12.10.17

Mi sono rotto il cazzo

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Charlie, se tu ancora fossi qua ti uccideresti

Mi sono rotto il cazzo
di questi sedicenti e presunti cinefili morti dentro.
Mi sono rotto il cazzo di chi sta iniziando a far diventare il cinema soltanto come una scienza da studiare e dove chi è più scienziato deve zittire tutti gli altri.
Mi sono rotto il cazzo di vedere gente che non ama i film ma ama sè stessa che guarda e conosce film.
Finti appassionati, ego spropositato.
Come quegli intellettuali che non amano i libri ma amano sè stessi che leggono e conoscono libri.
Mi sono rotto il cazzo che ad esser in questa maniera siano soprattutto i più giovani, i ventenni, quelli che dovrebbero avere ancora addosso la meraviglia, lo stupore e la capacità di emozionarsi che avevano l'altro ieri, quando erano bambini che non sapevano rifarsi il letto (come non lo faranno adesso del resto).
Mi sono rotto il cazzo di vedere giovani che dicono a 40enni che da 25 anni campano di film:
"Eh, ma se non hai visto Bergman inutile parlare con te"
"Eh, ste cose le fa, e meglio, Bela Tarr"
giovani che devono dimostrare di saperne di più, che sembra debbano avere una patente da cinefilo.
Ma lo vedi lontano un miglio che la loro non è passione, la loro è una professione.
Non c'è alcuna differenza tra un selfie al bagno e un giovane che si fa bello snocciolando cinefilia vuota, cruda, senz'anima, è solo mostrare sè stessi al mondo, solo sentirsi belli, da ammirare.
E fanno sentire magari "handicappati" o inferiori quei magnifici giovani che invece hanno la passione, quella vera, quella di veder cose, qualsiasi siano, quella di sbagliare visioni, quella di avere gusti ancora di merda, quella di migliorarsi, quella ci scoprire piano piano.
E invece no, e invece soccombono a sti falsi scienziati che poi, per la legge del più forte, spesso li fanno diventare come loro.
Mi sono rotto il cazzo di chi non capisce che il cinema è nato per stupire, per meravigliare e per emozionare. E che solo dopo, solo dopo, può e deve anche essere materia di studio, di approfondimento, di analisi.
Mi sono rotto il cazzo di chi ha l'arroganza della conoscenza e non l'umiltà della conoscenza, di chi non capisce che sapere le cose, saperne di più degli altri, è una cosa bellissima solo e soltanto se quegli altri li accompagni a migliorarsi, se li aiuti, se gli spieghi cose con la gioia di farlo. E invece no, e invece è tutto morto, è tutto solo sport, saperne di più, arrivare prima, dimostrare di esser migliori.
Mi sono rotto il cazzo, e questo post da qui viene fuori, di vedere articoli su articoli per demolire il nuovo Blade Runner, articoli in cui si cerca solo di esaltare il passato, si cerca solo di dimostrare quanto un vero cinefilo difende i cult.
E fa quasi pena che chi fa così non sappia che il primo Blade Runner fu un flop clamoroso e che se nel tempo la critica e l'uomo non l'avessero rivalutato e "alzato" a capolavoro questi presunti cinefili di adesso l'avrebbero snobbato e, probabilmente, vedendolo, direbbero che è un filmetto.
Ma sulla loro patente ci deve essere questo.
Mi sono rotto il cazzo di chi non capisce che se dopo 30 anni viene fatto un sequel di un film (e non un remake) e se questo lo si affida a uno dei più grandi registi viventi è solo una cosa meravigliosa per il capostipite, un atto d'amore e di stima. Nessun sequel di 30 anni dopo può oscurare e rovinare un capostipite.
Ma non lo capiscono.
E vedono i film sapendo già cosa dire, sapendo già cosa scrivere. Li vedono cercando solo gli appigli per poi poter costruire le loro demolizioni.
No, amici miei, no.
E fa specie che spesso tutti questi sedicenti esperti, questi sul piedistallo, questi che appena ci provi a parlare ti viene subito l'orticaria poi, alla fine, di cinema nemmeno capiscono nulla, non saprebbero capire la differenza tra l'intensità di un primissimo piano e la magnificenza di uno lungo, tra la morbidezza di una carrellata e la potenza di un montaggio.
Niente li può cambiare, le loro frasi precostituite sono già pronte.
Porca puttana.
Mi sono rotto il cazzo di questo cinema che è ormai entomologia quando gli stessi entomologi, molte volte, si emozionano a dissezionare un insetto.
Non c'è vita, c'è solo saperne di più, anzi, saperne di meno ma cercar di dimostrare di saperne di più.
E ormai se la meraviglia, l'umiltà e la voglia di imparare ad emozionarsi l'hai volutamente persa a 20 anni poi non la ritrovi più, diventerai un insopportabile 50enne che ne saprà quanto ne sapeva prima, cioè poco, ma in più avrà inserito nella sua patente da cinefilo solo più nomi da snocciolare per farsi bello.
Lo studio senza passione non serve a un cazzo.
Lo studio freddo e metodico non serve a un cazzo.
O almeno non nel cinema, che è ed è sempre stata una macchina dei sogni.
Mi sono rotto il cazzo di chi guarda o studia film senza farsi mai brillare gli occhi.
Quando agli stessi scienziati, quelli veri, quelli con passione, brillano ad ogni loro nuova scoperta.
E invece no, invece a questi egotici e appariscenti cinefili, gente che senza la rete non sarebbe esistita, gli occhi brillano solo e soltanto in un luogo.
Davanti allo specchio. 
Magari sotto delle sopracciglia rifatte.

155 commenti:

  1. Standing ovation, Giuse, standing ovation

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  2. Madonna mia, come se l'avessi scritto io! Che bello, Giuse', che bello.

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    1. Ma infatti l'avevi scritto te no? te l'ho copiato.
      Mi scuso con tutti, troppo carina Valentina a non accusarmi :)

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  3. Maremma ladra, ti meriti un monumento. Ma per davvero.
    Orgogliosa di non sapere quasi nemmeno chi sia Bela Tarr, ché probabilmente a vedere un suo film mi spaccherei i marroni, e invece magari a 40 anni mi verrà voglia di vederne uno e rimarrò piacevolmente stupita, come tutte le volte che guardo un film di cui ho avuto sempre, scioccamente paura.
    Intanto, da brava cinefila, guardo quello che mi va, quando ne ho voglia, da Lo chiamavano Jeeg Robot (che schifo!! il supereroe italiano! Ma quando mai????) a Il posto delle fragole (Genio! Bravissimo! E' un bel direttor...ehm..regista!), senza decidere a prescindere che uno fa schifo e l'altro è stupendo "perché sì". Perché è da cinefili. Ma baBBangulo, vah.
    E ancora grazie, mille volte, per aver dato una voce a noi poveri stronzi.

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    1. No, non bisogna essere orgogliosi di non sapere chi sia Bela Tarr, anche perchè è di sicuro uno dei massimi registi del nostro tempo (non ho visto niente ma ho tantissimi amici, cinefili veri, che me lo dicono).
      Il discorso è un altro ma lo hai capito benissimo, lo dimostra quello che dici appena dopo ;)

      e il secondo capoverso è l'atteggiamente perfetto che bisognerebbe avere

      però per tirarsela si dice cineasta

      grazie Erica!

      (che sono sia povero che stronzo non ce son dubbi)

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    2. Ero provocatoria, ci mancherebbe (dai, me la tiro, ho dato degli esami di storia del cinema e so chi è Bela Tarr pur non avendo in effetti visto nulla di suo) ma hai capito il senso del mio intervento e questo è l'importante! :)
      Grazie a te!

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    3. certo ;)

      ho risposto solo perchè magari un eventuale lettore non avrebbe capito il tuo sarcasmo

      io sì, ci mancherebbe :)

      ciao!

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  4. il vero peccato in questo fenomeno è che si perdono possibilità di scambio e scoperta, che sono i veri motivi per cui parlare di cinema in rete è bello. ognuno di loro resti nel suo specchietto a farsi le seghette davanti a bergman e non rompa i maroni a noi che non c'abbiamo tempo da perdere

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    1. Scambio, la parola chiave

      Chi sa dia agli altri. E sia pronto anche a ricevere quel minimo che chi ne sa meno di lui sa diverso da lui :)

      e l'altro termine perfetto è masturbazione, sì. La masturbazione è la metafora per eccellenza. Il problema è che si masturbano pensando a loro stessi

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  5. E chi sarebbero questi sedicenti cinefili? Lasciali perdere, continua con la tua passione, fatti i tuoi studi per conto tuo e con i mezzi che hai a disposizione, fregatene di tutto il resto senti a me ;)

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    1. ma io sempre lasciati perdere, però mi son partiti i 5 minuti una volta

      ora per 20 anni sto bono

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  6. Grazie. Ormai la moda di avere un'opinione su tutto e il poterla sbandierare grazie ai social network, ha contagiato anche il mondo del cinema. Tutti sono critici coi film degli altri.
    Scorsese ha da poco scritto questo: "I buoni film dei veri filmaker non sono fatti per essere decifrati, consumati o compresi all'istante. Non sono fatti neanche perché vengano apprezzati subito. Sono fatti perché la persona che è dietro la camera ha sentito il bisogno di farli".

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    1. copia Incollu quello che hai scritto

      sentire il bisogno di fare un film, istinto, vita

      e lo spettatore dovrebbe sentire il bisogno di viverli, non quello di sbandierarli come vessilli

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  7. Io sono uno di quelli che ama Bela Tarr ma non va quasi mai d'accordo con moltissimi di quei cinefili superintellettuali e con la spocchia lunga chilometri che lo apprezzano. Perché guardo i film con quel brillio di cui parli tu e che mi permette, senza alcun tipo di vergogna, di apprezzare film molto diversi fra loro.

