiustare, mentre il marito non muove mai un dito, lui poeta, lui fancazzista che pensa solo a far entrar gente.
Una specie di home invasion sui generis, fisica e mentale. Non a caso in questa lettura ci stavano perfettamente i momenti di "malattia" della Lawrence, quelli in cui stava per cedere e, di conseguenza, anche la casa cambiava aspetto.
Poi appare evidente che il film parli (anche) della maternità.
Ma, se possibile, è solo un'estensione di quello che dicevamo prima, la minaccia ora è tripla, la casa, sè stessa, il bambino. Casa-grembo quindi, qualcosa da difendere, qualcosa che anche il marito sembra amare ma che, in maniera del tutto irresponsabile, assurda e superficiale, sembra non voler difendere.
La notizia dell'aspettare un figlio, però, risveglia il suo estro, ricomincia finalmente a scrivere.
E tira fuori una poesia meravigliosa, una poesia che tutto il mondo comincerà ad adulare.
La gente accorre a frotte, tutti vogliono conoscere il Poeta, tutti vogliono aver qualcosa di suo.
La situazione è ormai incontrollabile e tutto quello che succede è assurdo, solo chi vede il film potrà capirlo. Immagino che molti avranno anche deriso tutto questo, ci sta, in effetti Aronofsky si fa un pò prendere la mano, il suo ego straborda, il suo "posso fare tutto quello che voglio" è manifesto.
La Lawrence si ritrova in questo incubo senza spiegazione. Ma deve ancora proteggere suo figlio. Riuscirà a farlo nascere ma quello che accadrà poi sarà solo più terribile.
C'è un motivo per cui ho riassunto la seconda parte del film in queste sole 4 righe. Perchè è arrivato il momento di tirare fuori la mia interpretazione, o meglio la nostra interpretazione, quella ricostruita usciti dal cinema.

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Bardem è Dio. Alla fine lo dice quasi esplicitamente, sono il Creatore, devo sempre creare.
La Lawrence è la Casa, ovvero la Terra.
I primi due ospiti sono due stranissimi Adamo ed Eva (mi pare addirittura che nella scena di sesso la Pfeiffer abbia un reggiseno che ricorda le foglie di fico).
I due ragazzi che si uccidono Caino e Abele.
Il diamante fatto cadere è il morso alla mela, non è un caso che poi Bardem-Dio chiuda quella stanza.
Il vecchio libro di poesie era il Vecchio Testamento probabilmente, quello invece che Bardem scriverà dopo la nascita del figlio (Gesù) quello nuovo.
Tutto il resto, tutte le altre persone che arrivano, tutto quello che accade siamo semplicemente noi.
Noi e i nostri culti, noi e le nostre religioni, noi e il nostro bisogno di Dio, noi e il nostro bisogno di avere "un pezzo di lui" o idolatrare la sua immagine (le foto di Bardem, veri e propri santini) noi e il nostro fare distruttivo (il lavello, metafora di come stiamo distruggendo il nostro pianeta), noi e la violenza, noi e i totalitarismi, noi e la guerra, noi e lo stato di polizia.
E lei, la Terra ( o forse la Natura), che prova a difendersi, che prova a preservarsi, che tenta di mantenere purezza, amore e armonia nel mondo.
Poi Gesù nasce in quella stanza un pò Paradiso un pò capanna che riesce a preservarlo (e riceve regali come i Magi) e quello che ne viene fatto dopo di lui è solo altra metafora, a questo punto la più evidente.
Quel cuore pulsante, quel cuore pulsante del mondo, inizia a non funzionare più, a inaridirsi.
La Madre Terra non riesce più ad accettare quello che è stato fatto di lei.
E distrugge tutto, sè stessa e noi.
Ma Dio vuole da lei ancora altro. E dal suo corpo morente estrae, per l'ultima volta, il suo amore. Un cuore destinato a diventar polvere, ma polvere che diventa cristallo, che diventa vita.
E quel cristallo diventerà nuova creazione, un nuovo inizio, forse un nuovo pianeta, non si sa.
Che ambizione Aronofsky, roba da sputargli in un'occhio.
E, in effetti, alcun passaggi paiono grossolani, pacchiani.
Ma io st'ambizione l'ho amata, io sto rischio l'ho amato.
Questo significa essere autori, questo significa credere ancora nelle storie.

