11.7.17

Recensione: "Elle"

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al cinema (19)

Devo esser franco? una delusione.
Una sceneggiatura che magari raggiunge vette psicanalitiche elevatissime ma che, per il resto, fa acqua da tutte le parti.
Un thriller all'acqua di rose, quasi parodico a volte.
Eppure c'era tanto squallore dentro, tanta sporcizia, tanta roba.
E la Huppert

Ah, no, boh, bah, beh, mica forse c'ho capito niente io, sarà freudiano come pochi, sarà un trattato psicanalitico coi controfiocchi, sarà un film con delle dinamiche interessantissime e codificate, sarà quel capolavoro di cui tanti parlano, sarà profondo, sarà insidioso, sarà interessante, colto, fastidioso, sarà un filmone ma boh, bah, beh.
E' che a me sto film è sembrato a tratti quasi una parodia di sè stesso, un drammatico con punte farsesche, un thriller all'acqua di rose, un'opera dalla sceneggiatura svolazzante che porta ad un finale, anzi, a tanti finali di cui non ce n'è mezzo che mi convince.
Eppure eravamo cominciati tanto bene con quello sguardo gattesco, con quelle urla e con quella donna riversa a terra, seminuda, vittima di uno stupro.

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E come si alza, e come con tranquillità fa le cose di casa, e come esce da quello stupro sembra sì senza alcun senso, ma che bello per questo, che bella sta reazione banale, quotidiana, inaspettata.
Eh, poi ne sapremo qualcosa in più.
Ne nasce un film che ha mille pregi ma che riesce in modo incredibile e quasi clamoroso a farli naufragare tutti.
Un film dai personaggi squallidi, squallidissimi.
Lei, una magnifica Huppert, è roba talmente lunga da parlarne dopo.
E la madre 80enne che se la fa con i toyboy.
E la ragazza del figlio, roba da schiaffoni giornalieri.
E il marito della migliore amica insopportabile, vanesio, sedicente scopatore seriale e "inabbandonabile".
E il vicino, vabbeh, stamo zitti.
E l'ex marito che sta con una di 25 anni più giovani.
E il padre? cazzo, il padre era un fottuto mostro, roba che forse nella storia dei serial killer non credo sia mai successa (27 omicidi in una notte, e non con un bomba, uno ad uno...).
Porca puttana, c'era dentro più squallore su questo film che in pochi altri.
Eppure non arriva nessuna sporcizia, tutto mi è piombato addosso tremendamente patinato, annacquato, liso.
E mi fa incazzare perchè di spunti notevoli ce n'eran tanti.
La storia dello stupratore seriale che diventa una particolarissima vicenda da Sindrome di Stoccolma.
La storia del padre nel passato che io, ero sicuro, si sarebbe legata al presente in modo perfetto, a chiudere un cerchio.
E invece tutto è buttato là e chiuso in maniera non soddisfacente, no no.
In pratica un intreccio talmente deludente da restarne sbalorditi.


E talmente debole da regalarci tutti finali o innocui o senza senso.
La vicenda dell'ex marito finisce con "ti faccio conoscere un mio sviluppatore", quella del figlio finisce con un macchinone e una ragazza con figlia ritornata e che lo ama (ma perchè????), quella dello stupratore come un thriller di terz'ordine, quella del padre con un insulto, quella dell'amica con un "era un maiale, abbracciamoci".
E allora in mezzo a tutto sto disastro perchè Elle può essere comunque un gran film?
Perchè ce ne possiamo fregare di tutto e vedere ogni cosa come riferito solo e soltanto a lei.
Del resto il titolo è Elle no?
E allora la vicenda del padre così non sviluppata va vista solo come genesi di una personalità disturbata, masochista (lei da bambina è la miglior immagine del film).
E la vicenda dello stupratore lo stesso, come una perversione incredibile.
E allora sì, allora se leggiamo il film solo in modo psicanalitico magari che ne so, è bellissimo.
Del resto il personaggio della Huppert è notevole.
Egocentrica, cattiva (vedi lo stuzzicadenti), manipolatrice, accentratrice, praticamente tutto il mondo deve girare intorno a lei.
E l'ex marito alla fine non deve avere nessuno, e l'amante pelato vorrebbe perderlo ma alla fine ci scopa e lo tiene con sè, e lo stupratore non solo ad un certo punto non le fa più paura ma diventa un altro uomo da usare, tanto da chiamarlo al telefono dopo l'incidente.
Li vuole tutti per lei.
Bellissima la scena in cui lei di masturba alla finestra, dice tutto.