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    1. Per ora rispondo solo a questo, stasera o stanotte provo a tutti.
      Rispondo solo a questo perchè rappresenta l'anima e il nocciolo della questione. Non è il cosa, ma il come. Non è chi ami che ti tende superiore o no, ma come lo ami. Io di Tarr visto niente, ma mi bastano due immagini del cavallo di torino per farmeli brillare quegli occhi

      Ma non lo userò mai per demolire gli altri o per farmi più bello. Se ne parlerò ne parlerò solo per dire quanto cavolo è grande

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  8. Orgoglioso e felice di seguire un blog di cinema che rifugge i tecnocrati!
    è come sezionare una poesia e tradurla in numeri, come schifare un'osteria e inseguire chef stellati, come pulire la bocca del proprio amante prima di baciarla perchè sporca di cioccolato.

    Comunque, purtroppo viviamo nella società dell'apparire, quindi i boriosi cacacazzo egotici dobbiamo subirceli (e ignorarli).
    Viva la vita Giusè, l'entusiasmo, e viva Il Buio in Sala!!!!!!!!! :-)

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    1. madò, mi hai fatto venire voglia di stare in un'osteria, leggere una poesia alla mia amata e poi baciarle la bocca sporca di cioccolato

      la parte finale mi hai quasi commosso

      grande Dà

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  9. Eh si,siamo proprio in sintonia io e te Giuseppe...l'ho visto ieri sera,blade runner 2049,da solo,in un multisala qui a parma.
    Mezz'ora fa mi son detto,aspetta che guardo se Giuseppe ha scritto una rece,che magari mi son perso...ho trovato questo pensiero,che santo dio era quello che speravo di leggere.Sul film,aspetto la tua recensione,a presto e grazie!

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    1. grazie Pà :)

      io credo andrò lunedì, anche se sto rimandando così tante volte che va a finire manco lo vedo :)

      grazie ancora

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  10. Ecchecazzo!!!! Era ora che qualcuno le dicesse ste cose. Bravo! Bravo! Bravo!

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    1. ma mi hanno pagato per dirle eh, l'ho fatto per soldi

      grazie Elena :)

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  11. Era dal monologo di Barry Champlain che non ero così fomentato, grazie! Cheers

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    1. Sono dovuto andare a cercare in rete quel nome

      cavolo, quel film lo vidi proprio da ragazzino,non mi ricordo nulla se non che mi lasciò una stranissima sensazione addosso

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  12. "Mi sono rotto il cazzo di vedere gente che non ama i film ma ama sè stessa che guarda e conosce film."
    Tu hai ragione e non immagini quanto capisco il tuo sfogo. Tutto ciò che hai scritto fa parte delle ragioni per cui non parlo più di cinema.

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    1. Ma nemmeno io eh...

      Però si sono accumulate tante cose e niente, m'è partito :)

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  13. Maremma maiala date un Pulitzer a quest'uomo!!!

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    1. Me servirebbe un Pulitzer per casa, uno che me la tiene in ordine

      sempre che Pulitzer voglia dir questo, in tedesco

      grazie Giacomo

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  14. Io mi sono rotto ancora più il cazzo di quelli che dicono che il cinema ormai è morto, che non ci sono più i film belli di una volta, solo merda c'è ora; poi gli chiedi che film hanno visto ultimamente, o quali sono i vecchi capolavori come sostengono loro, giusto per dare uno straccio di motivazione a quello che dicono. E niente... Capisci tutto dopo un secondo, annuisci sul nulla dei loro farfugliamenti, ti senti in imbarazzo per loro e ti maledici della domanda fatta sognando di scappare da lì...

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    1. Non sai quanto ti dò ragione...

      e per dimostrartelo leggi qua

      http://ilbuioinsala.blogspot.it/2015/03/quelli-che-il-cinema-e-morto.html

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  15. Però ora, sul serio, chi è Bela Tarr?

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    1. Dai su, scherzi a parte, non facciamo diventare il post come un'accusa a certi autori

      anche perchè su sto blog la maggior parte dei film recensiti sono più di nicchia di Tarr

      so che scherzavi, ma è meglio specificare :)

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    2. No, so che può sembrare uno scherzo e ovviamente l'ho scritto in maniera scherzosa. Ma la domanda seria è: chi è come autore? Qual è la sua importanza? Perché, soprattutto, si va a dare importanza "cinefila" a certi autori? Sono ignorante in materia, quindi non sono domande a cui so dare una risposta...

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    3. E' un autore a suo modo unico, coraggioso, con un tipo di cinema che, credo non ha nessun altro.
      Già solo per questo motivo credo che l'appellativo di autore non glielo toglie nessuno

      in più si dice che i suoi film siano sì estenuanti, ma bellissimi. Di certo non per tutti, anzi, per pochissimi

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  16. non ce ne vogliano ingmar bergman e bela tarr, ma sorrido e approvo ... vis polemica e veemenza comprese!!!
    (e su blade runner 2049 hanno davvero rotto il cazzo!)

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    1. se lo vedrò ne scriverò e non leggerò NULLA

      a parte te

      scherzo (oh, ho letto Dunkirk da tanto tanto, non ho trovato il tempo di commentare)

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  17. Assolutamente d'accordo, che poi ci sono tanti elementi che andrebbero tenuti in considerazione perché il cinema è arte umana, e l'umano è, fortunatamente, volubile e sfaccettato.

    Ad esempio, la meraviglia ha la sua evoluzione in base anche all'età. Posso capire oggi un film come 'C'eravamo tanto amati' o capirlo in maniera totalmente diversa. O comprenderne certi aspetti. Ci sono due categorie di persone con cui non parlo di film: gli snocciolatori di nozioni e film 'inattacabili' e quelli che guardano solo una categoria tormentandoti con i "non l'ho visto, non mi piace".
    In tutti e due i casi si parla di 'nazisti' del cinema, gente che non vuole vedere né aprirsi perché il cinema è diventato una questione di IDENTITA' e non un'arte da cui lasciarsi irretire e meravigliare.
    Hanno bisogno di screditare perché se accettano che ci sia una visione multipla i loro gusti diventano attaccabili, ergo, loro personalmente diventano attaccabili.
    E' un morbo, purtroppo, che è diffuso in tante realtà. Anche nella musica. Non c'è più il piacere di vedere ma solo il gusto di attaccare, imparare a memoria per costruirsi una personalità. Cosa che succede quando, purtroppo, siè emotivamente carenti per comprendere.

    Ciao Giuseppe :)

    Luisa di Assisi

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    1. Anvedi una umbra finalmente :)

      perfetto il tuo intervento, apre anche nuovi fronti che approvo in pieno

      anche io ho tantissimi generi che vedo con fatica ma lo dico agli altri come grandissimo limite mio, non come "ma che schifo i musical". Anzi, godo quando vedo gente che esalta generi che non vedo, io tifo per io cinema tutto

      e il punto in cui hai più ragione è quello quando parli di attaccabilità. Ecco, sta gente fa di tutto o per non iniziare una discussione o per tenerla nel loro esiguo e inespugnabile campo di battaglia. Non ti fanno prorpio parlar d'altro o, se lo fanno, per poi romperti i coglioni subito
      sì, musica, cinema, libri, ovunque

      una volta tutto questo era quasi impossibile, dal vivo se non sai le cose lo si capiva subito

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    2. Ah, ma ho capito ora chi sei, la Benevieri ;)

      ciao!

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  18. la spocchia è lo smog dei cervelli di questa epoca, caro Giuseppe.
    Cmq, io Blade Runner 2049 l'ho visto, ne ho scritto sul blog, e penso di andre a rivederlo... perché mi ha ipnotizzato

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    1. allora semmai fammi un remind se lo vedo e recensisco anche io!

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    2. cosìè un remind? allora, sei poi andato a vedere Blade Runner?
      (io ancora devo rivederlo)

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    3. Significa che mi devi ricordare della tua rece quando metterò la mia ;)

      sì, visto, non credo ce la farò a scrivere oggi, forse domani

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  19. Ben detto, però ora fuori i nomi di 'sti pezzi di, che li stalkeriamo ;)

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    1. Sono ovunque, come i napoletani e il prezzemolo

      anzi, il prezzemolo era ovunque solo negli anni 80

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  20. Grazie anche da parte mia.
    Perché questa cosa non l'ho vista fare solo con il cinema ma anche con la musica e il mondo seriale. Ed è snervante.
    E su Blade Runner 2049 c'è scappata la lacrimuccia. Perché è esattamente quello che penso. Confortante trovare dei simili.
    Forse ci scriverò anche io qualcosa in proposito.
    Grazie mille ancora.

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    1. se ne scrivi metti pure il link qua senza problemi!

      grazie mille

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  21. Caro Caden, quello che hai scritto non è un semplice sfogo liberatorio ma la descrizione della società dei nostri tempi, senza ipocrisia e senza demistificazioni.

    Il discorso è talmente grande che sarebbe semplice evitarlo ed invece io preferisco affrontarlo.

    Quello che accade nella passione cinematografica accade anche in tutti gli altri ambiti: dalla Musica alla Letteratura, dalla Fotografia all’Arte, dallo Sport a tutto il restante scibile umano.

