30.8.16

Piccola informazione per il raduno

Volevo dire a chi viene già venerdì per il raduno (perdonatemi ma mi sono perso tra tutti voi e davvero non ricordo chi e come) che, tendenzialmente, a sto punto ci vediamo anche venerdì sera.
A Perugia, per forza, che uno stia all'agriturismo o no (poi decideremo se restare là o magari andare allo stesso locale del giorno dopo).
Venerdì, tra l'altro, ci sarebbe al cinema Postmodernissimo Un Padre, una Figlia di Mungiu.
Sarebbe molto bello magari vederselo con chi c'è (alle 18.30) e poi mangiare là (conosco posti che con 5, 6 euro siete a posto).
Il problema è che io non ricordo tutti quelli che vengono venerdì, a che ora vengono, dove arrivano (per andarli a prendere) e se possono stare la sera a Perugia.
Insomma, chi ha certezze inizi a dirmelo

Storie Feisbucchiane - 5 - (giugno - luglio)

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Ed eccoci arrivati al solito bruttissimo appuntamento dove raccolgo tutto il peggio del mio faccialibro.


TRUMP E TRAMP



Sono curioso di conoscere il parere dei miei contatti, sempre se ce ne sono, omofobi e razzisti sulla terribile strage di Orlando. Omofobi E razzisti, ripeto, perchè per i primi sarà stata quasi una festa, per i secondi lo stesso.
Ma quelli ambidestri come la pensano?
E' il giorno più bello della loro vita, parteggiano per uno dei due aspetti oppure si trovano in difficoltà?
Si gode più dei 50 morti o della conferma che gli immigrati ce fanno fori tutti?
Tra l'altro ieri leggevo nella bacheca di uno "Trump" scritto "Tramp".
Errore probabilmente diffuso nel sottobosco dei cervelli italiani.
Però, ecco, è un errore particolare perchè mi ha fatto ripensare a quando, agli inizi del 900, l'America aveva il suo Tramp.
E anche lui parlava di lavoro, sociale, politica.
Toh, era pure un immigrato, pensa te.
Ma raccontava tutto questo in un modo così dolce ed umano che Trump, quello con la u, probabilmente non è mai stato nemmeno quando, rubicondo e strillante, è venuto al mondo.
Resterà sempre lui il mio Tramp americano, il mio vagabondo.



27.8.16

Recensione "Vertigine" 1944 - Otto Preminger - Il Bar dei Nottambuli, viaggio nella storia del noir americano - 4 - di Fulvio Pazzaglia

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Ancora un grandissimo classico raccontato dal nostro cultore del grande e vecchio cinema hollywoodiano, Fulvio.
Ancora una chicca per appassionati.
Buona lettura

“Non potrò mai dimenticare il weekend in cuì Laura morì. Un sole argenteo bruciava nel cielo come un'enorme lente d'ingrandimento. Fu la più calda domenica dei miei ricordi. Mi sentivo come se fossi l'unico essere vivente a non essere partito da New York. Per l'orribile morte di Laura, ero da solo. Io, Waldo Lydecker, ero il solo che la conosceva veramente.”

Torna il tema dell'ossessione in questo raffinato noir diretto dal grande regista viennese Otto Preminger. Elegante e visivamente raffinato, Laura (questo il titolo originale della pellicola), si avvale sempre degli stratagemmi stilistici del genere come il flashback e la voice over, interpretandoli in chiave originale ed efficace.

26.8.16

Recensione "El Abrazo de la serpiente"



Un film necessario.
In un bianco e nero di una bellezza stordente ci troviamo davanti ad un film che racconta di un viaggio, anzi, di tanti viaggi.
Un on the river alla velocità di canoa.
Attraverso giungle assassine, missioni cattoliche, piante miracolose, tribù che non sono più e sogni da decifrare il viaggio di uno sciamano e di due scienziati verso la conoscenza di sè e del mondo di fuori, verso l'origine di tutto, verso la finale integrazione di due popoli, verso il segreto della creazione.

