27.5.11

Recensione: "The Orphanage"


(presenti spoiler ammazzafilm)

Se ci sono due parole che non dovrebbero mai stare nella stessa frase, queste sono "innamorato" e "perchè". Come fai a spiegare l'amore, come fai a farlo comprendere, come fai a giustificarlo? Perchè sono innamorato perdutamente di The Orphanage? Perchè lo considero (con distacco) il miglior horror degli ultimi 5/10 anni e in assoluto quello che più mi ha emozionato? Se è vero che l'amore non si può spiegare, certo lo si può raccontare. Questo è il racconto di un innamorato, prendetelo come tale.
The Orphanage ha un solo grande difetto, avere la tremenda sfortuna di esser stato girato da un esordiente. Non sono bastati i 6 premi Goya, non è bastata la nomination agli EFA (quasi incredibile per un Horror, tra l'altro l'anno del trionfo dell'eccezionale Gomorra), non sono bastati 10 minuti di applausi alla prima a Cannes per considerarlo unanimamente un capolavoro. Se dietro la macchina da presa ci fosse stato un regista affermato, lo stesso Del Toro ad esempio (qui mecenate di Bayona e produttore), molti giudizi sarebbero stati diversi. Si ha sempre paura a dare il massimo dei voti a un nuovo arrivato...



La critica più assurda, tanto sbagliata da sfiorare la malafede, è il definire The Orphanage qualcosa di visto e rivisto. Niente di più falso, probabilmente chi l'ha detto si è limitato a leggere che fosse ambientato in un ex orfanotrofio e poi nemmeno ha visto il film. Comunque...
Il film si avvale di una sceneggiatura mostruosa (non a caso candidata e vincitrice di premi su premi), perfetta sia nello svolgimento e concatenarsi del plot quanto nel dosare in modo mirabile emozioni e scene madri. E' quasi impossible trovar difetti, ancora più incredibile per una sceneggiatura originale.
Ma è altrove la potenza, la straordinaria originalità del film, ci arriveremo presto.
Laura e Carlos sono una coppia molto affiatata. Hanno adottato Simon, un bambino sieropositivo preso in un orfanotrofio. La stessa Laura era stata una piccola orfana poi adottata. E' talmente forte il legame con l'orfanotrofio della sua infanzia che ha deciso di andare e vivere là con il sogno di aprire una casa-famiglia che ospiti bambini in difficoltà. Proprio durante la festa di inaugurazione Simon scompare. La coppia, disperatamente, lo cerca.
The Orphanage è un horror, su questo non ci piove, perchè una ghost story che si rispetti per definizione lì va collocata. Riesce però a distruggere le mura di confine del genere e nel finale quasi a cancellarne addirittura i detriti.
Questo perchè, ed è qui la potenza cui accennavo, questa è una ghost story che non è una ghost story perchè è TOTALMENTE costruita su un reale, banale, tragico, incidente domestico. Si è edificata una meravigliosa ed elaborata storia horror e di fantasmi sopra una base che in realtà è del tutto reale, una tragedia familiare, una delle più terribili che possa capitare. 

Risultati immagini per el orfanato

Un film drammatico in definitiva, che poteva esser semplice e sobrio ma ha invece infilato degli splendidi abiti gotici, ha trasformato un orrore quotidiano in uno trascendentale. L'immagine della locandina, quel bambino incappucciato, in qualsiasi altro film avrebbe nascosto qualcosa di terribile, qua cela invece due storie tristissime e drammatiche, quella di Tomas, bambino deforme tenuto nascosto e rinchiuso per tutta la sua esistenza, e 30 anni dopo quella di Simon, un bambino che voleva solo far vedere un luogo segreto a sua madre e invece il caso ha voluto che trovasse proprio lì la morte. La stessa maschera, mostruosa, nasconde quindi due piccole vite distrutte. Ed anche i rumori sentiti più volte da Laura (tipici delle storie di fantasmi) nel finale si rivelano per quel che erano, i tentativi del piccolo Simon di trovare una via d'uscita da una prigione che la stessa madre, inavvertitamente, gli aveva costruito.
Prima di ritornare agli indimenticabili ultimi 20 minuti, è giusto citare qualche scena precedente. Bayona conosce il registro horror e lo dimostra più che altro nel grande inserto paranormale con Geraldin Chaplin, scena davvero magistrale. Senza dimenticare la vecchietta investita e quell'ultimo rantolo. O il filmato di Thomas con quella telecamera che si avvicina al bambino di spalle. O la tremenda scoperta di Laura nei forni, anche questa una sequenza che si incastra perfettamente con tutto il resto e regala ancor maggior tragicità alla pellicola. La fotografia è splendida, aiutata certo dalla bellezza delle location, la grande villa e la spiaggia con la caverna.
Ma, come dicevo, è negli ultimi 20 minuti che Bayona sembra invocare le muse della Grazia e della Poesia e gira 3 scene consecutive che per potenza emotiva non si erano mai viste in nessun horror precedente.
La prima è quella del 1,2,3 tocca la parete, che tra l'altro (anche qua) chiude perfettamente un cerchio con il prologo del film. Il movimento di macchina che da Laura si sposta più volte per vedere quello che le accade alle spalle per poi tornare ogni volta su di lei è qualcosa di indescrivibile per la tensione e l'emozione che riesce a suscitare, assolutamente geniale, da brividi.