    Quello che sostanzialmente si è perso è il valore del Tempo inteso in tutte le sue possibili declinazioni:

    A) Rispetto per le persone più anziane (in senso puramente anagrafico); una cosa è parlare della saga di Star Wars avendola vista, per la prima volta, nel 2010 vaneggiando di CGI, fotografia, plot holes ed altro, un’altra è essere stato in sala nel lontano ‘’77 ed esser uscito fuori con gli colmi di meraviglia e stupore per aver messo piede in un universo visivo ed emozionale, prima di allora, totalmente sconosciuto. Una cosa è parlare dei Genesis con chi acquistava i loro dischi quando arrivavano al negozio, altra cosa è pontificare sulla loro carriera per chi li ha scoperti da poco meno di 10 anni.
    Chi può raccontare un evento sarà sempre una persona differente da chi lo può solamente imparare dai siti e/o dalle riviste o libri…

    B) Saperne parlare il più presto possibile, prima di chiunque altro; non sempre chi prima arriva meglio alloggia…
    Alla mia età mi capita, non così raramente, di cambiare opinione anni dopo una prima visione e questo è normale perché il giudizio su una opera non è cristallizzato ma si evolve alla stregua della nostra personalità (ciò che consideravamo straordinario in età adolescenziale può tranquillamente essere definito idiota in età adulta).
    Oggi invece bisogna subito pubblicare la recensione, il video su YouTube, taggare in tutti modi possibili ma per quale fine?
    Un giudizio a caldo è quasi sempre specchio delle proprie emozioni e non di una seria riflessione; poco importa parlare di visualizzazioni o click, una recensione non è mai statica ma è destinata a cambiare nel Tempo.
    Metabolizzare è molto più importante dell’arrivare prima di tutti…

    C) L’autoreferenzialità, il nulla cosmico fattosi mestiere; YouTube è il primo dei colpevoli sotto questo punto di vista.
    Basta avere tanti iscritti ad un canale che, immediatamente, quasi per bolla papale, le opinioni di un normalissimo individuo diventano roba da prendere ad esempio, dibattere o addirittura litigarsi.
    “Cosa ne dice xxxx?”, “XXXX ne ha parlato benissimo!!!” e via di questo passo ci si impantana su un concetto tanto semplice quanto spietato: abbiamo perso la capacità di valutare la realtà con la nostra mente.
    Vogliamo tutto recensito, provato, spiegato e spesso molti s’intimidiscono ad uscire fuori dal coro delle opinioni della massa perché chi è differente è visto con diffidenza e sospetto.
    La cosa peggiore è che questi individui, spesso, non sono nemmeno quarantenni e parlano ad un pubblico di ventenni (a volte anche meno) utilizzando una lingua che non è Italiano e nemmeno Inglese.
    E’ tutto un: hype, macguffin, plotholes, remake, reboot, sequel, prequel, trailer reaction (la cosa più idiota su questo pianeta), teaser e via di questo passo.
    Povero Dante…

    D) Si è persa la voglia di usare le mezze misure: Capolavoro o merda.

    E) Non si vuole mai avere la Grandezza di ammettere le proprie incapacità o la propria ignoranza: “Mi spiace ma non so parlartene”, “Sarebbe opportuno che chiedi a qualcun altro”, “Non l’ho visto e quindi non posso giudicare”.
    Si vuole sempre dare una risposta a tutto e tutti come se lo Studio e l’abnegazione non significhino niente (a volte per rispondere ad una domanda ci vogliono decenni di studi): basta leggere Wikipedia ed ecco creatosi l’espertone dell’ultima ora.

    F) Incapacità di analizzare a posteriori ciò che si è visto.
    Ogni visione serve ad irrobustire il muro dell’esperienza e la capacità critica dell’individuo. Puoi intuire i germi del Capolavoro solo se hai visto le cose più disparate.

    Potrei continuare ma preferisco fermarmi.

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    1. Beh, direi che per stasera mi fermo qua, questo lo devo leggere con calma

      grande Rael

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    2. non ci credo, avevo fatto una risposta lunghissima e ho cancellato per sbaglio prima di pubblicare

      ci riprovo, non so con che forze

      a) verissimo. E userei questo discorso anche per cose più stupide. Ad esempio come faccio a spiegare ai giovani la grandezza di Blair Witch Project? come faccio a spiegargli che ha fatto la storia dell'horror, che ha creato un "nuovo" genere, che ebbe dietro un'operazione pazzesca, che noi lo vivemmo i una maniera assurda? i giovani vedranno sempre e solo quello che è, ovvero un filmettino senza infamia e senza lode

      b) vedono i film in streaming anche prima della sala (sapendo che usciranno) o durante la permanenza in sala. Solo per arrivare primi ma anche sentirsi più furbi. O, come dici, per fare click. Io ad esempio il contrario, rimando all'infinito, specie i film che più voglio vedere. Ad esempio ti dissi che avrei visto Neon Demon la sera stessa. L'aveva visto una ragazza a me carissima e volevo confrontarmi con lei. Poi non l'ho visto e ora magari ci metterò altri mesi. O anche Blade Runner. Avere un blog e dopo 15 giorni non averne parlato è senza senso. Forse lo vedrò domani al cinema, se non ce la faccio non muore nessuno

      Per il resto io sono uno che scrive appena visto il film, mi piace scriverne con le emozioni addosso. E raramente cambio parere dopo tempo. Ma non dopo anni. Quello che ero a 18 anni non sono quello che sono adesso, cambierebbe tutto

      c) stiamo formando un pubblico che non vede più film di sua spontanea volntà. Si affida a questi guru, fa decidere loro. E vedono il film completamente condizionati, non vedono l'ora di tornare sul canale you tube o sul blog di turno per dire quanto quelli hanno ragione. Non vedere i film a tabula rasa sta portando a un istupidimento e a un livellamento di tutto. E a rendere vate gente che capisce anche poco di cinema

      d) Io sono quasi sempre vicino al primo, la seconda non esiste quasi mai. Ma il problema non sono le parole, ma renderle lapidarie. Devi spiegarmi perchè è un capolavoro e devi spiegarmi perchè è una merda, non solo bollarli. E nei capolavori cerca il difetto, e nella merda cerca il pregio, questo è l'atteggiamento migliore

      e) http://ilbuioinsala.blogspot.it/2013/08/sono-una-pippa-ovvero-il-non-ho-visto.html

      io forse esagero nel contrario...

      f) più film vedi, più li vedi da solo, più ci pensi da solo, più capirai di cinema, più avrai confronti, anche con te stesso

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    3. ho i polpastrelli che mi prudono,
      non sono per niente d'accordo sul punto a

      tu hai dato 6 o 6.5 ad un film come la notte dei morti viventi che ha fatto la storia dell'horror moderno.
      Praticamente si puo dire che è nato con lui,lanciando poi tra l'altro il filone dell'horror sociale.

      Usandolo come uno strumento per randellare critiche a destra e a manca.


      Per quanto mi riguarda blair witch ha fatto piu danno che altro lanciando una miriade di falsi documentari dove la tecnica va farsi benedire in virtù di inquadrature sconclusionate e traballanti dove no si capisce na fava .

      Perdonate l'intrusione ma dovevo dire la mia.

      peace;)

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    4. Ma senza volerlo mi hai dato ragione :)

      quella recensione è proprio la prova provata di quello che ho scritto

      ovvero che bisognerebbe scindere il valore di un film dalla sua importanza. La notte dei morti viventi è tra i 10 horror più importanti di sempre probabilmente. Poi, se devo giudicarlo solo come film, per me il voto era quello.
      Stessa cosa per Blair Witch per me. Se devo darli un voto darei poco più di 6, se devo dire quanto è stato importante un 8 (la notte dei morti viventi anche 9 o più).

      Tra l'altro se ricordo bene tutta la premessa in quella brutta rece era per dire quanto quel film andrebbe rispettato.

      Insomma, ti ringrazio, quello è l'esempio perfetto per me di quanto la qualità a volte si discosta dall'importanza

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    5. Ho riletto la mia rece ed è perfettamente coerente, in modo pazzesco, a tutto quello che dico qua sopra :)

      "Partendo quindi da un voto di doveroso rispetto, vorrei analizzare il debutto di Romero sotto l'aspetto squisitamente cinematografico, assolutamente solo in quello, senza soffermarmi sugli straordinari meriti che senz'altro ha avuto, specie quello di turning point tra l'horror che fu e quello che sarà."

      tra le tante cose, compreso in cima il mio "la riscriverei"

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    6. Diciamo che colto la palla al balzo(mi son pure perso la rimonta della mia samp)per togliermi un sassolino dalla scarpa che avevo da tanto tempo.Pensa che mi ricordo solo il voto, devo averla letta tipo un anno fa,ma non mi ando' giu.
      le tue parole mi confortano

      E chiaramente per spalare un po di merda sui mokcumetary che detesto con tutto il cuore .

      p.s.
      prima o poi te tocca pure sulle streghe di salem:)


      sempre in gamba!

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    7. Caro Giuseppe (mi sembra di aver capito che questo è il tuo vero nome), vorrei approfondire alcuni concetti:
      A) L’atteggiamento più saggio, a mio parere, è quello di non spiegare affatto ma di illustrare lasciando all’altrui sensibilità (e cultura e/o interesse) il trarne le dovute conclusioni.
      Inutile dire “Adesso ti faccio vedere uno dei film che hanno fatto la Storia del Cinema” e subito iniziare la visione di 2001 poiché le aspettative, nello spettatore, saranno talmente alte che alla fine potrebbe anche uscirsene con un “…tutto qua?”.
      No, non è Fantascienza, è semplice realtà.
      La Vita attuale è tutto un slogan (basta vedere i media), sintetizzare tutto con inglesismi che hanno la capacità di delineare un concetto con un solo termine (al contrario della nostra inarrivabile lingua ricca di sinonimi, di aggettivi e soggetti sottintesi) determina un aumento della concentrazione del messaggio (in pochi minuti riesco a esprimere più concetti) a sfavore di un inaridimento palese della comunicazione, vocale o scritta che sia. Una futura linguistica di cui farei, sinceramente, a meno.
      B) Mi spiace essere così schietto ma è solamente una questione di soldi (leggasi visualizzazioni); poco importa se parliamo di qualche euro, la voglia di arrivare ad essere tra i primi a parlare di un film molto atteso (o di qualsiasi altra opera artistica) è spesso frutto di precise strategie, non prendiamoci in giro.
      Non ci sarebbe nulla di male (d’altronde chiunque di noi può parlare di un film che ha appena visto qualche giorno prima) se non fosse che quel giudizio frutto di sensazioni, pulsioni e poco (nulla) meditato diventa, immediatamente, il giudizio ufficiale di questo o quel guru (???).
      Spiace dirlo ma questo tipo di persone orientano l’atteggiamento di chi li segue (se il giudizio è negativo sono parecchi quelli che non si recano in sala) senza che essi abbiano alcun titolo per farlo.
      C) Idem come sopra.
      D) Ancora una volta l’errore è sempre quello: spiegare le motivazioni del proprio giudizio.
      Un Capolavoro è quell’opera d’arte che nel Futuro (anni, decenni o secoli dopo) si è dimostrata seminale per molti altri autori e/o artisti.
      Un film non può definirsi Capolavoro se prima non dimostra di aver lasciato, dietro di sé, una scia da cui traggono ispirazione altri professionisti.
      Ci sono film meravigliosi che, per noi, rimangono i NOSTRI Capolavori ma che non per forza sono stati così fondamentali per la storia e l’evoluzione dell’Arte cinematografica.
      Stessa cosa al contrario, film osannati dalla massa e che, personalmente, non ritengo essere nemmeno degni del tempo che fanno perdere per visionarli.
      Un Capolavoro (per l’Umanità) dovrebbe appartenere a tutti, la Divina Commedia docet…

      CONTINUA...