E poi vai in sala e ti trovi film così.
Ti ritrovi in un bianco e nero di devastante fascino che copre, anzi, che osa coprire, una delle parti di mondo più belle e colorate, l'Amazzonia.
L'Amazzonia delle centinaia totalità di verde (in tal senso ricordo un bellissimo concetto espresso nella serie Fargo, ma questa è un'altra storia), dei mille colori dell'acqua e degli animali che la vivono, delle tribù variopinte e policrome.
E ti ritrovi un movie on the river, che va alla stessa velocità di una canoa.
Un film che apparentemente parla di un viaggio, anzi, di due viaggi, ma che forse, in realtà, racconta del Viaggio, di un percorso molto più alto ed importante.

23.8.16

Recensione: "The Zero Theorem"


Un film di Terry Gilliam con Waltz e la Swinton.
Del 2014.
Eppure nessuno lo conosce.
Tra 1984, Brazil, Godot, Kafka, Apri gli occhi e Truman Show un film che probabilmente aveva ambizioni infinite, talmente infinite da provare a dare una propria interpretazione sul senso della vita.
Eppure pare che un significato così profondo sia stato travolto da un significante troppo barocco, confusionario e visivamente anacronistico. 
E se Gilliam avesse voluto girare il film della vita?

Può un film di Terry Gilliam DEL 2014 con dentro Waltz (difficile aver meglio in campo maschile), la Swinton (quasi impossibile aver meglio in campo femminile), Damon, Stormare e Whishaw (anche se sti ultimi due poco più che camei) esser passato del tutto inosservato? 

21.8.16

Raduno: che si farà, che si mangerà (non le scarpe, tranquilli), a che prezzo, chi morirà? (per primo il ragazzo di colore e per ultima la ragazza bona di solito)

Manca poco, ormai sembra davvero che si farà il raduno, non posso tirarmi indietro.
In questo post vi illustrerò le idee che ho avuto.
Ma tutto, TUTTO, potrebbe subire variazioni.
Prometto, semmai, variazioni solo IN MEGLIO, non in peggio.

Allora, per chi viene VENERDI' non so un cazzo.
Potremmo vederci tutti insieme anche quella sera, potremmo restare ognuno col suo gruppetto, potremmo fare qualsiasi cosa. Ma sarà tutto deciso al momento credo (io poi ancora non so se mi chiamano in fabbrica, ho tanti progetti ma sono tutti a rischio)

SABATO

Allora, potete venire al raduno quando volete, credo che "noi" saremo lì fin dal primo pomeriggio (poi dipende che giri ci sono da fare con la macchina).
In ogni caso direi che verso le 18.30 potremmo esserci tutti o quasi

insomma

18.30 si beve e mangiucchia qualcosa mentre ci si conosce. Insomma quella cosa che voi gente di mondo chiamate aperitivo (ho i brividi, l'ho scritto davvero)

20 CENA

MEGA TAVOLATA DI ANTIPASTI UMBRI

FANTASIA DI BRUSCHETTE (ALMENO 4 TIPI, FEGATINI, FUNGHI, TONNO, AGLIONE ETC...)

INSALATA DI FARRO AL PESTO E GAMBERETTI

PANZANELLA UMBRA

FRITTI O SALUMI

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PAELLA VALENCIANA
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CINGHIALE IN SALMI'
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TORTA AL TESTO
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MEGA GRIGLIATA "LIVE" DI SALSICCE, COSTARELLE E PANCETTA

VERDURE GRIGLIATE
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TUTTO ALL'INCREDIBILE CIFRA DI 20 EURO BEVANDE INCLUSE (ACQUA, VINO)

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DURANTE LA CENA MI E' POI VENUTO IN MENTE, SE RIESCO, DI FARE UN DIVERTENTE QUIZ CINEMATOGRAFICO, OVVIAMENTE TUTTO MOLTO DINAMICO, NON UN QUALCOSA CHE BLOCCHI LA CENA O LE CHIACCHIERE
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NELLA TARDISSIMA SERATA O PRIMA NOTTE VISIONE DI 0, 1 O 2 FILM, QUESTO DIPENDE DA COSA ACCADRA' O DALLA VOGLIA DI TUTTI. 
ABBIAMO ANCHE LA POSSIBILITA' DI VEDERE UN GRAN BEL FILM CON IL REGISTA PRESENTE TRA NOI ;)

CONSIGLIO VIVAMENTE DI NON PRANZARE SABATO, O TENERSI COMUNQUE MOLTO LEGGERI, ALTRIMENTI BUTTEREMMO SOLO ROBA LA SERA
SEBBENE CI SIA PIU' DI UN PIATTO SENZA CARNE POSSIAMO PREPARARE AD EVENTUALI AMICI VEGETARIANI ALTRI PIATTI (CACIO E PEPE, HAMBURGER DI VERDURE, ETC...)