Risultati immagini per the orphanage

Poi Laura (un'indimenticabile Belen Rueda) trova finalmente la casetta di Tomas, il luogo che il giorno della festa suo figlio voleva farle vedere. Quando scopre (e noi con lei) la terribile verità rischiamo davvero che il nostro cuore si spezzi definitivamente. Cosa può voler dire per una madre scoprire di esser stata diretta causa della morte del proprio figlio credo non lo si possa comprendere. Il suo rifiuto ha portato Simon lì da solo, lei stessa senza saperlo gli ha bloccato poi l'uscita. In quel corpicino c'è il dramma di una piccola vita perduta, la sconfitta di un genitore, un tremendo senso di colpa, la constatazione di quanto il destino in pochi minuti e in pochi gesti possa cambiar tutto. Vi giuro che è una scena che ho fatto veramente fatica a rivedere e metabolizzare. Ripensare adesso ai rumori che Laura sentiva in casa è al contempo un pugno nello stomaco e una coltellata al cuore.
Quando poi nel finale Laura culla quel piccolo corpo, quando arrivano i bambini, compreso Tomas che per una volta, finalmente, può sentirsi un bimbo come gli altri, non abbiamo davvero più difese, The Orphanage ci ha definitivamente sconfitti.
"E' Laura" urla la bambina cieca toccando il viso della donna.
Senza parole.

(voto 9,5)

57 commenti:

  1. Dae, un bel post molto partecipe.
    Ricordo che invece, a me, non emozionò per nulla, nonostante si trattasse di un film ben fatto.

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  2. Madò, 1,2,3 tocca la parete. Ancora ho i brividi. Al cinema mi stavo sentendo quasi male. Che grande film e che bel commento appassionato!

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  3. Eh, si, quando un film è cazzuto bisogna esprimerlo con le tue parole, bravo! Da grande appassionato devo dire che questo mi è rimasto sullo stomaco per parecchio tempo.

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  4. bella recensione ma temo che non lo guarderò, per ora. potrei star male per mesi con una trama così!

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  5. James: strano, magari ridagli un'occhiata

    Lucia: grazie. Scena magnifica, anch'io mi sentii quasi male, come del resto in tutti gli ultimi 20 minuti.

    Eddy: cazzuto sì, lavora di spada e di fioretto con egual maestria. Se rimane sullo stomaco a te, figurati a un padre.

    Ciku: no carissima, non dovevi leggere allora! Forse però ti sei salvata.

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  6. anche a me è piaciuto parecchio!
    splendido e parte finale grandiosa!

    non dare ascolto a mr. ford che chiaramente non capisce nulla uahahaha :)

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  7. Cannibale, ma sai che ormai stiamo monopolizzando la blogosfera con la nostra lotta!? ;)

    Detto questo, Dae, non dare ascolto al Cannibale. A uno che è piaciuto Limitless che vuoi dire!?!?

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  8. Hey! Guarda che a settembre ti raggiungo! Come padre intendo!! LOOOOL

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  9. bellissimo post!!!! concordiamo completamente, ricordo che al cinema alla fine quando si capisce come sono andate le cose abbiamo pianto come non mai. è un film veramente forte, nel senso che ti colpisce molto nel profondo e nell' intimo.
    e oltretutto è davvero ben fatto! una pellicola daricordare negli anni e non solo come prodotto "horror".


    *Asgaroth & *Midnight

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  10. Marco e James: stavolta nella sfida prendo decisamente Marco. Su Valhalla Rising sto con James tutta la vita....

    Eddy: Grande!! Vedrai come ti cambierà la percezione nel guardare i film, specialmente per uno appassionato di horror come te.

    Satanelle: vi voglio bene, avrei pianto volentieri sulle vostre spalle.

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  11. Complimenti per la tua recensione, lucida ed appassionata insieme.

    Infatti anche io pensato che - pur utilizzando il genere horror - sia un film solo e semplicemente drammatico, anzi, tragico.