 8

74 commenti:

  1. E' vero, Aronofsky sta addosso ai suoi attori come pochi altri registi. Anzi, nessuno.
    E a questo giro è stato addosso a Jennifer Lawrence anche fuori dal set, ahahah :)

    Pure io 'sto film l'ho amato.
    Dai, che cresce sempre di più il partito dei favorevoli a Madre!. Per ora siamo ben in... 2, ma magari riusciamo arrivare anche a 3. :D

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    1. Salve, sono il numero 3 dei favorevoli!
      "Porco Darren! Nemmeno io avevo osato tanto" ahahah :D Fenomenale la tua vignetta a fine post ;)

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    2. vignetta che ho visto anche io :)

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  2. Mannaggia ma sai che c'ho pensato di fa quella battuta e poi me so totalmente scordato? ;)

    no no, siamo addirittura a decine (contro le migliaia dei contro...)

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  3. Risposte
    1. Eh, noi siamo andati di corsa ieri perchè da giovedì al cinema non lo trovavamo più...

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  4. recupera π il teorema del delirio

    esordio coi controcazzi!!

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    1. lo so!

      pensa che volevo vederlo un paio di mesi fa ma non trovai uno streaming

      semmai ci riguardo o lo faccio scaricare

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    2. Tiè

      http://papystreaming.eu/it/p/pi-greco-il-teorema-del-delirio/

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    3. quando non ho più scuse mi sento a disagio :)

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    4. No, aspetta, qui credo sia download

      Io dicevo streaming. Per scaricare i film ho gli schiavi, me l'avrebbero trovato loro

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    5. no è streaming sotto quel rettangolino viola con scritto cacaoweb c'è il player (che non avevo mai visto) non devi scaricare niente
      Funziona .

      Se ti compare qualche messaggio riguardo ad adobe flash player (come a me)è perche non hai la versione aggiornata.
      No problem segui istruzioni e parte.(non devi scaricare niente usi quello vecchio che gia hai)

      Se hai problemi farò una guida dettagliata per nabbi:),oppure gira la pagina ad uno dei tuoi segugi che ti spiegheranno meglio.


      Pero non volevo metterti in difficoltà :) cioè puoi pure non guardarlo....,
      solo che non c'è 3 senza 4...

      hai fatto 3 adesso fai 4....


      P.S. mi dimenticavo sempre ,

      dispiace non vedere più la foto di old boy

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    6. lo so :)
      ma diciamo che in questo periodo c'era Alabama Monroe che mi chiamava troppo

      sì, in effetti mi dava tutte cose strane, forse è per l'Adobe

      ci controllo meglio :)

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  5. mi posso aggiungere al gruppo dei favorevoli?

    http://markx7.blogspot.com/2017/10/mather-madre-darren-aronofsky.html

    e non dimenticare "Requiem for a dream", il romanzo è grandissimo, e il film lo segue

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    1. ma sai che delusione è stata quando ho scoperto le dichiarazioni di Aronofsky?

      Ci eravamo crduti così intelligenti nell'aver colto quella metafora che poi leggere le dichiarazioni ufficiali in cui ci confermava tutto, ogni singola cosa che ho scritto, invece che darmi soddisfazione mi ha irritato

      uno perchè un artista non dovrebbe mai spiegare la propria opera, due perchè le nostre intuizioni (magari facili da avere) erano fuori tempo massimo


      l'altro Dio non l'ho visto e, ma lo sai, manco Requiem

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    2. come quelli che ti danno 5 minuti per risolvere un indovinello, e quando mancano ancora due minuti ti danno la soluzione :(

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    3. E no, non è così

      perchè io l'indovinello l'avevo risolto maremma maiala

      solo che non volevo sapere se era la soluzione giusta :)

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  6. Un film dirompente, pensato per dividere nettamente, creato da un regista completamente senza limiti. In giro nel web molti dibattono del significato, ma alla fine vedendolo sono giunto alle tue conclusioni, anche perhcè insomma non è che nel finale non si capisca la deriva religiosa del tutto.

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    1. Sì sì, assolutamente, che ci sia una deriva religiosa è manifesto

      eppure l'intera metafora, da quel che ho letto sti giorni, l'aveva "capita" manco il 10% di chi ne ha scritto. Il problema è che io preferivo restare con queste miei suggestioni senza sapere se eran giuste :)

      sì, film divisivo come pochi. Ma, tornando a sopra, divisivo in un modo strano, perchè dipende dal capirlo o no. Tante volte i film dividono per altri motivi

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  7. SPOILER SPOILER SPOILER
    Non leggere se non si è visto il film
    ---
    Molto bella quest'interpretazione Dio - Madre Natura - Bibbia ecc. Leggendo un altro commento, mi pare anche di capire che sia l'interpretazione "ufficiale" del regista, giusto?