Come saprete non amo le foto, e nemmeno i miei fratelli. Però, insomma, non siamo spie internazionali, se qualcuno ce le farà non ci fa piacere ma poco possiamo dire. Detto questo se c'è qualcuno che si prende la briga di farne comunque parecchie di "ufficiali" (agli altri) va molto bene

20.8.16

Recensione "La notte del giudizio - Election Year"


A costo di tornare in sala (estate praticamente senza cinema) si va a vedere anche questo.
Ma tanto la trilogia bisognava finirla.
Tante buone idee, alcune terribili.
Se lo si vede come trash è notevole.
Altrimenti, mamma mia...

Vi prego, fermatevi.
Se devo ammettere che l'idea base della trilogia-Purge era davvero notevole, se devo ammettere che almeno due episodi la saga li pretendeva (cioè, con quel soggetto, dopo l'home invasion un open air ci stava per forza), se devo ammettere che entrambi i primi due film erano tranquillamente sopra la sufficienza, ecco, allora devo anche dire che lì ci si doveva fermare.
In realtà questo Election Year un senso ce l'aveva persino. Perchè concettualmente porta a livelli più alti, estremi, la storia dello Sfogo. Anzi, ai livelli, almeno politicamente, più alti possibili.
Siamo in fase elettorale, si decide chi governerà gli Stati Uniti.
Da una parte c'è lei, una che durante lo Sfogo aveva visto massacrata la propria famiglia (nel buon prologo), dall'altra parte c'è un esaltato stile Trump che, fosse per lui, lo Sfogo lo farebbe un giorno sì e un giorno no.

16.8.16

20 registi dal 1970 in poi che dovreste conoscere


Oh, quanto tempo che non faccio una lista...
Per "ritornare" ho deciso di farne una un pò diversa.
Per la prima volta non parlerò strettamente di film ma di registi.
Ho deciso di presentare quelli che in questi anni, tra i "giovani, mi hanno più colpito.
Quali sono le caratteristiche che devono avere?
Ben, non essere tanto vecchi (diciamo dal 1970 in poi) ed aver tirato fuori già almeno 2,3,4 film di valore.
Ovviamente, come in tutte le mie liste, cercherò di proporre nomi non conosciutissimi.
Insomma, metterci Dolan, Refn, Sorrentino e compagnia bella non aveva senso.
Ho pensato a questo post un'ora e mezza fa. In questo tempo mi sono fatto venire in mente i registi, ho cercato le foto, i film, scritto due righe, confezionato tutto.
Un'instant post insomma.
Questo per dire che potrei aver tranquillamente dimenticato dei nomi importantissimi.
Ma tant'è.

SHANE CARRUTH 


1972 STATI UNITI
Primer
Upstream Color
Appena conosciuto qui nel blog. Regista, sceneggiatore, attore, montatore, curatore delle colonne sonore. Un artista completo che ha tirato fuori due film difficilissimi, colti, personali.

NA HONG-JIN


1974 SUD KOREA
The Chaser
The Yellow Sea
The Wailing
Uno dei nuovi fenomeni del thriller-crime mondiale. Maestro d'atmosfere e di intrecci, i suoi thriller sono unici e diversi da tutti gli altri

JEREMY SAULNIER


1977 STATI UNITI
Murder Party 
Blue Ruin
Green Room
Anche lui (come quasi tutti qua) si scrive i propri film, E anche lui sa tirar fuori pellicole tremendamente personali. Con Blue Ruin riscrive le regole del revenge movie, con Green Room quelle del survival

CRISTIAN MUNGIU


1968 ROMANIA
4 mesi, 3 settimane e 2 giorni
Oltre le colline
Un padre, una Figlia
Folgorò tutti a Cannes col suo formidabile 4 mesi. Si confermò col successivo. E l'ultimo, apprezzatissimo a Cannes, sta per arrivare da noi. Cinema del realismo, della sofferenza e del degrado, morale e non. Un grandissimo autore