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    8. E) Perfetto!
      Ho conosciuto tanti musicisti (parlo di professionisti, di gente che ha fatto svariati dischi) e chi meglio di loro può parlare di Musica, esatto?
      Mica tanto anzi, per dirla tutta, tranne casi particolari rimarresti parecchio deluso dalla cultura musicale di molti di loro.
      Però conoscono gli accordi, le scale, le metriche e le particolari tecniche dei loro strumenti ma quando viene il momento di parlare della Storia della Musica o di qualche genere musicale in particolare ecco che l’amatore, l’appassionato, il collezionista ne sa, spesso, cento volte di più del musicista senza per questo saper suonare nessun strumento.
      Allora di cosa stiamo parlando?
      Per parlare di Cinema occorre essere registi, attori, sceneggiatori, fotografi, musicisti o cos’altro?
      Un pilota non è un meccanico e viceversa: saper guidare non vuol dire capire come risolvere un problema riguardante il veicolo e saper risolvere i malfunzionamenti non vuol dire saper guidare con destrezza.
      Un regista non è un attore (tranne casi particolari) e l’attore non è uno spettatore; quest’ultimo è libero dai vincoli imposti dalla tecnica (recitativa o visiva) e proprio per questo è il vero depositario della verità, soggettiva per quanto sia.
      I film vengono fatti per gli spettatori, non per gli addetti ai lavori; come diceva Eco “Quando un’opera è terminata, i personaggi in essa contenuti smettono di essere proprietà dell’autore e appartengono ai lettori” e questo vale anche nel Cinema.
      I destinatari di un opera d’arte sono gli stessi autori o il loro pubblico?
      F) Per capire cosa hai visto l’individualismo è fondamentale ma per arricchire il tuo bagaglio culturale la condivisione e il confronto con gli altri è decisivo.
      Non si migliora mai rimanendo chiusi dentro il proprio universo.
      Il discorso andrebbe approfondito ulteriormente ma è meglio fermarsi qua altrimenti rischiamo di spingerci troppo oltre.

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    9. Scusa anche la mia intrusione Giuseppe.
      Ma non dovevi spiegare alle nuove generazioni la grandezza di BaBaDook?
      Passi per l'horroretto della kent ma stavolta mi trovo daccordo con il negativo....THe blair witch project è proprio na merda!
      Ops ...!scusami ma non son proprio riuscito a trattenermi.
      Non t'arrabbiare.
      Max

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    10. Negative: ma figurati, quando hai sassolini scrivi sempre. ma, come ti dicevo, quella rece è proprio la conferma di quello che ho scritto, quando anche non ti piace un film fare uno sforzo di riconoscerne la grandezza o cercare di capire cosa abbia significato per quell'epoca.
      Poi a me piacciono tantissimo i mock, ma è un altro discorso

      Max: e chi s'arrabbia? :) anche perchè non c'entra nulla sto commento. Io speravo che i giovani capissero Babadook (parliamo proprio di significato) mica che è un film importante per la storia del cinema. Mai scritto

      E che Blair sia un film debole l'ho scritto tre volte anche io, quindi sono con te

      che poi abbia fatto la storia non lo dico io, ma la storia

      a Rael risponderò domani credo ;)

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    11. Non c’entra niente dici.
      A me tutto questo tuo post sembra un sequel ( a proposito di Blade runner) ,un terzo tempo di un film cominciato nel 2014 con un bel post dove raccontavi dei giovani ,gli stessi che riprendi adesso con questo tuo sfogo ,assieme al tuo amico Rocco.
      Quei giovani che allora rimproveravi di non essere capaci di desiderare , di aver pazienza , di aspettare.
      Quei giovani che forse quando guardavi Babadook al cinema ti disturbavano perché ci ridevano sopra al film che volevi difendere che volevi in qualche maniera fargli capire e apprezzare.
      Sono adesso gli stessi cresciuti ai quali gridi che ti hanno rotto il cazzo?
      Lascia stare la Strega di Blair o il film sull’uomo nero ,quello che ti piace o meno o quello che piace o meno agli altri.
      Che ti serve urlargli addosso che sono spocchiosi , altezzosi , ignoranti ecc...?
      Visto che hanno citato Dante : non ti curar di loro e passa avanti...
      Poi ha visto quanti la pensano come te , sei in buona compagnia.
      Cosa devi dimostrare a questa nuova generazione che non sa ascoltare?
      Poi una cosa sto film l’hai visto o meno?
      Mica l’ho capito sai.
      Perché se non l’avevi ancora visto quando hai scritto sto post di che ti lamentavi?
      Magari dopo che l’avrai visto cambierai idea e darai ragione alla nuova generazione.
      Magari fa schifo... e te ci hai scritto un poema.
      Scusa l’ultima cosa ma poi il sequel è na roba come quella che han fatto con Guerre Stellari 30 anni dopo sempre Harrison Ford con la bagoina ( bastone della vecchiaia in dialetto veneto).. che tristezza!
      Poi per Il seguito di Star Wars non avevi neanche speso una parola.
      Detto questo tra tutti quelli che hanno commentato e che ho letto l’unico che secondo me ha capito tutto è Ismaele , mi correggo , ha trovato la giusta soluzione è lui.
      Ciao Bepi.
      Massimiliano

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    12. Io credo, a volte, che ti fai di droghe pesante Max...

      Mamma mia

      no, comunque il film non l'ho visto, credo stasera

      e se non mi piacerà, se mi farà schifo, non c'entra NIENTE con questo mio post

      post che non hai capito nemmeno di striscio

      alla prossima va :)

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    13. Raramente, in questo blog, ho visto scritte più minchiate e cose che non c'entrano nulla come questa cosa qui tua

      rileggi il post va, magari te ne rendi conto da solo

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    14. Rael

      a) No, certo, però se trovi qualcuno che ti spiega perhè un dato film, quando uscì, ha significato tanto oppure qualcuno che ti aiuta a capire qualcosa che te non ce la fai da solo ben venga. Ad esempio, tornando a sopra, se io avessi visto La Notte dei morti viventi senza saere che è del 68, senza sapere che ha inventato praticamente un genere e una figura, senza che qualcuno mi avesse fatto capire che razza di studio politico sociologico c'è dietro, ecco, per me era solo un filmetto. E invece che cazzo, è uno spartiacque nello storia dell'horror ;)

      b) Ah, o.k, te parlavi specificatamente di youtube allora. Perchè "qui", nei blog, di soldi non si vede manco un centesimo (cioè, qualcuno ci prova forse, ma pochi spicci). Sì sì, nel mondo del tubo arrivar prima sono visualizzazioni e soldi. Però non è detto che sia semplicemente voglia di farsi vedere, anche vanità, scissa dal guadagno

      c) Io uso spesso la parola capolavoro, spero di usarla anche domani (stasera vado a vedere Blade Runner). Ma dò per scontato che chi legge capisca che è un mio capoalvoro, che non c'entra niente con l'oggettività e la storia del cinema.
      Anche qui solito discorso, bellezza e importanza, sincronicità e diacronicità...

      e) perfetto

      f) Ecco, qui dissento. Perchè se è vero che niente è formativo e mportante come il confronto è anche vero che ci sono milioni di persone che hanno affinato un gusto da soli. Magari scegliendo i film giusti. Credo che alla fine il gusto lo facciano i film. Del resto anche la musica no? Credo che molto dipenda dalle sensibilità individuali. E ci sono persone che possono affinare un gusto, arricchirsi e formarsi una coscienza filmica anche da soli. Rari casi

      ciao!

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    15. scusaci(Mi) rael.

      Caden sarebbe da copiare quanto detto qui, sopra la rece.Cosi a scanso di equivoci.


      Non dimentichiamoci però ,che non si passa alla storia solo per cose positive:)


      Max è il dottor Divago:)
      ahahah!

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    16. Vero, sti interventi qua sono molto più esaustivi, equilibrati e interessanti del post.

      Sì sì vero, ma quello è ancora più bello e fa diventare tutto ancora più interessante

      importanza, bellezza, bruttezza ma importanza

      la cosa buffa di quel commento delirante è che se avessi voglia di analizzarlo riga per riga andrebbe tutto "a mio favore"

      ma credo che sto già faticando a rispondere alle cose pertinenti :)

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    17. Peccato, caro Giuseppe, che tu non abbia implementato un Forum in questo blog, strumento molto più adatto allo scambio di opinioni ma tant'è accontentiamoci.

      A) Chiamasi contestualizzazione storica ed è quello a cui mi riferivo quanto parlavo degli album dei Genesis.

      C) Capolavoro o Pietra Miliare sempre di grandissime opere si sta parlando.
      La domanda giusta sarebbe: chi ha diritto di definire "Capolavoro" un'opera d'arte?
      Un artista, un critico o un semplice appassionato e cosa distingue il critico da quest'ultimo?

      F) I gusti si affinano in solitaria, l'ho scritto, ma c'è sempre qualcosa che ti sfuggerà o una prospettiva che lascerai in disparte perché istintivamente non t'interessa; proprio in questo risiede il merito della condivisione: conoscere ciò che i nostri gusti, istintivamente, respingono (p.e conoscere altri generi musicali o cinematografici).

      @ Negative-Creep:
      Scusami ma non ho ben capito se sei d'accordo con me.
      A scanso di equivoci io ho dato pienamente ragione a Giuseppe e al suo sfogo, mi sembra che sia palese.

      Il suo discorso è applicabile universalmente alla vita moderna: tutti devono dire qualcosa e il 99% di essi ripetono sempre lo stesso concetto.

      Adesso comunque è tempo che Giuseppe vada a godersi Blade Runner 2049 così magari torniamo a parlare di Cinema.