    Io (e chi era con me e qualcun altro che conosco) ha invece dato un'altra interpretazione, che vi pongo qui (non sono tutte intuizioni mie, badate bene) sperando non venga fuori un mega-commento:

    Lui è lo scrittore: egocentrico, non riesce a creare, cerca la nuova idea per il suo nuovo libro/opera.

    Lei è l'ispirazione (l'editrice la chiama proprio così nel film). Da sola ha messo in piedi la casa, cioè tutta la struttura del libro, la storia.

    Harris & famiglia che vengono a trovarli sono i personaggi del precedente libro. Che tornano a visitare l'autore e a disturbare la nuova creazione. Quando Lei fa le condoglianze a Pfeiffer, questa è fredda e non crede al suo dispiacere. Pfeiffer un po' prova a sedurre l'autore. Harris sta per morire, e l'autore "gli deve" un po' di riconoscenza.

    Gli adoratori dello scrittore siamo noi, il pubblico tutto, il mondo commerciale che gira attorno all'opera creativa.

    Il bambino è il libro compiuto. Diventa merce per la folla di adoratori. Ognuno ne fa ciò che vuole. Lo divora, lo fa suo, ognuno ne prende un suo pezzo.

    Quando lui ha preso tutto dall'ispirazione, non ha più bisogno di lei, l'ha prosciugata, inaridita. Ne conserva solo una gemma, il seme della nuova idea, che ricostruisce la casa per ripartire dall'inizio. Il cristallo, un regalo fatto a lui dalla vecchia idea, che la nuova ispirazione non conoscerà.

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    1. Fantastica!

      diventa quasi una specie di Misery non deve morire per allegoria

      guarda, a sto punto preferirei avere la tua interpretazione immaginandomi che magari può esser giusta che aver formulato la mia che poi è quella ufficiale

      grande, ma del resto ti chiami Giuseppe, voglio dire, ahah

      (ah, mi ci chiamo anche io)

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  8. Mannaggia che nervoso quando un autore spiega la propria opera, saltare prefazioni postfazioni interviste, fidarsi dell'arte e non dell'artista, sempre

    A sto giro me ne sono infischiato di ogni interpretazione che già sentivo odore di puttanata biblica e mi son fatto bastare la grande baraonda in stile Golconda

    Fantastico per me il modo in cui riesce a rendere la paura di essere invasi, la scena del lavandino mi ha fatto pisciare dal ridere

    E hai ragione, è fantastico il modo in cui sta appiccicato ai suoi personaggi, dà un senso di soffocamento, per la serie "non ti illudere che questa cosa non ti riguardi"

    Ciao

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    1. La tua rece l'ho già salvata, appena posso leggo

      Ma io Ivan non sono andato a cercarmi niente eh...
      Un amico mi ha scritto "quella che hai pensato è la soluzione ufficiale, l'ha detto Aronofsky"

      che rabbia...

      pensava di farmi un favore, invece preferivo non sapere nulla

      vero, il concetto di invasione è pazzesco

      e quel girare intorno al personaggio mantenendo l'inquadratura solo sul viso anche

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  9. Bellissimo film comunque volevo precisare che secondo me la rottura del lavello è l'equivalente del diluvio universale, non a caso vengono tutti cacciati per lungo tempo e nel momento in cui escono fuori sta piovendo molto forte, nel film viene fatto vedere chiaramente dato che se non mi sbaglio Lui apre la porta quasi apposta perché lo spettatore possa sbirciare.
    Il nuovo testamento non compare secondo me nel film.
    La cosa che più ho adorato è sicuramente l'immagine molto bella di un Dio che non riesce a bilanciare il suo amore per il creato e per l'uomo, come lui nonostante ami sinceramente il creato cerchi sempre di dare speranza all'uomo anche se di speranza ce n'è ben poca. Di come lui sia tormentato dall'idea di dover scrivere le cose nel modo giusto stavolta per far si che il creato non ne subisca ancora una volta le conseguenze, e come puntualmente viene frainteso dall'uomo.

    Tra l'altro io sono ateo, ma la visione complessiva di Dio, della religione e dell'uomo offerta dal film è eccezionale.

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    1. interessantissimo...

      se non sbaglio la cosa del diluvio universale è anche dentro la spiegazione ufficiale di Aronofsky ma complimenti che ci sei arrivato da solo (come "pretendo" che ci si fidi della mia onestà intellettuale così io mi fido sempre di quella altrui).