TI WEST


1980 STATI UNITI
The House of the devil
The Innkeepers
The Sacrament
Forse il più conosciuto del lotto, è considerato sin da giovanissimo come uno dei più promettenti registi horror mondiali. E malgrado il mio approccio con lui non fu certo felice è indubbio come West sappia giocare col genere come pochi altri. Ogni suo film è completamente diverso dall'altro, dall'omaggio agli 80 al corto, dall'horror di stile al mock. Lo aspettiamo all'ennesima prova del 9

PABLO LARRAIN


1976 CILE
Tony Manero
Post Mortem
No
Il Club
Nemmeno 40 anni e una filmografia che fa già paura per qualità. Regista impegnato ed impegnativo, i suoi film dietro piccole, spesso laide, vicende umane parlano in realtà di cose molto più grandi. Formidabile

MIKE CAHILL


1979 STATI UNITI
Another Earth
I Origins
Soli due film ma già regista di culto di moltissimi appassionati. Straordinari soggetti (scrive i film lui) per un regista che sa raccontare, emozionare, aver grazia e porre dilemmi. Come Carruth, i suoi film partono sempre da basi scientifiche.

BEN WHEATLEY


1972 INGHILTERRA
Kill List
Sightseers
A Field in England 
High Rise
Un fenomeno. Nessuno mostra la violenza come lui tra i "giovani". Ma quello che sorprende in Wheatley è come i suoi film riescano ad andare "oltre" le mere immagini, abbiano sempre bisogno di, anche difficili, letture ulteriori. Uno dei miei preferiti

YORGOS LANTHIMOS


1973 GRECIA
Dogtooth
Alps
The Lobster
Beh, per chi segue questo blog è ormai famoso come Eastwood. Ma fa sempre bene ricordarlo visto che il grande pubblico (non il pubblico grande) ancora non lo conosce. Il regista dell'assurdo, quella più saramaghiano di tutti. Siamo ai confini del genio

ASHGAR FAHRADI


1972 IRAN
About Elly
Una separazione
Il Passato
Il Cliente
Poco più di 40 anni, non ci si crede. Uno dei più grandi dialoghisti del cinema moderno. Dategli poche stanze, un pretesto di trama e un pugni di attori e lui ti tirerà fuori il capolavoro

ROBERTO MINERVINI


1970 ITALIA
Low Tide
Stop the pounding heart
Louisiana
Emigrato negli Stati Uniti gira tre (non) documentari che raccontano piccole e sperdute comunità americane. Un regista con un progetto, che bello. Probabilmente aspettiamo ancora il suo capolavoro. Ma c'è già tanto di buono

SIMON RUMLEY


1970 INGHILTERRA
The Living and The Dead
Bitch
Red, White and Blue
Il fratellino di Wheatley.
Regista che sa raccontare la pazzia, la violenza che esplode, la testa che non regge più. In più un talento visivo quasi unico con un uso di luci e colori formidabile

HARMONY KORINE


1973 STATI UNITI
Gummo
Julien Donkey-Boy
Mister Lonely
Springbreakers
L'unico regista, tra quelli presentati, di cui ho visto un solo film, Ma è impossibile non citarlo tra i migliori dei giovani. Probabilmente uno dei registi più weird esistenti

BONG JOON-HO


1969 SUD KOREA
Memories of Murders
The Host
Madre
Snowpiercer
Per poliedricità è il Kubrick dei nostri tempi. Qualsiasi genere gli affidi lui tirerà fuori il meglio che si possa trovare nello stesso genere. Straordinario

GARETH EVANS


1980 GALLES
Merantau
The Raid
Safe Haven (da Vhs2)
The Raid 2
Gira due film di arti marziali/crime e sono i migliori negli ultimi 20 anni nel genere.
Gira un mediometraggio ed è la miglior cosa voi possiate vedere sulle sette negli ultimi 10 anni.
Un fuoriclasse


SAVERIO COSTANZO


1975 ITALIA
Private
In Memoria di me
La solitudine dei numeri primi
Hungry Hearts
Niente, da più di un decennio Costanzo tira fuori grandi film, Ma non riesce ancora ad emergere. Probabilmente l'essere "figlio di" l'ha solo penalizzato. Autore vero che ama curare come pochi l'aspetto psicologico dei propri protagonisti

QUENTIN DUPIEUX

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1974 FRANCIA
Rubber
Wrong
Wrong Cops
Realitè
Il pazzo del gruppo. Geniale, assurdo, irriverente, unico.
Lo adoro