      Saluti





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    18. a) assolutamente. Dicevo solo che a volte c'è bisogno di qualcuno che sta contestualizzazione te la spiega o ti porta a informartene...

      c) ecco, sarebbe bella la differenza. Capolavoro, per me, può e deve anche essere termine personale. Pietra Miliare invece è il capolavoro che ha fatto la storia, senza aggiungere nulla, basta quella definizione. Per me ognuno può avere i suoi capolavori, anche la casalinga di Voghera. Basta che non li erge a capolavori tout court del cinema. Ma qui torniamo a post, alla sua anima

      f) sì sì, perfettamente d'accordo

      eh, il forum non è che non lo voglio, non esiste in Blogger

      di BR spero di scrivere domani

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    19. no niente rael ,scusami perchè mi son intrufolato in una discussione dove non c'entravo quasi nulla.

      E ora lo rifaccio di nuovo,
      per me capolavoro equivale a 10, il massimo voto possibile e mi fa arrabbiare quando troppo spesso sento abusare di questo termine.

      I capolavori nell'intera cinematografia saranno qualche centinaio(forse meno?) .

      L'importante è sapere a quale termine attribuire questo 10.Saranno sottigliezze ma fanno gran differenza.

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    20. eh, allora con me ti arrabbi spesso ;)
      ripeto, per me ognuno ha le sue scale di valore, i suoi gusti e i suoi capolavori

      se lo spazzino mi dice che ha visto 300 ed è un capolavoro io godo di questa sua frase, a me l'entusiasmo contagia sempre

      poi se parliamo di capolavori della storia del cinema è un altro discorso ma a me fa paura questa paura di usare termini, vanno solo contestualizzati

      poi, una provocazione. Se uno in terza categoria fa un goal in rovesciata da metà campo non è un goal capolavoro? sì, semplicemente rimarrà solo nel cuore di chi l'ha visto e di chi l'ha fatto. Non entrerà nella storia del calcio, non sarà un capolavoro riconosciuto, ci diremo che l'ha fatto con avversari scarsi.
      Ma quello rimane, un capolavoro

      comununque riguardo sto termine chiusa qui, diventa tanto sterile alla fine il discorso, ad ognuno i suoi metri di giudizio!

      l'altro ieri ho visto Austin Powers, capolavoro del comico per me, ahah
      un abbraccio, credo che qua ci siam detti tutto

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    21. @ Negative-Creep:
      Figurati, semmai ero che mi stavo chiedendo se le mie parole fossero state equivocate!
      Il significato del "10" dipende sempre dalla scala utilizzata: la logaritmica dei suoni fa facilmente comprendere ciò che voglio dire: un film che vale 10 è bello il doppio di quello che vale 5?
      Sembra una domanda idiota ma, matematicamente, non lo è affatto.
      Per tale motivo preferisco sempre un giudizio e mai un voto.

      @Giuseppe (Caden): con l'esempio della rovesciata della Terza Categoria tu hai scoperchiato un universo talmente ampio che forse nemmeno immagini.
      Ci sarebbe da parlare per mesi...
      Meglio fermarsi in tempo.

      Attendo un tuo articolo su Blade Runner 2049, vediamo se abbiamo avuto le stesse sensazioni.

      Un saluto ad entrambi.




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    22. Sì, in effetti sono compiaciuto dello stupido esempio che ho fatto perchp scoperchia davvero tantissime contingenze (come, dove, importanza, mezzi e altri)

      spero di riuscire a scrivere domani Blade Runner anche se, ormai, credo sia una recensione fuori tempo massimo, non interessante e scritta da uno che avrà perso mille riferimenti

      un abbraccio

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    23. con te caden ora che hai spiegato il tuo punto di vista non mi arrabbierò più (come è importante parlare ve?)

      Ritengo che molti lo usino a sproposito.Rimangono particolarmente colpiti da un film e subito gli elogi"CAPOLAVORO"

      Su 3piotte io rido pe nun piagne(inverecondo)

      Una rovesciata è sempre un capolavoro!


      Contraccambio;)


      Rael

      ottima domanda, un film che vale 10 è bello il doppio di quello che vale 5?

      Infinitamente superiore 5,6,7,8 ci arrivano in tanti
      ma l'eccellenza è solo per pochi.
      Ed è giusto che sia cosi.

      Le parole sono importanti,diceva uno.

      Bisogna chiamare le cose con il proprio nome, diceva un altro.

      Saluti alla prossima

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    24. @ Giuseppe:
      Il discorso della rovesciata è fondamentale per introdurre un nuovo argomento: la diffusione della Cultura nel Mondo.

      Quando si parla di Cinema, volenti o dolenti, ci si riferisce quasi unicamente alle opere occidentali e, decisamente in minor parte, a quelle orientali o dell'Est Europeo.

      Eppure esiste tutto un filone sudamericano nonché Australiano e anche Africano.

      In sostanza quindi reputiamo "fondamentali" opere della Cultura che ci circonda, con cui siamo cresciuti e che appartiene alle nostre tradizioni.

      Le cosiddette scene "esotiche" (termine che detesto) rimangono sempre esiliate da ogni confronto o panoramica e questo è un male.

      Esisteranno film senegalesi molto interessanti che nessuno conosce (la famosa rovesciata nel campo di Terza Categoria) che sono di un livello artistico decisamente superiore rispetto alla maggior parte della produzione commerciale occidentale.

      Spesso le proprie capacità sono meno importanti della propria fama: si possono definire "Capolavori" film che nessuno conosce?

      @ Negative-Creep
      Le parole ci definiscono quindi sono fondamentali!

      Esiste il Capolavoro del singolo artista, definizione da applicare alla lettera: il film più importante girato/interpretato dal regista/attore.

      Esiste il Capolavoro della Storia del Cinema; film che ha anticipato i tempi, che è andato aldilà degli standard, film che è stato seminale per svariati artisti e film susseguenti.

      Non per forza un Capolavoro deve piacere o essere "bello" ma se diventa una sorta di musa per il prossimo allora la sua importanza è fondamentale.

      Saluti ad entrambi.

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    25. è proprio quello che volevo dire...
      Quando, tra le caratterisiche della rovesciata, ho usato quel "dove"

      ma io starei anche più vicino a noi. Dogtooth, della vicina Grecia, è per me uno di quei capolavori oggettivi, seminali, che davvero avrebbero potuto fare la storia. Eppure è laggiù, non visto, solo gli appassionati lo conoscono proprio grazie alla critica non ufficiale.

      I capolavori riconosciuti sono un mix di tante cose (valore, importanza, cosa ha detto la critica -che sai quanti film che nessuno avrebbe cacato diventano capolavori perchè spinti dalla critica istituzionale?- luogo di provenenienza, spinte, fortuna).

      Per questo preferisco la distinzione tra miei capolavori e film che hanno fatto la storia del cinema, per me questa è la distinzione più importante. Perchè a livello di "bellezza" invece di oggettivo c'è poco

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  22. Clap Clap. Davvero, chapeau.
    Anche su quel Blade Runner, che mi sono sentita una mosca bianca a patire il final cut, mentre l'emozione del 2049 brilla ancora nei miei occhi.

    E grazie per la passione che ci metti, se non fosse per la tua esaltazione per A ghost story non lo avrei manco visto immaginando un horror da evitare, fifona come sono. E invece, amore, amore vero.
    Ti leggo poco -per motivi che sai-, segno titoli sperando di vederli a breve, e commento quando mi ricordo, ma ci sono, eh, e ancora applausi!

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    1. so tutto Lisa ;)

      e non giustificarti ogni volta, anzi, sono anche troppi i tuoi attestati di stima

      letta la tua rece!

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  23. Dimenticavo, ieri ho visto Blade Runner 2049 e Villeneuve può andare fiero di quello che ha realizzato.

    Uno dei migliori sequel mai creati.

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  24. Risposte
    1. me ne lamento sempre anche io, non sai quanto godrei di più se fosse pieno di stronzi

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  25. Clap clap.
    Però mi viene da pensare che uno che si guarda solo film di supereroi,solo blockbuster potrebbe pensare le stesse cose di me(e non parlo di me me ma in anche generale di te Giuseppe e di chi commenta in questo e altri blog).Non ho mai incontrato "cinefili" del genere(Cioè sì su internet sì,anche se di solito passo oltre perché non ho voglia di creare scambi di insulti infiniti)ma di gente che quando cito qualcosa che non conosce (Musica,libri,film...) risponde "Ma chi/cosa cazzo è/sono?" ridendo e facendo aria di superiorità sì pensando "so mica un intelletualoide spocchioso io", oppure "ah,io i film di cinesi non me li guardo".E poi con sfoghi tipo il tuo rischi che la gente che ti ascolta,si metta senza conoscere a spalare merda su artisti validissimi. Voglio dire Bergman e Tarr sono dei grandi anche se non ne sono un grandissimo conoscitore (ho visto una decina di film di Bergman e due di Tarr) ma i loro fan sono qualcosa di apocalitticamente insopportabile.
    Come al solito essere nel mezzo è la cosa migliore.

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    1. Sì sì, infatti in almeno 3,4 risposte ho specificato che sto rischio di andar contro grandissimi autori come Tarr e Bergman non deve succedere, il post non parla di loro ma di chi li usa in modo lapidario e sprezzante per andar contro ad altri.
      Riguardo la prima parte di quello che dici ti capisco, ma anche questo non è quello che volevo dire.
      Anzi, se ci fai caso esalto quei giovani che vedono cose di merda, che sbagliano, avranno tutto il tempo per affinare gusti.
      il problema non sono i film o il gusto, ma l'atteggiamento della gente.
      Quindi se un tuo amico ti crederà spocchioso perchè vedi film più ricercati dei suoi, parlaci, solo parlando capirà che sono solo gusti diversi, e che si può parlar di tutto se uno è disposto e non se ne sta sul suo pianeta superiore

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  26. Condivisibile in toto, però io lo estenderei eh, come i cinefili super-ricercati snobbano qualsiasi altro tipo di visione, la cosa è bilaterale. Non da te, certo, perché chi ti conosce sa che non sei così, ma credo si trovi lo stesso numero di persone che hanno pregiudizi nei confronti di chi apprezza un cinema più di nicchia, o complesso (rendi perfettamente l' idea quando parli dell' entomologo). Come al solito la risposta è: a ognuno il suo cinema senza rompere le palle agli altri :D
    Su una cosa ti contraddico: la premessa da cui parti ahah: non sono poi così tanti gli articoli che demoliscono Villeneuve per Blade Runner, o perlomeno sono molto di più i positivi. Anche lì non credo che i demolitori a priori siano tanto maggiori in numero degli esaltatori a priori.