      Sul nuovo testamento però io manterrei la mia posizione, il fatto che vengano pubblicati proprio due libri e uno sia ispirato dall'arrivo del bimbo, posteriore a lui, mi ci fa pensare.

      "La cosa che più ho adorato è sicuramente l'immagine molto bella di un Dio che non riesce a bilanciare il suo amore per il creato e per l'uomo, come lui nonostante ami sinceramente il creato cerchi sempre di dare speranza all'uomo anche se di speranza ce n'è ben poca. Di come lui sia tormentato dall'idea di dover scrivere le cose nel modo giusto stavolta per far si che il creato non ne subisca ancora una volta le conseguenze, e come puntualmente viene frainteso dall'uomo."

      credo non si possa dire qualcosa di meglio, complimenti...

      e anche il tuo finale è perfetto e molto indicativo

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  10. Una cosa però non ho proprio capito, la boccetta di polvere che Lei usava come farmaco per i suoi "attacchi", tra l'altro se non mi sbaglio la mischiava anche alla vernice nella scena iniziale.
    Che cosa rappresenta? Viene fatta notare troppo per non essere significativa!

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    1. vero...

      ora ci devo pensare, non ha senso non significhi niente

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  11. Visto ieri sera, piaciuto ma non eccessivamente, poi mi aggiungo al coro di critiche sul fatto che Aronofsky si è dato la zappa sui piedi. Se stava zitto era meglio: il film poteva fornire molti altri spunti di riflessione, che ha stroncato. Cioè, si possono discutere uguale, ma non lo facciamo così la prossima volta impara. Anche perché svilisce il film, non essendo legato ad una consequenzialità degli eventi, gli è bastato semplicemente trovare similitudini. Fatte bene per carità, ma il delirio in casa avrebbe potuto avere tanti connotati.
    Riguardo la polverina gialla, io subito avevo pensato alla fede, visto che la prendeva dopo eventi spiacevoli. Poi cercando conferme, ho trovato che giallo è il colore di san Pietro, custode della fede, ma non solo, nello stesso articolo c'era scritto che è anche il colore dell'arcangelo gabriele, quindi dell'immacolata concezione. E ripensando alla scena iniziale, mi sa che è quest'ultima (o entrambe, cioè la fede nell'arrivo del messia), lei infatti all'inizio mette sulla parete il colore giallo accanto al colore del "marchio di dio", e poi smette di prenderla quando rimane incinta.

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    1. sì sì, un film così interpretabile devi lasciarlo così com'è, meglio anche per te. Così eviti discussioni e tutto si rivela meno interessante

      la cosa della Fede è geniale, non mi sarebbe mai venuta in mente, mai

      direi che abbiamo completato il cerchio ;)

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  12. Io c' ho visto dentro un Dio vanitoso, che ama essere adulato. Un Dio che ama se stesso più dei suoi figli (uomini) e più della natura che lui ha creato. Un Dio recidivo per il suo di bene, non per quello della terra e dei suoi abitanti. Dio non ha creato l'uomo per un atto di amore, lo ha fatto per puro egoismo. Ci ha introdotti in qualcosa di perfetto(la natura/mondo tutto ciò che non è creato direttamente dall'uomo ma preesiste ad esso insomma) sapendo che l'avremmo distrutta e di conseguenza che ci saremmo autodistrutti.
    La vera e unica inquilina di questo mondo è solo lei. Noi siamo una piaga, una malattia, il tumore dalla quale non può guarire se non eliminandolo. Ed è questo quello che accadrà un giorno
    Non siamo in grado di conviverci: stiamo inquinando i mari, disboscando l' Amazzonia, buttando cemento in ogni angolo del mondo, distruggendo l' ecosistema e questo non potrà non avere conseguenze. E sarà giusto così.


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    1. Ecco perché mi ronzavano le orecchie ahah Mi sento chiamato in causa :D
      Sono d'accordo con la prima parte del tuo discorso, sul dio egoista, ma secondo me sia dio che la natura vengono messi subordinati all'uomo nella visione del film: dio perché ha bisogno di essere adorato, la natura che è in qualche modo infastidita dall'uomo. L'uomo, come dici anche tu, è una minaccia solo per se stesso (e altre specie viventi), la natura nella sua totalità ne esce indifferente.