Però non mi puoi fare un thriller che non inquieta, che ha delle derive quasi da cinepanettone (oddio, la scena all'ospedale del bambino nero di cui nessuno si accorge, con in più l'amico nero dell'amico presente là dietro è fantozziana), che ha dinamiche quasi da soap.
Ma Polanski con un soggetto del genere che avrebbe tirato fuori?
Ecco, è la convinzione che si poteva fare mille volte meglio a darmi fastidio.
Ma forse son io ad essere troppo banale e non riconoscere la profondità di un'opera del genere, l'eccellenza psicologica (che, ammetto, viene sfiorata anche per me).
Forse son io ad aver problemi

21 commenti:

  1. No, non sei tu ad avere problemi, ha diviso la critica sin da quando è uscito. Io l'ho vista così: è un film molto respingente, e non respingente alla "film sporco, violento, impressionante", ma proprio perché date le premesse si sviluppa in maniera assolutamente inedita e spiazzante. Dove la gente si aspetta lo scandalo, il voyeurismo c'è un tono minimizzatore che liquida tutto quasi come uno scherzo, dove ci si aspettava un crimine al cardiopalma si ha una specie di commedia cinica, dove ci si aspettava una fotografia cupa e un messaggio pessimista si ha una fotografia patinata e un finale quasi ottimista, di superamento del trauma e di amicizia fra donne. Può senz'altro snervare, si può sospettare che sia un modo di cercare la sorpresa a tutti i costi, ma la leggerezza con cui Verhoeven gestisce il tutto mi toglie il dubbio della disonestà degli intenti. Almeno è un prodotto che non prende per scemi gli spettatori, e che cerca di dargli qualcosa di diverso. Non un capolavoro, nemmeno per sbaglio, ma un film provocatorio e sufficientemente ambiguo.
    P.s. non è che sono sempre in disaccordo, è che quando sono d'accordo in genere non commento, perché c'è poco altro da dire

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    1. No no, ma infatti tu devi commentare sui disaccordi

      anche perchè se fai commenti così perfetti c'è solo da leggerne e goderne

      hai detto tutto, in maniera talmente perfetta che inutile dire altro

      complimenti Enrì

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    2. Salvo per "crimine al cardiopalma". Intendevo dire thriller al cardiopalma. Forse ho tradotto inconsciamente "crime"

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  2. Non aveva fatto impazzire anche me, che eppure l'avevo visto lontano dalla stagione dei premi, senza grandi aspettative. Mi piacciono questi temi malaticci, i film morbosi, ma l'ironia di fondo di questo Elle mi aveva lasciato un po' così. Non so: non mi era dispiaciuto affatto, ma non avevo saputo bene come prenderlo. Anche la Huppert: bravissima e bellissima, sempre, anche a sessant'anni, ma è una vita che fa queste parti. Poteva starci solo lei.

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    1. La penso esattamente come te, hai riassunto il mio pensiero perfettamente
      ovviamente mi riferisco anche alla parte sull'Huppert

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  3. Elle ha aperto l'ultimo TFF e io l'ho visto soltanto per la presenza della Huppert nel cast, perché per me Verhoeven resta quello di Robocop. L'avevo definito una commedia che strizza l'occhio al thriller e che cerca di essere provocatorio senza riuscirci. Ovviamente non mi aveva convinto manco per niente.

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    1. Essere per una volta d'accordo con la mitica tritura film Poison è una cosa magnifica che non dimenticherò facilmente

      sì, provocatorio un cazzo

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    2. Tritura film? ah ah ah ah !

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    3. Beh, assolutamente sì

      ti ho sempre invidiato su questo

      mi dico

      "ma perchè io non riesco a triturare i film come la Poison?"

      uff, a questo due affettate di coltello l'ho date

      e già mi sento meglio

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  4. Diciamo che a me ha convinto fino al momento della rivelazione dell'identità dello stupratore. Anzi, più che convinto, l'avevo trovato corrosivo, magnetico, intrigante, proprio per tutta la brutta umanità che mette in campo.
    Poi boh, si è afflosciato nella banalità di quello che io (forse sbagliando) ho percepito come sesso "punitivo", oppure del "solo lui mi può capire" (ma perché?) per poi perdermi definitivamente sul finale.
    Peccato, perché lei è davvero stupenda e forse per questo non me la sento di definirlo brutto film. Solo, probabilmente, troppo lontano dalle mie corde.