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    1. oppure a ognuno il suo cinema rompendo le balle agli altri, in modo divertito e non invadente, per cercare o un punto comune o di far vedere cose nuove.
      Il problema è sempre l'atteggiamento, solo quello. Cosa vedi, con chi lo vedi, cosa ti piace non conta nulla, al massimo si può dissentire o provare, con rispetto, a far capire le cose

      ah, che ne so, avevo letto il titolo di una decina di post e mi era partito l'embolo

      poi, una volta visto, leggerò con gioia anche chi lo demolirà

      ma non per partito preso

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    2. Io sto in mezzo: a me il film è piaciuto ma concordo con le argomentazioni delle critiche (quelle serie, chiaro).

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  27. Se leggo da Giuseppe un "Mi sono rotto il cazzo", una persona che, per quanto poco conosca, posso reputare educatissima ed equilibrata, non posso passare oltre e non leggerne i motivi. La tua passione non è un segreto per chi ha avuto il piacere di incrociare questo blog, e lo sfogo qui sopra ne trasuda a fiumi. La tua difesa nei confronti di ciò che ami è semplicemente ammirevole, anche perché perfino nella rabbia trovi il modo per indicare a chi maltratta il tuo mondo una strada migliore da percorrere.
    Ci sono echi nei quali mi riconosco, seppure non mi sognerei mai nemmeno per sbaglio di definirmi un cinefilo se cinefilo lo sei tu. A confronto posso al massimo darmi del simpatizzante XD

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  28. servono poche cose per fare i critici cinematografici non laureati (i nostri blog, insomma):
    1 - non esiste che io ho ragione e tu hai torto, esiste solo che per quel film la pensiamo in modo diverso
    2 - non posso insegnare niente a nessuno, posso solo condividere quello che conosco (ogni giorno che passa so di non sapere molte più cose di prima, Socrate docet)
    3 - non si finisce mai di imparare (se sei ancora vivo)
    4 - il bello e il brutto esistono negli occhi di che guarda, e non tutti gli occhiali sono perfetti

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    1. Ahah, come al solito Ismaele in poche parole riesce a riassumere perfettamente tutto ;)

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  29. Un kebab col piccante.

    ...ops, sono nel posto sbagliato, continuate pure.


    ;)

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    Risposte
    1. Kebab col piccante, m0hai messo una voglia assurda

      domani

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  30. Le persone che non sanno emozionarsi e che sono capaci solo di sezionare un film nei suoi aspetti tecnici non amano il cinema. Ma la sola emozione non basta. Una base di competenze tecniche ci vuole che però va utilizzata parte nel momento in cui guardi il film, parte in una seconda visione dello stesso film perchè un film non è detto che va visto una sola volta. Come diceva Eco "Anche i ginecologi si innamorano".

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    Risposte
    1. Molto interessante prof

      ma infatti nel post dico che, una volta che hai la passione, lo studio, l'analisi e le competenze non solo ben vengano ma devono (ho proprio usato devono) esserci

      anche solo un minimo eh, ma se hai passione ci arrivi per forza a ricercarle

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  31. Buongiorno signor Carmine ,è poi riuscito a trovare quel film noir che cercava tempo fa?
    (se non è lo stesso che penso io lasci stare la domanda).
    Questo suo commento mi trova un pò in disaccordo.
    Credo che l'emozione basti ,eccome ,le competenze tecniche e il resto vengono molto dopo (anche perchè non si può pretendere che tutti ce le abbiano e per questo ringrazio il web che può aiutare ad ampliare queste conoscenze , imparare non è mai sbagliato poi bisogna avere l'umilta di confrontarsi anche con chi non l a pensa proprio come te ) perchè se un film non ti emoziona difficilmente lo guardi la seconda volta.
    E' come scriver "guardati il making of " e dopo il film.
    Qua mi fermo anche perchè tutto il post di Giuseppe mi sembra uno sfogo tra e per "addetti ai lavori".
    E io non centro niente.
    Massimiliano

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    Risposte
    1. Non mi pare che siamo in disaccordo. La mia prima affermazione lo testimonia. Forse l'unico punto di discussione è che io dico che la conoscenza delle tecniche vengono subito dopo e lei afferma che vengono molto dopo.Rimango della mia opinione. Per dire, io mi commuovo e mi emoziono se ascolto Mozart o Bach ma a volte penso che se conoscessi la musica, se sapessi suonare il piano, se sapessi per bene la storia della musica, aggiungerei molto alle emozioni che non verrebbero limitate, anzi, sarebbe un valore aggiunto.
      Per quanto riguarda la ricerca del titolo mi sono quasi arreso. Mi sbaglio o lei dice di averne uno? Mi faccia sapere.
      Carmine.

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    2. Buonasera Carmine , mi spiace deluderla ma non ho nessun titolo per il film che sta cercando oserei dire da anni ormai.
      Se non ci sono riusciti Giuseppe e il suo preparatissimo entourage credo sia molto improbabile ci riesca io.
      Almeno che io non abbia un improvvisa botta di fortuna.
      E mi capiti di vedere la scena ,che lei ha cosi ben documentato nella sezione dedicata alla ricerca dei film dimenticati in questo blog ,casualmente in TV.
      Ho provato anche stamattina ma i motori di ricerca mi indirizzano verso siti e forum (per quel che ne so io pure abbastanza forniti)dedicati ai Noir e polizieschi con elenchi di film che vanno dagli anni 20 sino ai 60 con titoli e mini trame ma son veramente troppi per leggerli tutti.
      Mi spiace tantissimo non poterla aiutare.

      Per quanto riguarda l'argomento di discussione non ho tempo per approfondire ora , comunque trovo un pò azzardato il suo paragone tra musica e cinema in questo contesto ...ma se vorrà sarò lieto di continuare più avanti.
      Intanto le auguro buona serata e grazie di avermi risposto.
      Massimiliano

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    3. A lei, pardon. Non siamo passati al tu. :-)

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    4. Buona la prima :-)
      A presto Carmine
      Max

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  32. Quel che mi chiedo è, quali sono i criteri che usi per decidere chi secondo te ha questa passione di fondo e chi no? Non è così facile.

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    1. Lo capisco dialogando Ago

      o dal vivo o virtualmente. Ma lo capisci anche solo leggendo a volte. Una recensione, per quanto sia analitica o emotiva, se la leggi tra le righe nasconde una vera passione (o competenza, o entrambe) o, semplicemente, è uno sciorinare qualcosa senza niente di sè dentro

      comunque no, a volte non è facile, ci vuol tanto tempo a capire chi hai davanti

      a volte, invece, ci metti un secondo

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  33. Hai praticamente detto tutto quello che nessuno ha il coraggio di dire, per questo una standing ovation è d'obbligo ;)

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    1. Ma no dai, son cose trite e ritrite, si dicon sempre. Ecco, magari le ho accorpate insieme, solo questo :)

      grazie Pietro

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  34. Sentimento condiviso, ma per quanto mi riguarda superato da un pezzo, fortunatamente... provo sincera tristezza per la gente che vomita muri di testo sui forum per demolire un'opera fantastica come il nuovo Blade Runner, perché so che lo fa al solo scopo di apparire più intelligente e ferrato degli altri, e in questo modo non capisce che il cinema è altro, che potrebbe migliorare la sua vita, farlo stare meglio. E provo ancora più tristezza per chi è vittima delle proprie seghe mentali (lo sono stato per tanto tempo) e quando un film non va d'accordo con le sue masturbazioni sinaptiche diventa automaticamente merda. E provo enorme tristezza per chi è convinto che il cinema racconti coi soli simboli e confonde le frasi della grammatica cinematografica con i dipinti stilizzati sulle pareti di una grotta. Però alla fine, spirito del ventesimo secolo: chissenefrega! Sono vecchio ormai per perdere tempo a fare ciò che non mi va di fare, come diceva qualcuno, e incazzarmi per gli elaboratori di tristezza è una di queste cose. Lo dico con totale serenità, e spero che anche per te sia (o sarà) lo stesso :)

    per quanto riguarda Blade Runner: è il film della mia vita, quello che a quattordici anni mi ha lasciato con la bocca aperta dall'inizio alla fine, quello che ha determinato tutto ciò che ho fatto, come filmmaker e come scrittore, quello senza il quale oggi non sarei qui a scrivere questo commento. L'ho visto negli anni una ventina di volte e non riesco a immaginare nulla di più bello e perfetto. Il seguito di Villeneuve, una volta accettata l'estetica così diversa, più pulita e stilizzata, è un'opera magnifica e riesce ad essere il seguito naturale e perfetto di un film che non aveva bisogno di alcun seguito. Il che è più un miracolo che altro, per chi riesce a vedere i miracoli...