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  12. l'ho visto solo ieri, a me è piaciuto molto, magari non è perfetto, ma è roba che vale:)

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    1. Io ho esagerato perchè lo amo alla follia ma sono contento ti sia piaciuto molto!

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  13. io invece sono d'accordo con dae. non sara' amore, ma e' un gran film. un horror che chiude la propria trama basandosi sul reale e' qualcosa di magistrale a livello di scrittura. poi, come hai ben ricordato, la scena dell'1,2,3 e' stata bellissima, quei bambini.. che bella. altro film che ti ripesco dal dimenticatoio, ottima recensione, concordo su tutto cio' che hai scritto.

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    1. ti voglio bene

      mi possono dire quello che vogliono ma un film dell'orrore che ha saputo raccontare un dramma prettamente umano meglio di questo io non lo ricordo.
      La sceneggiatura del decennio nell'horror

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  14. Grande Dae! La penso esattamente come te, il dramma è totalmente umano, temevo il finale da storia di fantasmi fino alla fine e invece bum!
    Niente magia né maledizioni ma un banale incidente che sconvolge la vita di una famiglia, di una donna, e che sconvolge tutti perché il passo tra felicità e dolore è breve, El orfanato ci mostra quanto.
    Questo è tutto il suo orrore, e diventa anche il nostro.

    Grazie per le tue recensioni :)

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    1. E' un film non capito e tremedamente sottovalutato.
      Uno dei film più dolorosi che abbia mai visto, drammatici compresi.
      Uno dei film cui sono più legato, senz'altro nei 10 film della mia vita, a prescindere dal valore o dalla bellezza.
      Quella madre che prende quel corpicino è troppo straziante, Bayona ha quasi esagerato nel tentativo di spezzarci il cuore perchè non soltanto il bimbo era morto per un banale incidente domestico ed è stato ritrovato tanto tempo dopo (straziante di per sè) ma anche e soprattutto perchè quel giorno Simon voleva fargli vedere quella stanza, il suo segreto.
      Un cuore non può reggere.
      E non finisce qui.
      E' lei che gli ha chiuso l'uscita.
      E in tutto questo si cotruisce un film dell'orrore bellissimo, con una sceneggiatura pazzesca.
      Questo è un capolavoro, chiuso.
      E vedere persone come te che ne parlano così, con queste parole, mi emoziona da morire perchè la piccola emozione, se condivisa, è una grande emozione.


      Grazie a te, non scherziamo

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    2. e ti dico una cosa. Mi sono appena riletto e ho scoperto che questa recensione mi piace, accade credo al massimo il 10% delle volte.
      Mi ci sono riconosciuto, mi emozionano le mie stesse parole perchè furono scritte con emozione.
      Mi succede spesso di scrivere "sotto" emozione ma rileggendomi mi sembro patetico.
      Qua no.
      E sono contento di piacermi proprio qua.

      Scusami, esagero con questo film, lo so, ma non ci posso far niente

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  15. L'ho visto tutto d'un fiato, non ci capisco niente di horror, ma ha sollecitato tutte le sensazioni ed emozioni possibili. Emozionante ritrovare il bambino perduto, ma l'apice lo tocca quando l bambina urla "è Laura", a quel punto non sono più riuscito a trattenere le lacrime, finalmente. Forse non è solo diventata un altro fantasma della casa, forse prima di tutto ha appreso il codice che solo i bambini possiedono per giocare e comunicare. Questo forse è il senso del riconoscimento finale, essere entrati finalmente nel mondo dei bambini.

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    1. Se leggi il mio finale di recensione capirai quanto il momento che citi mi ha straziato.
      Non avrei mai detto ti piacesse così ma forse The Orphanage piace proprio a chi non cerca un horror ma semplicemente un grande film, emozionalmente superiore.
      Sì, quel riconoscimento, quel ritrovarsi attraverso il gioco nello stesso mondo, nel loro mondo, è qualcosa che bisogna saper scrivere.
      Io de stio film non dico più niente perchè sono troppo di parte.
      Ma fa troppo piacere non sembrare un pazzo

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    2. E' proprio perché ho letto il tuo finale che ho scritto quello che ho scritto. Non sono riuscito a dirlo altrettanto bene, ma da questo film sono stato colpito quanto te a livello emotivo.