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    1. Erica, io l'identità dello stupratore, chi era con me potrebbe confermartelo, l'avevo capita dopo 11 minuti, la prima volta che lo vediamo...
      Si scambiano due sguardi strani. E ho subito detto a chi mi stava a fianco "è lo stupratore, altrimenti questi 2 sguardi non avrebbero alcun senso in sceneggiatura"

      quindi, ahimè, non potevo contare manco su quella rivelazione

      per il resto completamente d'accordo con te

      no no, per me è un 6/6.5

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  5. visto pure io al tff.
    a mio parere un film insulso, pretenzioso e radicalsciccoso.
    nobilitato dalla presenza della huppert che però interpreta questi ruoli ormai con il pilota automatico: due faccette così due occhiate cosà condite da un algido non so che che viene spacciato per classe ed eleganza.
    (anche io ho individuato il colpevole ben prima della fine del film e questo non depone certo a favore dello stesso...)
    E poi ... va bene la sospensione dell'incredulità ma far dire ad una donna di 63 anni (per quanto portati benissimo) la - peraltro terrificante - battuta che non può fare sesso in quel momento perché ha le sue cose ... beh, sinceramente, non si può proprio sentire.
    la cosa che salvo del film? il gatto!

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    1. Amen carissima

      ma mi aveva già detto tutto Roberto di te e de sto film ;)

      ah, a 63 anni non ce l'avete più? ma pensa te le cose che si scoprono...

      scherzo

      (io non l'ho scoperto solo in anticipo ma alla sua PRIMA apparizione, 30 secondi che scarica la macchina. E questo depone ancora meno a favore ;) )

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  6. Bhe a questo punto potevi anche scrivere "presenti spoiler"...se decidessi di guardare il film so già chi è lo stupratore...quello che scarica la macchina!!

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  7. Contea Sergej: 13 Luglio, Anno Domini 2017; (Il Cinema andava avanti... e tornava indietro. Per molte, troppe volte)

    Scuotendo la testa, "Speriamo che non succeda nulla"... Toc! Toc!... " Eccellenza, un commento, aprite!"... Toc! Toc!...

    Era di pessimo umore e ripeteva...."Elle, Elle,...un film splendidamente orrido... che avventura che passai quella
    sera...un'incontro con l'altra realtà, gli scontri con l'inconscio, il sesso non è la morte, ma la stessa vita... cosa (NoN) accade realmente nei malati di mente..... e poi luce in Sala e a casa. Genio"

    e poi, "No comment su Isabelle Huppert...in tutto il suo cinema sembra sempre di vivere in una sorta di labirinto per poi...
    ritrovarsi sempre al punto di partenza...torna al Via, come nel Monopoli...beh, micidiale"....sebbene a malincuore, questo era
    troppo....

    e... il Consigliere aggiunse...“Il nemico si è fatto furbo, Eccellenza, è tutto post-moderno...andare avanti per tornare indietro"...e dopo una breve pausa... "Cosa suggerite..."

    attese in silenzio alcuni secondi prima di replicare con..."Disintossicarsi....chiudete gli occhi e poi ...puntate il dito su uno della mappa-lista e ...bene, non ve ne pentirete..."

    Contea Victoria - Centoquaranta minuti per portare il cuore in gola

    Contea Arrival - Per provare a vivere senza incomprensioni

    Contea La mia vita da zucchina - Creta dipinta e occhi basculanti per leggere le emozioni dell'infanzia...capolavoro stop-motion

    Contea The OA (la serie) - L'Accademia dell'incipit...scritta da Brit Marling (quella di Another Earth)

    ... :( .... :)

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    1. come al solito non ho parole...

      Ma la cosa incredibile è nel finale.
      OA è la serie che stavo iniziando a vedere con un'altra persona quando il mondo mi (ci) è crollato addosso

      e i 3 film che citi sono ai primi 3 posti dei film visti quest'anno, incredibile

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  8. Posso chiederti un favore ...mi traduci in parole semplici e chiare quello che ha scritto l'anonimo?
    Sono un pò confuso.
    Ma quando scrive "eccellenza" ..parla di te?
    E tutti sti contea ecc...cosa vogliono significare?
    Mi piace come scrive eh...solo che è un pò criptico...solo un pochino
    Ciao

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    1. E' una lunghissima storia, nata col torneo del millennio.
      Ormai i commenti di Sergej sono il top per me.
      Davvero, impossibile spiegare. E capisco che uno che ci si imbatte per la prima volta ci capisce poco ;)

      ma forse, in generale, ci capiamo solo io e lui, ahah

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