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    2. Secondo me la protagonista è proprio la natura invece. Dio e l' uomo al massimo sono di contorno. Tralasciano la figura di Dio, ma l'uomo è l'antagonista nel film.

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    3. mi pesa dillo ma sono d'accordo completamente con Rachele che secondo me ha scritto un commento perfetto

      ragazzi, il titolo del film è Madre

      la macchian da presa non si sposta un secondo dalla Lawrence. E' la Terra, la Natura, la vera protagonista, è lei quella con cui dobbiamo identificarci, è lei quella con cui avere empatia

      noi, gli uomini, siamo visti solo come strani individui che non la rispettano e la distruggono

      e Dio sì, è un bonaccione vanitoso che dà un colpo al cerchio e uno alal botte per farsi amare e volere bene da tutti

      oh, ma a me non me chiamate mai per vedè film insieme eh

      bravi

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    4. Oh si potrebbero organizzare pure streaming di gruppo, se ci organizziamo per bene. Il che vuol dire se capisco come si fa ahah

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    5. Te sei troppo impegnato. La prossima volta organizza tu :D

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    6. t'ho fatto tutti quei complimenti e guarda come me rispondi

      ma pensa te oh

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    7. Ti è andata meglio di me, Giuse' :)
      Anzi poi la mia nemmeno una risposta, un post scriptum ahah

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  13. Solo ieri sono riuscito a vedere questo film e la visione mi ha sicuramente soddisfatto.

    Aldilà delle interpretazioni già fornite in questa sede (e largamente condivisibili), mi permetto di aggiungere la mia.

    SPOILER


    La Lawrence rappresenta la Natura piuttosto che il pianeta Terra (di cui è solamente un prodotto finito) e ovviamente Bardem rappresenta il Creatore universale.

    Mi ha colpito molto (ed è in quel momento che, per me, il film svolta definitivamente) la scena (siamo ormai a metà film) in cui la Natura dice al Creatore una frase del tipo "Vuoi dei figli ma tu non trovi il tempo per scoparmi!!!".

    Ecco, qui accade qualcosa di straoridnario; il Creatore è Onnipotente per definizione e l'Onnipotenza, in primis, si può manifestare in un solo modo: autocreazione.

    Si è onnipotenti quando si è in grado di autocrearsi, autoriprodursi o ancor più concretamente quando si riesce a creare qualcosa dal nulla.

    Qui invece il Creatore, che potrebbe benissimo creare da se un "figlio", ricorre alla riproduzione gamica (o similare): in sostanza la Vita risiede nella Natura (e non nel Creatore) ma quest'ultima ha bisogno di essere fecondata e qui entra in gioco il principio mascolino (il Creatore non può avere una precisa identità sessuale mentre la Natura è la Madre per antonomasia ergo è un principio femminile) utile a far detonare la Vita dentro la Natura stessa.

    Ecco quindi che la Lawrence potrebbe identificare l'ovulo mentre Bardem potrebbe essere lo sperma e quindi la casa è l'utero.

    Ovvio che si tratta di una possibile interpretazione che cerca di non appigliarsi ad argomenti religiosi ma, al contrario, a processi più naturali ed evolutivi.

    La coppia Harris/Pfeiffer rappresentano la prima versione dell'Uomo e della Donna, esseri vittime delle proprie pulsioni sessuali (non provano alcuna vergogna ad esibire i loro istinti davanti ai padroni di casa), individui che non riescono a trovare un equilibrio ai propri vizi (Harris fuma e si sente male e più sta male più tende a fumare, la Pfeiffer dice chiaramente che da quando sono arrivati i figli tutto è andato a monte...).

    Il sotterraneo della casa rappresenta realmente le viscere della Terra e la caldaia, piena di gasolio, rappresenta i combustibili fossili e il loro potere distruttivo per l'ambiente ossia per essa stessa (non per nulla la Lawrence la guarda sempre con diffidenza e timore).

    A mio parere la polverina gialla è il vero potere della Natura ossia la capacità (che però ha un limite a cui noi ci stiamo pericolosamente avvicinando) di mettere le mani all'ecosistema terrestre per evitare l'estinzione (le varie ere glaciali, il cambiamento climatico che avviene nei vari secoli, etc.); ogni volta che la Natura andava in crisi di panico essa si rifugiava in questo potere ma, ovviamente, lei non è Onnipotente e anche questa capacità di riadattarsi alle nuove condizioni avrà un limite...

    La nascita del "figlio", a mio parere, poteva essere realizzata in maniera migliore; palese la metafora della nascita del Cristo ma, stavolta, di verginale sembra non esserci nulla!