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    3. Ti stai prendendo delle responsabilità eh...
      Quanto me vuol dire tanto ma tanto ma tanto
      Non l'avrei mai detto, bene così

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  16. Me lo sono rivisto stasera. Probabilmente mi ammezzeresti se dicessi che lo avevo completamente rimosso, ma così è stato. Strano, molto strano, perché ho ritrovato un vero gioiello. Prima di leggere la tua rece ne ho scritto alla mia ragazza, dicendo che è si un film horror, una ghost story, ma che definirlo solo tale è riduttivo. È un film d'amore, e di ciò che l'amore di una madre può fare. Mi ha lasciato dentro una tristezza pazzesca.
    È vero, la scena del gioco, costruita magistralmente con quel movimento della camera, mette i brividi. Come anche l'indagine della medium, girata con molteplici camere in visione notturna. O l'attimo in cui la madre riesce a spezzare il sogno, e la coperta le scivola dalle mani, vuota. In quel momento ("non bisogna vedere per credere, ma credere per vedere") si realizza la tragicità dell'epilogo. Che colpo a cuore quando ci mostrano il corpicino di Simon :( Povero il marito poi, nel suo sguardo quando va via si capisce che teme di vederla viva per l'ultima volta. Unica, piccola consolazione, il suo sorriso quando le porte si aprono, e li vede lì, insieme e felici.
    Sai però Giuse, è stato proprio leggendo la tua recensione che ho notato quello che sembra essere l'unico vero punto debole nella sceneggiatura: perché Simon non ha urlato? Nel momento in cui la madre realizza cosa è successo ci viene mostrato l'attimo nel quale lei spinge i tubi di metallo contro la porta nascosta, bloccandola. Questo vuole intendere che Simon ha provato ad aprirla, quindi perché non ha urlato quando ore dopo ancora non poteva uscire da lì? Come hai ben detto è un film travestito da horror che in realtà mostra una tragedia domestica, quindi è un peccato che proprio nell'evento principale si riscontri l'unico neo del film, che per il resto è praticamente inattaccabile. Sarebbe bastato camuffare un urlo d'aiuto di Simon come una voce sentita in sogno dalla madre, che si sveglia improvvisamente per poi sentire quei maledetti rumori che verranno svelati solo alla fine. Se già così il film ti prende a cazzotti quando tutto viene chiarito, figurati se nella rivelazione lei avesse scoperto che quella voce non era nel suo sogno, ma nella realtà. Ancora più straziante...

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    1. Intanto come faccio ad ucciderti se parli del film così?
      Anzi, meglio che l'hai visto due volte per dimenticanza, fa solo bene ;)

      Tristezza infinita, lacerante.
      Le scene le ho scritte io, l'hai ribadite perfettamente te.
      Il corpicino fa male, troppo.
      Ed è vero, la figura del marito in questa lunga analisi, mi sembra, di non averla analizzata, ottima la tua segnalazione su quell'addio che forse non è un addio (ma lo sarà).
      Dovrei rivedere bene luoghi e spazi per capire se eventuali urla potevano essere sentite. Il ricordo che ho adesso è di un luogo molto "protetto", quasi un bunker, insomma un posto in cui le urla arriverebbero a noi molto flebilmente.
      E ora non mi ricordo quando è morto, quanto prima di cadere ha provato ad uscire.
      Però ci sta la cosa, eccome.
      La tua soluzione avrebbe reso il film ancora più terribile e in senso di colpa della madre ancora più assassino ed insostenibile.
      Ottima soluzione ma a me è bastato così, anzi, avanzato ;)

      Ahahah, ho scritto questa frase dopo il tuo "solo alla fine"

      la riga dopo hai praticamente fatto il mio stesso commento

      rispondere a pezzi porta a questi simpatici episodi ;)

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  17. Ho appena finito di vederlo e ho ancora gli occhi lucidi. Vorrei seriamente dire qualcosa, ma hai detto tutto tu nella recensione ed aggiungere altro sarebbe superfluo. Da parte mia, però, il voto è massimo. Un dieci secco non glielo leva nessuno. Grazie per avermelo consigliato, difficilmente lo dimenticherò.

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    1. Hai rubato definitivamente il mio cuore, io con El Orfanato mi sciolgo.
      Per me con Babadook è il più grande horror uscito in sala nell'ultimo decennio.
      E i due film, per tante cose, si somigliano moltissimo.

      10 secco, grande

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  18. CASPITA, che bel regalo mi hai fatto

    davvero bellissimo; rileggendo ora il mio commento, che riporto di seguito, noto che non ho fatto riferimento al rumore che spiega la scena. Un rumore come in A GHOST STORY che a comprenderlo mette i brividi