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    1. Uno dei commenti migliori.
      Sinceramente io sin da piccolo non ho mai avuto la fase "il mio cinema è migliore" o "ne capisco più", sempre fregato nulla dei gusti degli altri o di ricever critiche ai miei. E' capitato solo a volte che amassi talmente tanto dei film non capiti che mi è venuto voglia di difenderli, dare le mie interpretazioni. Ma lo faccio per i film, non per me.
      Per me è sempre stato così, solo che stavolta, unica in vita mia, ho voluto un pò esternare un qualcosa che quasi tutti i giorni mi dà un pò di rabbia ma che non mi è mai fregato nulla di combattere. In queste arene non ci entro. Però forse è meglio che per una volta si sappia bene che penso (anche se in 9 anni di blog era già evidente)

      su Blade Runner posso dir poco, mi mancano entrambi

      ripeto, commento splendido e molto intelligente

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    2. Oddio non sai quanto ti invidio! vorrei avere l'amnesia quotidiana del tipo di Memento per poter rivedere Blade Runner per la prima volta ogni santo giorno. Il mio consiglio è: guardati l'originale (versione Final Cut ovviamente) e poi vai a vedere il 2049 fintanto che sta ancora al cinema (versione originale ovviamente). Certo, non sarà come rivedere Rick Deckard dopo oltre vent'anni e farsi scendere i lacrimoni, ma insomma il tuo amore per il cinema aumenterà ancora, sono certo :)

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    3. troppo tardi, visto il 2049 l'altro ieri ;)

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    4. Ah ok! Non so che effetto può fare su chi non conosce l'originale, però certe scene madri non possono avere lo stesso effetto (forse non hanno proprio effetto). Comunque molto curioso di leggere cosa ne pensi!

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    5. eheh, immagino, me l'han detto anche quelli che erano con me
      pace :)

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  35. in mezzo agli applausi e standing ovation un commento cattivello ce deve sta senno.......


    boh, però se uno è ignorante non puo sentirsi offeso perchè qualcuno glielo fa notare.Certo c'è modo e modo di porsi ,ma questo non cambia la realtà dei fatti.

    Come in tutte le cose per capire il presente bisogna prima comprendere il passato

    Fanculo gli stronzetti spocchiosi e saccenti, magari le loro sono nozioni artificiose solo di facciata,ma stanno dicendo il vero.

    Poi ognuno si guardi(e si emozioni con) quello che vuole, ma non si alteri se viene appellato come una sgommata nelle mutande del cinema.

    Ne prenda coscienza e provi (se ne ha voglia)a limitare le sue lacune.

    i ragazzi di oggi(ma no solo loro)son figli mediocri di tempi noiosi

    inutile rovinarcisi troppo il fegato

    Passo e chiudo.

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    1. No Negative, non stanno dicendo il vero, o meglio non la maggior parte delle volte.
      Stanno solo dicendo quello che si deve dire, non quello che pensano. Se ci fai caso sono sempre le stesse frasi, sempre gli stessi autori, sempre lo stesso atteggiamento.
      Poi, come dico nel post, gli ignoranti vanno aiutati, presi per mano, non presi pel culo. E' tutta qui la differenza. E con la saccenza questo non lo fai. Lo fai con la saggezza

      per il resto completamente d'accordo

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  36. Mi dovrete dare tempo per rispondere al meglio a tutti

    vado in fila piano piano

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  37. Mi unisco agli applausi e alle standing ovation. ;)

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  38. diobono !!
    Ciao Giuseppe
    aggiungo anch'io la mia approvazione anche se conosci benissimo la mia idea di cinema , il mio modo di vedere/guardare/ascoltare un film ; un modo che nonostante la mia età è ancora quello emotivo e spontaneo della mia gioventù ;)

    non potrei fare disversamente ...
    lo stesso con cui mi butto continuamente a capofitto sui libri cercando sempre un nuovo colpo al cuore e alla mente a prescindere .....
    un abbraccio dalla dolly

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    1. te sei l'esempio opposto perfetto Dolly, pura visceralità

      che a volte prevarica anche la ragione, ahah

      un abbraccio anche a te

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  39. Ciao, ho letto con interesse il tuo articolo.
    Non riesco a capire come fai a distinguere la critica di un appassionato da quella di un erudito egocentrico. Non sciorinano entrambi cultura, senza tregua? A meno che una persona non si limiti a dire "Ho visto il film e ho pianto" o "Ho visto il film e ho riso tanto!" oppure "Ho visto il film e sono dovuto/a correre al bagno a vomitare", io fatico a distinguere le due categorie. Entrambe, per mia piccola esperienza, paragonano, ricordano, citano, maggiore è la loro conoscenza, più sofisticata è la loro critica. Tu ci riesci, a distinguerle? Se sì, come?
    Zero intento polemico. Solo per capire.

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    1. Rispondo al volo all'interessante Guitaverne e poi quando potrò ricomincio da su andando in giù :)

      Ah, facilissimo per me.
      Allora, intanto forse il mio post l'avete troppo visto dal lato "emotivo". No, la parola chiave è passione. Ci sono recensori che sono pezzi di ghiaccio ma traspare da lontanissimo, per me, la loro non spocchia, la loro conoscenza dell'argomento, la loro, volendo, capacità di dialogare.
      Ma più che a recensioni, che i tipi di cui parlo qua sopra le receneioni quasi mai le scrivono (se non facendo un collage di frasi fatte o prese altrove) io mi riferisco al confronto, allo scambio dialettico. E io, ma credo anche te, ci metto un secondo a capire chi pronto allo scambio e chi no, chi ascolta e chi no, chi ha voglia di insegnare o chi ha solo voglia di dimostrare, chi ha passione e chi no, chi vive il cinema e chi solo lo usa per sfoggiare sè.
      Ti dirò di più, posso accettare anche lo spocchioso se comunque ne percepisco la passione e la voglia di confrontarsi.
      Ma, credimi, mi basta un secondo

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    2. Scusa gli errori, ho scritto come sempre di getto

      Comunque, ripeto, il mio sfogo è verso quei criticoncoli che capitano in rete all'improvviso, lanciano la loro frasetta preparata da stocazzo, criticano i poveri ignoranti, vomitano verso tutto ciò che non rientra nei loro aurei canoni.
      Li sgami subito.
      Tu non sai quanto vorrei parlarci dal vivo con questi

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    3. Ti invidio un po'. Io riesco a capire il valore di un amante di cinema, quasi sempre, solo dopo che ci ho discusso. Quante perdite di tempo mi sarei evitato, se avessi il tuo sesto senso...
      Grazie mille della risposta.

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    4. Ma alla fine abbiamo detto le stesse cose ;)

      "io mi riferisco al confronto, allo scambio dialettico"

      poi che il dialogo sia dal vivo o online cambia sì, ma si capisce con chi è possibile e chi no

      figurati, grazie a te

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  40. Chapeau!
    Grande Giuseppe, quanto hai ragione!

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  41. Una sgommata sulle mutande del cinema, da noi si dice frenata...ahaha!

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  42. anche la questione della bulimia visiva è molto interessante

    e anche quella, ahimè, è quasi sempre presente nei giovani. Cavolo, sembra che se a 20 anni già non hanno visto tutti i Fellini sono indietro

    anche io da anni combatto questo

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  43. Ed è per questo che ti ho giurato eterna fedeltà.
    10 minuti di applausi

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    1. Vabbeh, troppo...

      grazie infinite

      e, incredibile, dovrei aver risposto a tutti

      ora basta con le standing ovation, commentate solo se avete da criticare

      in modo sensato possibilemente

      un abbraccio a tutti

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    2. Ahaha! Era una citazione da un film anni '90 che noi 35-40enni abbiamo visto quel milione di volte!

      No, non è dirty dancing!


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  44. Sono d'accordo su tutto, per questo reputo il post totalmente inutile. Il nostro è un tempo in cui tutti hanno urgente bisogno di dire qualcosa sempre ovunque. L Egomostro, per dirla con Colapesce, è uno stato esistenziale ineludibile perché nasce cresce e prospera in noi stessi (con dinamiche diverse: i nativi digitali nascono già col peccato?). Limarlo, Limitarlo e smussarlo, poi dargli voce solo quando è strettamente necessario o funzionale a qualcosa (come fai sempre nelle tue belle recensioni), è quello che dovremmo fare tutti. Troppe parole, troppe opinioni, troppo di tutto oggi. Il discorso sarebbe lungo quanto, appunto, inutile. Un'ultima cosa: dato che mi piace tanto come scrivi, cerca di limitare l'uso di Facebook che non sei immune all'attuale infezione del linguaggio. Purtroppo, questo messaggio non si autodistruggerá! :-)

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    1. D'accordo sull'inutlità del post in quanto tale. Ma, forse, era utile per sapere come la penso, visto che da queste dinamiche sto sempre lontano e, per una volta, è giusto che dica qualcosa.

      Ma qui non è un problema solo di Ego, perchè ci sono Eghi ( ;) ) che comunque sanno rapportarsi agli altri.
      Io se uno se crede stocazzo ma poi comunque riesce a dialogare, arrichiirsi e arricchire non lo biasimo.

      Ah, da fb ormai sono 5 mesi che son fuori, sai te perchè. Ci sono ancora dentro parecchio nella pagina del blog, ma credo che quella sia nè più nè meno come, appunto, il blog, un posto dove dialogare di cinema.
      Per il resto sono fuggito e se non ci fosse stata chi sai te non avrei messo un singolo post da maggio

      stasera alle 19.15 Blade Runner se vuoi venire

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  45. Cazzin,che post!
    Io conosco Bela Tarr , che è effettivamente è stupendo cinema , ma non le polemiche di blog e blade runner. E dovrei sentirmi fortunato per questo. O no?

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  46. Sempre detto che sei un grande ...;)

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  47. Sottoscrivo ogni riga. Bravo Giuseppe, riflessioni profonde che credo tutti coloro che amano il cinema "con il cuore" abbiano fatto almemo una volta nella loro vita da cinefili (sinceri).
    Ti dirò solo che la scena della "corazzata Kotyomkin" (il secondo tragico Fantozzi....non lo devo neanche specificare)rappresenta per me un vero culto....e ho detto tutto.
    Un caro saluto

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    1. Ciao Gianni!