    A mio parere quindi il figlio rappresenta "l'Ecce Homo" dove, aldilà del Bene e del Male, egli diventa vittima e carnefice di se stesso; il Creatore assiste senza intervenire (la Provvidenza questa sconosciuta...), solo la Natura è realmente legata alla propria creatura (cit. "Dammi il bambino, io sono il Padre", "No, io sono la Madre!!!"), sola la Natura capisce cosa vuol dire donare la Vita (che è differente dal creare) e proprio per questo percepisce un dolore immenso per la perdita del proprio figlio che il Creatore non riesce neanche ad immaginare...

    Questo è vero Cinema.

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    1. ma te me scrivi sto cavolo de commento così bello in questo periodo?

      ora stai calmo, me aspetti e 3,4 giorni torno ;)

      (domani madre! sarà sicuramente in classifica, vediamo dove)

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    2. Aha aha aha, caro Giuseppe, ci sarebbe da scrivere una enciclopedia su questa genialità di Aronofosky, io mi sono limitato ad una istintiva e superficiale analisi ma credimi che, concretamente, si tratta della Divina Commedia fattasi film ergo di argomenti ne abbiamo a iosa.

      Ad ogni modo auguro a te, alla tua famiglia e a tutti i lettori del tuo blog un proficuo e sereno 2018.

      Se "The Signal" ha fatto il pieno di commenti, qui il numero dovrebbe essere almeno quadruplicato ma tant'è...

      Buon 2018 a tutti noi!

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    3. Impossibile che siano molte discussioni, come un coglione (o come presa per il culo al pubblico) Aronofsky ha fatto lo spiegone in un'intervista.
      Buon anno :)

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    4. Aronofosky ha detto tutto e niente; ha voluto solo tratteggiare, a grandi linee, di cosa tratta il film per renderlo fruibile alle persone che quando guardano un film pensano a rispondere su whatsapp, per il resto ci sarebbe da commentare tutte le scene dato che esse trasudano di significati ed interpretazioni molteplici.

      Buon anno anche a te.

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    5. Sì, appunto, ma il grande numero di commenti e discussioni (come in signal appunto) si genera quando si cerca un significato univoco al film, il 99% delle persone si ferma ad una spiegazione.
      Sono io il primo a dire che più possibili letture ci sono meglio è (anche quantitativamente sarebbe un film più significativo), però se fosse come dici tu sarebbe un po' in malafede, perché deve renderlo fruibile a tutti? Si sforzassero loro.

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    6. Appunto, caro Claudio, spero di essermi spiegato chiaramente.

      Intendevo dire che Aronofosky ha voluto semplicemente spiegare il contesto in cui si svolge il film, per il resto al regista non gliene frega nulla se il pubblico vuole capire o meno (già la stessa critica mi sembra completamente fuori di testa criticando una pellicola che, al contrario, fa pensare e riflettere ad ogni fotogramma...).

      Usate il cervello se ne avete uno dice chiaramente il grande Darren ed io non posso che concordare con lui (e credo anche tu).

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    7. eccomi

      vero, perfetta la disamina sull'autocreazione. In effetti ripensando al film non ricordo un accenno al concepimento verginale di Maria (da non confondersi come tanti fanno con l'immacolata concezione)
      o forse sì?
      ma se fanno sesso e lei rimane incinta così hai ragione

      ma, attenzione, qui non siamo nel campo di Giuseppe e Maria ma sul piano "superiore".
      Quindi, alla fine, Dio che fa "sesso" e crea suo figlio ricorda comunque la vicenda canonica, ovvero lo Spirito Santo che ingravida (scusate) Maria

      harris e la pfeiffer sì, sono i primi uomini e, di conseguenza, l'arrivo del vizio

      "Il sotterraneo della casa rappresenta realmente le viscere della Terra e la caldaia, piena di gasolio, rappresenta i combustibili fossili e il loro potere distruttivo per l'ambiente ossia per essa stessa (non per nulla la Lawrence la guarda sempre con diffidenza e timore)"

      perfetto, vero

      la polverina gialla è il punto più arduo e interessante. Ed è molto accattivante la tua ipotesi. Ma devo rivedere il film per farmi un'idea, quando la prende credo sia emblematico

      sì, forse la nascita di Gesù è metafora troppo esplicita rispetto al resto. Ma per me funziona comunque

      e interessantissima è anche la tua ultima considerazione

      comunque c'è un particolare che stiamo sempre omettendo, il finale.
      E Aronofski ci punta tanto eh

      quando lei si gira nel letto e...non è lei, essendo finale deve avere un profondo significato

      per questo l'identificavo come pianeta terra. E come un creatore che morto un pianeta ne fa subito un altro

      invece vedendola solo come Natura come leggere il finale?
      una nuova Natura?