    Non è proprio un horror, o meglio lo è nell'accezione che piace a me; niente possessioni, niente mostri, niente esibizione gratuita. Film scritto con testa e cuore, dove quasi tutto si incastra, dove il tema è interessante, con sviluppi disturbanti e un finale davvero ben riuscito. Bayona al suo esordio farcisce qualche leggerezza a vere sequenze da cult del genere (che bello l'1,2,3 stella e che dire delle cacce al tesoro???), riesce ad essere efficace senza mai perdere ritmo, osa qualche sequenza più cruda ad altri di poesia. Una vera sorpresa che forse non raggiungerà vertici come "The Others" (pellicola a cui a tratti somiglia), ma che difficilmente dimenticherò. Un gioiellino da preservare e consigliare. Bello il costume dell'ipotetico "mostro", ben sviluppata la figura della protagonista, belle le ambientazioni.
    A vederci un difetto, una forzatura nella sceneggiatura (ma quasi giustificabile)

    il difetto: La mamma torna a casa ingessata, è sera, non ci viene detto da quanto è a casa, potrebbe essere anche solo qualche minuto.
    sente dei rumori, un battito, o meglio un battere ritmico contro qualcosa. Scopriremo sgomenti che era Simon. Bene, ma Simon non poteva chiamare, gridare, piangere????? Non mi basta che era dietro a 2 porte, che era al piano di sotto, c'era assoluto silenzio. La mamma lo avrebbe sentito

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    1. ah, bellissimo il riferimento col rumore "capito poi" di a ghost story...

      in realtà credo che una delle magie del film è proprio essere un horror in tutto e per tutto (casa, rumori, fantasmi, presenze e scene raccapriccianti) senza però essere un horror vero e proprio nell'anima

      cioè, si veste da quello che in realtà non è

      l'1,2,3 è storia per me, brividi

      sì, vero, atmosfera, crudo e poetico

      con un finale che mi lascia sempre in apnea

      the others ha fatto la storia, è geniale, perfetto, intoccabile

      ma io preferisco el orfanato, una cosa di cuore

      sull'errore che dici ci siamo già confrontati, io credo che le voci dietro quei portoni non si sentano ma è un tuo dubbio legittimo ;)

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  19. Finalmente ho letto una recensione giusta per questo film bellissimo. Un dieci secco assoluto. Il finale mi ha fatto piangere. Tocca corde come l'infanzia, la condivisione del fatto di essere accomunati da un destino difficile come essere in un orfanotrofio, l'innocenza dei bambini, il legame tra i bambini. Davvero certe recensioni che leggo in giro sono inesplicabili.

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  20. Un film che amo molto, la sua visione mi toccò profondamente, lo metterei tranquillamente tra i miei dieci film del cuore. Volevo segnalarti una "chicca" appena visto su YouTube. Un piccolo corto d'animazione di quasi undici minuti,sempre che non l'hai già visto, di un anno fa: "Cuerdas", ci ritroverai molto di questo film, me l' ha ricordato parecchio, specialmente in una scena....
    Piccolo meraviglioso corto ma di grande cuore! Un grande ciao!

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    1. salvato, domani (spero) vedo ;)

      o magari lo vedo con calma insieme ad altri corti e dopo più di un anno rifaccio una appuntamento della rubrica apposita

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  21. Bellissimo Cuerdas. I miei bambini a scuola lo amano tantissimo.Appena rivisto insieme in occasione della giornata della disabilità. Se visto in lingua originale, si riconosce la voce di Maria da grande: è la bellissima e brava Belen Ruenda, proprio la Laura di Orfanage. Quest'ultimo, anche per me un grande, angosciante film!

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  22. Si, un piccolo corto davvero commovente e ben fatto, premiato in Spagna, si l'ho rivisto in lingua originale e infatti nei titoli di coda appare il nome di Belen R., grazie per avermelo fatto notare. In rete si trovano delle chicche davvero degne di nota, ciao!

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    1. Ciao Lory ho visto il corto che ti ha segnalato Elsa.
      Cuerda ,molto bello pure quello.
      Un gioiellino.

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    2. Ciaoooo, bravo!
      Passo sulla tua recensione di Stolen lives e ti scrivo due cose....

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  23. Non è un horror questo film ma una emozionate storia d’amore.
    Veramente bello .
    Ciao

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    1. come vestito è l'horror più horror che esiste, dal primo all'ultimo fotogramma