      Sono ricapitato su filmtv questi giorni perchè c'era un ragazzo che metteva recensioni copiandole qui nel blog.
      Sono andato là, non mi sono minimamente arrabbiato, gli ho mandato un abbraccio e lui...si è cancellato dal sito, ahah

      un abbraccio anche a te e grazie

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  48. “Mi sono rotto il cazzo di chi ha l'arroganza della conoscenza e non l'umiltà della conoscenza” cosa che io ripeto da anni, purtroppo di persone cosí ne è pieno il mondo, e non solo quello dei cinefili purtroppo. O forse sono io che attraggo tanti arroganti e spocchiosi amanti della “sega allo specchio”. Per fortuna, poi, io sono una che vede un film e dopo poco lo dimentica, mi succede anche con i libri ed è una fortuna immensa sia perchè ho sempre da leggere/vedere, sia perchè in due secondi mi libero di qualsiasi arrogante wannabe critico cinematografico/letterario. Appena dico “L'ho visto/letto ma non mi ricordo niente” muore la discussione, girano i tacchi e ciao.
    Scusa, hai ragione, sono una maleducata, mi presento: sono un paio di mesi che ti seguo, e grazie a te, ho scoperto almeno una decina di film interessantissimi di cui non conoscevo l'esistenza, tra cui Dogtooth(decisamente fuori dagli schemi), Oldboy (allucinante), Il sospetto(inquietante), Forza Maggiore (semplice ma eloquente),Mr Nobody(una matrioska), Departures e Amour (dolcissimi quanto tristi). Da giorni vorrei vedere Ben x ma non lo riesco a trovare in streaming in italiano. Ti ringrazio enormemente per avermi presentato questi gioielli che mi stanno tenendo compagnia in un periodo dove son costretta a casa per un infortunio. Amo le tue recensioni e ultimamente ogni titolo che pesco in giro vengo qui a sbirciare se tu lo hai recensito...a parte Enrico Ghezzi e il suo ermetismo, pochi altri erano riusciti a conquistarsi tanta fiducia.
    Volevo consigliarti, se non li hai ancora visti, alcuni titoli che ho apprezzato tanto, chissá, visti i tuoi gusti potrebbero piacerti, so che hai una lista interminabile ma se trovi uno spazietto tra le righe... Le ricette della signora Toku e due documentari, che non ho trovato nella tua lista Buio Doc e invece meritano: Human e Il sale della terra.
    Si. L'ho spulciato tutto il tuo blog cercando ispirazioni, tranne la sezione Horror, un tempo ero appassionata, poi ho vissuto due esperienze legate a due film spaventosi, chissá forse erano dettate solo da suggestione, ma fattostá mi hanno convinto che se non avessi smesso di guardare cose paurose avrei perso la salute mentale. Comunque questa è un altra storia e un altro capitolo. Per ora ti dico grazie! anche perchè so che leggerai tutto questo quasi inutile commento. Ciao! Barbara.

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    1. 1 beh, forse hai trovato la panacea di tutti i mali, non ricordarsi un cazzo.
      O fare finta di non ricordarsi.
      Io invece come tattica uso "hai ragione"

      2 Credo che hai trovato i titoli che citi in qualche classifica e non a caso perchè son tutti film dall'8 al 10 per me, l'hai beccati quasi tutti ;)
      Ma che buffo che non si trovi Ben X, fu anche distribuito (Claudio, cerca)

      3 vedermi accostato a Ghezzi è roba da chiudere il blog e vivere di rendita ad amor proprio

      4 Allora, Le ricette della signora Toku me l'aveva consigliato caldamente anche qualcun altro.
      E pure Human...
      Mi informo meglio.
      Il Sale della Terra invece lo vidi ma una ragazza che era con come mi disse che voleva fare la recensione lei. Poi non la fece. Le diedi tempo, forse troppo. E a quel punto me l'ero quasi dimenticato per scriverne io. E niente, film stupendo, mi sarebbe piaciuto scriverne

      5 a sto punto tutto il mondo vuole sapere quali sono sti due titoli dell'horror

      6 certo che a volte siete buffi, ritenete commenti superflui roba come questo tuo.
      Se questo commento è inutile allora lo sono almeno 32000 su 33000
      almeno

      ma di che, grazie a te

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    2. Cavolo.Risposta in tempi record :)
      Si mi spulcio le tue classifiche ci hai beccato in pieno. Non ho capito se l'accostamento a Ghezzi ti ha fatto piacere o ti ha avvilito. Per me comunque è un complimento. Riguardo i titoli horror che mi hanno distrutto il piacere dell'horror, hai ragione, ti racconto, ma sarà un po lungo. Non sono i titoli per se stessi ma il fatto che mentre li guardavo o dopo son accaduti fatti decisamente inquietanti. Uno di questi era L'esorcista-la genesi: mentre lo guardavo, in una scena che mi ha messo un po di angoscia, i miei cani hanno iniziato a piangere e ad agitarsi, e dieci minuti dopo ha preso fuoco l'impianto elettrico di casa. Il secondo film è Il Quarto Tipo...dopo averlo visto son andata a dormire e quando il mio compagno, dopo qualche ora, è arrivato e si è messo affianco, ha acceso una piccola lampadina a led e...io ho iniziato a parlare una lingua strana, come lui si è spaventato io ho iniziato a ridere, una risata strana, spaventosa. Il brutto è che io non ricordo niente, dormivo di brutto. E la notte dopo mi son sentita lievitare nel letto e poi buttare giú, sono entrata in apnea e vedevo delle ombre strane. Probabilmente sono suggestionabile, poi il fatto di vivere al periodo in aperta campagna, lontano da forme di vita umane magari ha amplificato il tutto, comunque niente piú film horror e problema risolto.
      Su quei due titoli che ti ho detto...si se riesci guardali, li trovi tranquillamente in streaming, Human c'è pure su youtube. Un caro saluto.

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    3. è che questi giorni con La ragazza della nebbia se quando sono al pc non rispondevo subito poi mi si accumulavano decine di commenti

      macchè, io non valgo nemmeno un millesimo di Ghezzi, per quello dicevo che potrei chiudere qua visto il complimento

      beh, davvero spaventoso quello che ti è successo. Hai fatto bene a smettere di guardare horror, raramente ho sentito di persone così suggestionabili

      che poi quelli sono due filmetti, uno non vale niente, l'altro mi ha irritato come poche altre cose (anche se la scena della levitazione è molto bella)

      un saluto anche a te

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    4. Si infatti, per quello ho scritto “non sono i titoli per se stessi” erano due filmetti (al periodo non avevo connessione internet, stando in aperta campagna, ed ero costretta a guardare “quello che passava in convento” ossia quello che gli amici mi passavano)ma i temi trattati che probabilmente toccavano le mie paure piú profonde. Ti lascio ai tuoi doveri, io rientro al manicomio :D
      Ciao

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    5. è molto interessante comunque

      ciao!

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  49. Caro amico, arrivo tardi, e non mi considero una cinefila.
    Sono solo una persona qualunque con i suoi gusti, spesso di merda, e non posso fare altro che applaudire.
    Non frequento i cinefili. Mi fanno paura.
    Condivido ogni cosa che hai detto.
    Ogni volta che vedo un film, e poi entro in rete, leggo cose oscene.
    E chi le afferma, purtroppo, quasi sempre fa parte degli "esperti".
    Anche io ho notato che questo atteggiamento è spesso quello adottato dai giovani.
    Come nasce un cult?
    Non è detto che un cult sia un film eccellente. Spesso sono filmetti.
    Ma con qualcosa che ti colpisce al cuore.
    Ti piace, ti emoziona, e non importa se fior di esperti sostengono il contrario.
    Sei pronto ad andare controcorrente.
    Così nasce un cult.
    E molti di loro, che fanno?
    Sostengono cult con tutte le loro forze. Ma non quelli che stanno nascendo ora. Quelli di 30,40, 50 anni fa. Quelli che sono stati a loro volta sostenuti da altri. Quelli già belli impacchettati, lucidati, garantiti e che nessuno può più toccare.
    Perchè?
    Perchè così nessuno può aprire bocca. E loro ci fanno sempre un figurone:" ma che dici? È un capolavoro. Lo dicono i critici!"non capisci nulla di cinema!!"
    Mentre 40 anni prima, i "critici", quel film, lo avevano devastato di commenti negativi.
    Bello non rischiare. Bello non esporsi. Il figurone è garantito.
    Ecco perché amano devastare i remake e le rivisitazioni.
    Non gli sta mai bene un cazzo.
    Fatto bene o fatto male, tanto il difetto glielo trovano.
    E se sono bravi a scrivere e si procurano anche qualche attestato, basta, è finita.
    Entrano pure a fare parte della cricca dei Critici.
    Perchè per fare il critico, devi essere prima un giornalista.
    E sui giornalisti non mi voglio esprimere.
    Anni fa ho visto un film, che non voglio citare. Ha subìto critiche assurde, tra le quali una che ricordo benissimo.
    Bene, è uscito un film da poco. In questo film c'è la stessa, identica situazione.
    Ci saranno sicuramente delle critiche, quindi.
    NO.
    niente.
    Mi domando come mai.
    Quel film era una rivisitazione di un cult. Quindi non gli hanno fatto passare praticamente nulla.
    E con questo, concludo.
    Amici cinefili, vi saluto cordialmente.

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    1. Direi che ricambio il "concordo su tutto"

      tra l'altro scrivi veramente bene

      sì, devo confermare l'atteggiamento di cui parli e di cui, ahimè, quasi sempre si "macchiano" i giovani

      io su Telegram sono su due gruppi, uno di noi vecchi quarantenni, uno, dove non scrivo ma leggo soltanto, di ventenni (o anche meno)

      in uno, il nostro, si parla di cinema in maniera divertita, mai spocchiosa, umile, tra amici, nell'altro ti giuro sono solo offese, mostrarsi grandi, citare registi degli anni 30, offendere chi parla bene di un buon film di adesso, solo paroloni come "enorme", "merda" senza vie di mezzo

      ti giuro, un ambiente terribile e tossico

      e noi che abbiamo visto 10000 film più di loro ancora che diamo consigli in punta di piedi

      non è questione di generazioni o caratteri, ma del tempo che viviamo

      questo tempo ti permette in rete di farti bello, dimostrarti grande, scrivere qualsiasi cosa che, letta dagli altri, fa dire "ma quanto ne sa?"

      noi che non avevamo rete dovevamo parlare dal vivo, senza pubblico, senza "rubare frasi", dovevamo essere noi stessi

      per questo, forse, siamo cresciuti più coglioni ma più veri

      Elimina

due cose

1 puoi dire quello che vuoi, anche offendere

2 metti la spunta qui sotto su "inviami notifiche", almeno non stai a controllare ogni volta se ci sono state risposte

3 ciao