      mmm, strano

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    8. io la penso come Claudio, doveva sta zitto ;)

      per il resto il paragone con The Signal ha spiegazione di una facilità disarmante

      e cioè che su The Signal il buio in sala non solo è in cima a google ma praticamente era anche l'unico luogo (non grazie a me ma ai lettori principalmente) dove il film veniva del tutto sviscerato

      su madre non solo ci sono centinaia di recensioni ma tantissime cercano di spiegarlo

      insomma, il numero commenti dipende dalla facilità con la quale si arriva a una recensione

      vedi recentemente finale de la ragazza nella nebbia. Io riguardo l'interpretazione del finale ero in cima alle ricerche

      ed è successo quel bordello

      se ero nella seconda pagina google invece che 230 commenti ce ne erano 30

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    9. L'apocalisse e il cambiamento finale secondo me fa riferimento alla teoria del big crunch: l'universo, raggiunta la sua massima espansione, collassa su se stesso e si forma un punto di massa infinita da cui si origina un nuovo big bang, con nuove costanti e leggi fisiche. (Anche se questa teoria mi pare sia stata definitamente abbandonata)

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    10. ah, interessante!

      non ne sapevo una sega, ammetto

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  14. Personalmente sto iniziando a scrivere l'analisi di "Madre!" dove spiegherò tutto, ovviamente dal mio punto di vista.

    Credimi Giuseppe che qualunque scena del film (ivi compreso il finale) è spiegabile su molteplici livelli.

    E' un duro lavoro, non tanto quello di spiegare quanto di sintetizzare e dare un filo logico a tutto il film ma cercherò di fare del mio meglio.

    Dammi tempo e vedrai...

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  15. L'ho amato come pochi altri ultimamente, questo film. Mi ci voleva proprio!

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  16. Ciao Giuseppe
    insomma qua tutti soddisfatti ....
    Bene bene ...
    per restare in tema .... tutti credenti .... in Aronofsky :)
    Con calma scriverò la mia ... da atea ( sempre in riferimento ad Aronofsky...)

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    1. perchè qui sono tutti lecchini (scherzo, hanno avuto coraggio a scrivere solo quelli col consenso)

      in realtà madre! è il film più offeso, attaccato e vilipeso del 2017

      quindi qualsiasi cosa scriverai sai in compagnia di milioni di persone stavolta ;)

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    2. sul fatto che il film sia stato il più offeso, attaccato e vilipeso del 2017 non ne avevo idea .
      spesso io resto all'interno del tuo blog e del sito e solo dopo un pò di tempo scopro qualcosa in più ;)
      Ad ogni modo già dalla locandina si intuisce che non vedremo un film sui generi ... per così dire ..
      Tu hai parlato in modo approfondito, tra l'altro , dei pregi tecnici ; per carità nulla da eccepire .
      Sul fatto poi delle metafore ... hai voglia .... potremmo resettare svariate volte ed iniziare con una speculazione diversa e andrebbero bene tutte.
      io personalmente non ne contesto nessuna .
      Il fatto è che per me è proprio sbagliato il film
      Ecco perchè dico che bisogna credere !!
      Aronofsky vuole parlare per metafore e non fa altro che suggerire ; vuole essere impegnato ed inserisce scene degne della più brillante commedia ; vuole ossessivamente stupire a prescindere non solo noi ma gli stessi protagonisti ( padre/dio -madre /madonna ) ai quali non resta che essere prennemente stupiti ; mentre ai cooprotagonisti il ruolo di derisori , nel senso che si prendono gioco di tutti divertendosi un mondo ;e per finire tutta la bella ( bella davvero eh !!! ) bolgia dell'ammucchiata orrorifica che forse , sempre in visrtù del fatto che qui è possibile qualsiasi interpretazione , risolleva l'umore ad uno spettatore come me :)
      e tutti finirono in gloria !!!