      poi, come dici, è altro

      ma non lo dire a me, per me con Babadook è il meglio horror degli anni 2000

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  24. Si sì ...per me è più una favola nera .
    Come in Peter Pan ..c’è il lieto fine ma corrisponde con la morte della spensieratezza dell’infanzia.
    Non lo considero un horror perché non fa paura almeno a me.
    Poi ognuno c’ha la propria soglia personale del dolore.
    È un po’ come con Babadook però questo The Orphanage l’ho apprezzato molto di più.
    È costruito molto bene , forse la cosa che gli rimprovero è di smorzare dopo un po’ la suspense.
    Scusami il paragone terra terra ma è come se non si arrivasse mai all’orgasmo.
    C’e suspence è angosciante ma non si arriva mai al quel momento di farti saltare sul divano dalla paura.
    Come scrivi te il film è tante cose io ci ho visto una bella storia d’amore.
    Amore tra i due , amore verso Simon , amore/amicizia tra bambini.
    Di contorno poi ci sono gli orchi.
    Benigna e la malattia di Simon.
    Il film presenta delle belle scene sia come interni che come esterni.
    Ha una bella fotografia, mi son piaciute soprattutto le scene girate sulla baia vicino alla grotta.
    Le impronte sulla sabbia, il movimento di macchina che segue lei che corre tra le onde per cercare Simon e vede Tomas dentro la grotta, in lontananza.
    Sembra di esserci pure noi dentro l’acqua, di esserne le onde .
    Lo stesso movimento di macchina ( correggimi se sbaglio) è quello che si ripete poi nelle scene dove viene investita Benigna ( si chiama così la madre di Tomas no?) molto coinvolgenti.
    La scena dove Laura apparecchia la tavola per i bambini , la cura nei dettagli , l’inquadratura di lei e Carlos che si proiettano dentro il quadro dell’orologio a muro , gli oggetti della caccia al tesoro.
    A me ha ricordato quei film dove si cercava la cura dei particolari ..forse manieristi mah..?
    Poi solo a me Tomas incappucciato ricorda il bambino deforme di Phenomena di Dario Argento?
    Poi dico una cosa ,senza voler polemizzare con nessuno..leggendo i commenti che ti hanno fatto.
    Ma ha senso cercare l’errore per forza ...quello che non ti ha convinto se il film alla fine ti è piaciuto?
    Che Simon potesse gridare per attirare l’attenzione, che la madre lo potesse sentire..mi chiedo io , che senso ha?
    A parte che mi sembra che Laura si svegli nella notte richiamata da grida di bambini...ma che senso ha trovare un cavillo in un film in generale?’
    Se per questo pure la sparizione di cinque bambini avrebbe dovuto destare sospetti negli anni no?
    Penso che a volte farsi troppe domande non serva a niente.
    Perché la perfezione non esiste.
    Ti racconto un aneddoto che mi è tornato in mente pensando ai bambini avvelenati del film.
    Una cosa simile è successa pure nel mio paese ai tempi di guerra , come dicono i vecchi.
    La nonna di un mio amico ...quindi stiamo parlando degli anni 40 circa ha ucciso cinque nipoti avvelenandoli per sbaglio.
    Dell’eta dei ragazzini del film.. son tutti seppelliti per terra vicini alla nonna che dopo e’ morta pure lei senza lapidi ma solo croci con foto sbiadite in bianco e nero.
    Negli anni hanno rifatto il restyling al cimitero del mio paese spostando i morti interrati e spostandoli sui loculi a muro ma quel cumulo di sassi con sei croci continua sempre a rimanere lì intoccabile sempre nello stesso posto .


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    1. come ho detto più volte la legge "se è horror fa paura se non è horror non fa paura" io non la contemplo

      the orphanage ha dentro praticamente tutte le componenti dell'horror nella storia di questo genere, l'ambientazione, il ghost movie, le maschere, gli scricchiolii, i jump scares e tanti altri

      poi che oltre all'horror sia tanto di più assolutamente, è un film per me talmente grande che l'etichetta lo condanna

      "Non lo considero un horror perché non fa paura almeno a me.
      Poi ognuno c’ha la propria soglia personale del dolore"

      prima parli di horror poi di dolore ma magari te sei confuso ;)

      descrivi molto bene le scene che ti sono piaciute, ora io a circa 3 anni dall'ultima visione non ricordo il movimento preciso della macchina da presa ma sicuramente avrai detto giusto ;)

      di solito, almeno per me, il termine manierista lo si usa in accezione negativa, uno che cura la forma ma poi non ti lascia niente. Ma siamo tutti concordi che qui la sostanza c'è eccome. Ma sì, film di dettagli, curatissimo

      ah, la cosa di Argento ci sta, bravo ;)

      dovrei rileggere sta "polemica" sull'errore ma io l'ho visto 4 volte e mai il film mi ha dato la sensazione che Simon potesse essere sentito, anzi, la sceneggiatura ci mostra molto bene perchè non lo fosse

      quindi come dici è un cavillo e per me anche sbagliato ;)

      la storia che hai raccontato è incredibile, verrei su solo per vedere ste si croci

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    2. Pensa che la nonna li ha avvelenati per sbaglio.
      Tre nipoti e due cuginetti.
      Alcuni dicono che avevano mangiato funghi avvelenati preparati da lei ..altri sostengono che invece del sale c’abbia messo il veleno per topi.
      Brutta storia ...vera non ti sto prendendo in giro.
      Dicono che il padre dei due ragazzini il giorno del funerale ...le casse erano portate da carri con cavalli ( immaginati la scena) , cantasse come un gallo.
      Era andato via di testa.