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    3. No no, ma t'ho detto quella cosa solo per dirti che qualsiasi tuo attacco sarebbe stato comunque un attacco in mezzo a un mare di attacchi e che ho letto cose su Madre! assurde, roba che in confronto a te è piaciuto da morire

      A Venezia poi i critici lo distrussero, presero per il culo in tutti i modi, lo considerarono comico e trash, una presa per il culo, figurati...

      io non credo che Aronofsky volesse mettere scene da commedia o grottesche. Questo è come l'hai percepito te e milioni di persone. Io credo che lui volesse davvero fare un film disturbante, altrochè. E con me e altre poche persone c'è riuscito. Se ogni tanto avevo un risolino era di nervoso e disagio.
      Credo che al di là della tecnica e del capirlo o no, l'apprezzamento o meno di madre sia tutto qui, in come lo vivi. E come l'hai vissuto te è assolutamente comprensibile, se uno non ci entra dentro pare tutto una mezza commedia, un casino, una cosa quasi trash

      non ci si può far niente ;)

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    4. ... ah si certo...
      di sicuro ha disturbato anche me ma non per lo stesso tuo motivo
      ... a parte tutto ... non sto qui a elencare ... ho messo una piccola rece sul sito ...quando dici che ti era partito un risolino nervoso , ecco a me è partita una risata incredibile quando l'ospite /Harris si accende la sigaretta e ne esce quello scambio di battute ti giuro davvero ho sperato che prendesse una china diversa ( perchè già a quel punto ero abbastanza insoddisfatta ..) e che magari potesse esserci una via d'uscita interessante ..invece ovviamente non è successo
      Con certi film è davvero facile arrivare a questo punto perciò come dici tu non ci si fa niente
      Ciao alla prossima ;)

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    5. no no, ma sta cosa delle grasse risate, te l'ho detto, è comune a quasi tutti

      tanto che quando lo andai a vedè con mi fratello gli dissi "guarda, me sa che è una merda, dicono tutti che è trash, ridicolo e senza senso"

      forse anche grazie a questo poi è stato bellissimo per me avere sensazioni completamente diverse. Anzi, forse madre ad atmosfera è stato il top dell'anno

      :)

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  17. Una piccola aggiunta (che forse non è tale, non avendo letto tutti i commenti ) direttamente da Wikipedia: « [...] era giusto che l'aula del Sacro Battistero avesse otto lati, perché ai popoli venne concessa la vera salvezza quando, all'alba dell'ottavo giorno, Cristo risorse dalla morte »

    (Sant'Ambrogio, IV secolo d.C.)
    Sette sono i giorni della Creazione secondo la Genesi, sette i giorni della settimana e l'ottavo è il giorno in più, l'eternità. L'otto simboleggiato dall'ottagono, infatti, rappresenta l'equilibrio cosmico nonché lo spirito universale per gli islamici.

    L ottagono nel film è ovunque e, se non erro, ottagonale è la pianta stessa della casa. Dio abita l eternità.

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    1. mai saputo!

      grande aggiunta

      ma vatti a leggere la recensione di Rael nel suo blog, diventerai scemo a informazioni ;)

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  18. Gran bella recensione come sempre!
    Tra i miei peferiti di questo immenso regista...di poco sotto a quello che per me rimane il suo inarrivabile capolavoro: Requiem for a dream

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    1. grazie!

      questa era la recensione di cui ero orgoglioso per aver capito insieme a mio fratello tutta l'interpretazione del film

      e poi scoprire che l'aveva già data Aronofskj ufficialmente ;)

      una rabbia :)

      guarda, non ho visto Requiem ma per me per adesso tre film suoi e il peggio è 8

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  19. Ti consiglio di recuperare altre due perle: π - Il teorema del delirio e The fountain....

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    1. il primo rimando da 10 anni, il secondo sei la prima persona che sento parlarne bene :)

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  20. The Fountain o lo ami o lo odi....io l'ho amato alla follia....il film di DA che mi ha emozionato di più e che ho rivisto di più (4....contro le 3 di Requiem )...meriterebbe solo per la colonna sonora ma è molto molto di più...dagli una chance e non te ne pentirai.....

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    1. ma pensa te :)

      per me ad oggi il suo capolavoro è The Wrestler

      ma, ecco, anche madre! e il cigno sono sull' 8 :)

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    2. Se vedi Requiem e The Fountain secondo me alzi la media ;-)
      π poi come dicono gli inglesi è semplicemente "mindblowing" uno degli esordi più incredibili degli ultimi 20 anni

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    3. ora non esageriamo...

      la media è oltre l'8, molto più facile s'abbassi! ;)

      sì sì, uno dei più grandi esordi della nostra epoca, lo dicono quasi tutti

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