      Soglia del dolore è un po’ come il discorso sulla sensibilità

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    3. no, ma non è che non ho capito cosa sia la soglia del dolore, è che non avevo l'unione delle due frasi, parli di due cose diverse come parlassi della stessa

      "Non lo considero un horror perché non fa paura almeno a me.
      Poi ognuno c’ha la propria soglia personale del dolore"

      cioè, soglia della paura semmai, non capisco l'unione tra dolore e paura

      ripeto, sta storia è incredibile, affascinante e terribile, da facce un film subito

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    4. Voglio comparire con il mio nome sui titoli di coda se farai un film 😀
      Pensa che il padre dei ragazzini è finito in manicomio..non so niente delle due donne madre( nonna omicida) e figlia ( mamma dei bambini) come siano riuscite a metabolizzare la vicenda.
      Certo che la storia raccontata così da me si presenta tetra ...ma se l’ascoltassi dalla bocca della madre del mio amico che sarebbe la sorella dei ragazzini morti ( lei è nata due anni dopo la disgrazia) ti sorprenderesti per come riesca a minimizzare o a ridimensionare la vicenda.
      Tanto è che ti fa pensare che quel vecchio detto contadino che diceva che una volta i figli li facevano per mandarli a lavorare sui campi non sia poi così tanto frutto di miti legati a situazioni da “ Albero degli zoccoli”.
      Da non confondere con l’altro albero quello delle zoccole , che è un porno-:)

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    5. anhe il padre in manicomio, su, la sceneggiatura è già scritta :)

      ma forse è anche più bello che ci facciano un documentario

      beh, ma non è un vecchio detto, è la verità ;)

      mi informo su quel porno

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  25. Ciao Max, questo film in rete viene considerato un thriller, film drammatico, un horror paranormale, resta il fatto che se mi aspetto la paura e non arriva, magari poi mi innamoro di altro: di una storia, un'interpretazione, una trama ben costruita. Tu la consideri una bella storia d'amore e va bene così, no? Certo che giustamente se ti sei approcciato al film pensando di vedere un horror allora sarai rimasto deluso, a me come sai questo film ha colpito molto per tutto quello che hai descritto bene tu, per i loro giochi da bambini, e quando sono stati "richiamati" da lei e li vedi arrivare per me è stato un momento incredibile che vale da solo tutto il film, ha saputo toccare la mia parte bambina quella dell'incanto e dello stupore e poche scene mi hanno fatto provare questo, forse solo qualche film d'animazione ben fatto, ha fatto vibrare le mie corde.
    D'accordo su Babadook, sebbene fatto alla grande, troppo caricato per me, non mi ha toccato emotivamente, anzi, l'ho trovato a tratti noioso, troppi sentimenti in ballo, un metaforico che tende a farti perdere la strada, The Orphanage nella sua semplicità è un film che mi è rimasto.
    Incredibile il tuo racconto finale, se è stato involontario il gesto sarà stata già un'altra morte, come sopravvivi?
    Vado a rispondere alla tua rece, 👋👋👋

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    1. in realtà in videoteca il film l'ho "venduto" per anni come horror ed erano sempre tutti entusiasti :)

      questo è horror ai suoi massimi livelli ma tanto ci siamo capiti, ognuno ha i suoi parametri

      gli ultimi 10 minuti battono per emozione il 95% dei film di qualsiasi genere

      babadook rivisto 15 giorni fa e ho arrischiato (su fb) di definirlo l'horror più bello degli anni 2000, scalzando anche the orphanage

      ma sono solo giochi e gusti personali

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    2. @Lory
      Beh già che scrivi che Babadook non ti è piaciuto sto granché acquisti tantissimi punti ai miei occhi🤣😂😀
      Mi sa che sei l’unica a cui è dispiaciuto.
      Non mi sono approcciato in un particolare modo ...sapevo che a Giuseppe questo film era piaciuto un sacco ..volevo capire perché.
      E credo di averlo capito
      Tutto qua.

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    3. Non si tratta di fare gare, sono semplicemente gusti poi di film che ad altri sono piaciuti e a me no, ce n'è più di uno così come a me sono piaciuti film e ad altri no, ma non è mica un problema, è bellissimo condividere le stesse emozioni, ma è anche interessante sentire gli altri pareri.
      Il mio film dell'anno scorso per me è stato Joker, l'avevo visto già tre volte ma siccome sono un'entusiasta e mi piace condividere ho fatto di tutto per organizzare un'uscita con le colleghe, volevo assolutamente che lo vedessero. Eravamo in cinque e a parte me è piaciuto solo a una di loro. Le altre sono state angosciate dal film, pareri tiepidi, una addirittura arrabbiata perché pensava di vedere un film tipo Suicide squad spero si scriva così, un film che tra l'altro io non andrei mai a vedere. Che devo dirti? Sono rimasta della mia idea e me ne sono fatta una ragione. Poi è bello che certi film siano solo tuoi, se anche un film trova solo un commento positivo per me già il regista ha raggiunto l'obiettivo. Siamo tante anime ognuna con un colore diverso.

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    4. ma no, anzi, Babadook è tantissimo osteggiato, voi non vivendo i social magari non potete saperlo

      ma, appunto, sticazzi, a ognuno i suoi film :)

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  26. Si, ma figurati a me non interessa proprio se è un horror o no, quando lo vidi in TV mi piacque talmente che il giorno dopo andai a comprare il DVD, classificare un film o altro credimi a me poco importa, facevo un commento a Max che se te lo vivi per quello che è, apprezzi tanto altro, se ti avvicini pensando a un film del terrore, mostri, o quant'altro certo puoi rimanere deluso. A me ha messo comunque tensione, non mi interessa classificarlo, son sincera. Su Babadook io non lo rivedrei, non mi ha entusiasmato nonostante la triste storia che comunque mi è arrivata, e sono semplicemente gusti, mi ha innervosito più che commosso, ma certamente è girato bene e le scene in camera al buio quando lui arriva mi hanno anche impaurita. Resta che per me il piccolo Simon ha una marcia in più, è riuscito davvero a emozionarmi, non ho provato lo stesso per Babadook la regista donna qui ha calcato la mano dove un uomo con la sua sensibilità ha dosato con misura il tutto, è riuscito a colpirmi per tutta la storia, per me Bayona vince 2 a zero, ma capisco chi ha preferito l'altro, certamente.
    Hai fatto una gara su facebook tra questi due film? Qual'e' stata l'opinione dei più?

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    1. ma no, non ah senso fare gare tra film, mai fatte ;)

      al massimo sondaggi di preferenza vasti ma ti è piaciuto più questo o quello oltre a non averlo mai fatto ha un interesse pari a zero, almeno per me

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  27. Non penso di aver compreso a pieno il finale, ho capito la simbologia dietro il suo ricongiungimento con i bambini, ma poi? Si suicida? E il marito che dopo aver deposto la rosa sulla tomba vede "qualcuno" entrare dalla porta? Suicidio anche per lui?
    Poi ha qualche altro difettuccio qua e la (azioni di Thomas se poi effettivamente non c'è alcun fantasma) ma per il resto è un film pienamente godibile che gestisce molto bene la tensione. 7.5/10

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    1. ciao, siccome sembra che il padrone di casa per un pò non lo rivedremo provo a risponderti io, anche se ho visto il film solo una volta

      lei si suicida una volta scoperta la verità (con delle pillole credo), mentre il marito semplicemente ha una specie di visione ma non muore, trova però la catenina che avfeva detto alla moglie di restituirgli solo in caso trovasse il figlio

      tutte le scene horror se ricordo avevano spiegazioni razionali

      stesso voto anche per me

      e approfitto per salutare giuseppe

      Marco B

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  28. L'ho guardato tutto come si guarda un horror con la consapevolezza di chi ne ha visti tanti.
    Poi alla fine uno dei bambini dice "È Laura, è diventata vecchia come Wendy" e ho iniziato a piangere come una fontana.

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    1. conosco bene quelle lacrime, le ho attraversate anche io

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  29. Grande Giusè. Mi sono rivisto The Orphanage dopo non so quanti anni. Il bello è che del film non ricordavo quasi nulla ma ricordavo benissimo la tua recensione :-D Gran film, pensa che avevo ricordi abbastanza foschi e rivederlo in queste condizioni è stata una gran bella esperienza, molto simile alla prima. Finale pazzesco, anche l'ultima inquadratura sul padre è davvero stupenda. Non so se tu abbia seguito più di me la sua accoglienza, io davvero sono fuori da qualsiasi giro, ma al di là dei premi è un film considerato? Perché chiacchierando con qualche amico più o meno appassionato al genere, vedo che l'entusiasmo a riguardo è piuttosto tiepido e la cosa mi dispiace parecchio.

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    1. Anche io, forse lo sai, sono abbastanza lupo solitario,non seguo premi, accoglienze, altri spazi che parlano di cinema, niente

      però all'epoca un pochino di più e, sì, The Orphanage ha avuto se va bene il 10% di quello che, per me, merita

      teniamocelo stretto noi ;)

      ciao!

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