JEFF NICHOLS


1978 STATI UNITI
Shotgun Stories
Take Shelter 
Mud
Uno dei più interessanti registi "laterali" americani, ormai in rampa di lancio per entrare definitivamente tra i grandi

SEBASTIAN SILVA


1979 CILE
La Nana
Magic Magic 
Nasty Baby
Ho visto solo Magic Magic ma basta e avanza.
Poi ho avuto conferme (da parte di amici) anche per gli altri film
Lo terrò d'occhio

SHANE MEADOWS


1972 INGHILTERRA
Dead Man's Shoes
C'era una volta in Inghilterra
This Is England
Questo ha fatto DMS e This is England ma in Italia ancora non lo distribuiscono e praticamente non lo conoscono.
E vabbeh

14.8.16

Recensione: "The Canal"



Un horror irlandese che per almeno mezz'ora ho trovato bellissimo.
Poi comincia a somigliare troppo a tante cose già viste, perde un pò di originalità e di carattere. Ma rimane buono, forse molto buono. Al solito, avercene così


presenti pesanti spoiler dopo l'ultima foto


Arriva dall'Irlanda questo interessantissimo horror che, almeno per un tempo, aveva tutte le carte in regola per essere considerato tra i migliori di questi ultimi 3,4 anni.
Perchè se è vero che The Canal è un horror tremendamente derivativo, è anche vero che pur nei clichè e nei rimandi aveva manifestato un proprio"carattere" e un proprio stile veramente formidabili.
Ma, come accennavo prima, questo avviene specialmente nella prima parte.
David è un archivista di filmati antichi, una specie di bibliotecario che sostituisce vecchie pellicole ai libri.
Ha una moglie splendida e giovane.
Vanno (ma dai!!!) in una nuova casa. Hanno un bambino.

12.8.16

Recensione "Utopia - Stagione 1"- Le Serie Tv de Il Buio in Sala


Dopo un anno e mezzo torno a vedere una serie.
Non potevo scegliere meglio.
Brevissima, visionaria, importante.
Una serie che racconta di un mondo completamente corrotto, un mondo in cui siamo tutti soltanto manichini nelle mani di poteri fortissimi.
Cosa nasconde quel manoscritto? Chi è Mr Rabbit?
E, soprattutto, where is Jessica Hyde?

"Where is Jessica Hyde?" è il mantra assassino che ripete ossessivamente il killer Arby, un killer come raramente ne abbiamo visti in questi ultimi anni di cinema.
Grasso, giacca di pelle, unto di sudore, camminata a papera con piedi a x, respiro perennemente affannato, sguardo calmo, voce ancora di più.
"Where is Jessica Hyde?" chiede alle sue vittime prima di farle fuori senza nemmeno pensarci un attimo. E che siano donne o bambini, cambia nulla.
"Where is Jessica Hyde?" è la domanda che pone a tutti. E noi capiamo che questa domanda è importante, importantissima. E sì, lo è, Jessica Hyde è effettivamente il personaggio cardine della serie.
Ma solo alla fine, solo all'ultima scena dell'ultima puntata, con un colpo di genio spiazzante, ecco, solo alla fine capiamo quanto quella domanda fosse realmente La Domanda, la base di tutto.
Utopia è una miniserie inglese di sole 6 puntate (la prima stagione) che gioca almeno per un pò con la perfezione.

9.8.16

Recensione "I Zombie" (1998 - Andrew Parkinson) - Boarding House - 7 - di Giorgio Neri




Ormai non ci sono più parole per presentare la rubrica de-genere, di Giorgio Neri, che resuscita (e in questo caso cade a fagiolo la parola) pellicole assolutamente maledette e dimenticate.
Davanti tanta competenza oltre leggere si può far poco

George A. Romero è giustamente il maestro indiscusso dei film che hanno come tema quello dei morti viventi. A lui si deve la carica socio-politica di questi non-morti che infettano l’umanità mostrandone le insicurezze e le crudeltà, l’asocialità perturbante o un bieco istinto di sopravvivenza che sfiora l’indifferenza verso il prossimo. Ma il grande regista non si era mai messo dal punto di vista di chi quella trasformazione/decomposizione la subisce; non aveva mai approfondito il dramma e la solitudine a cui può portare un virus del genere, molto simile ad un cancro e qualcosa di più delle varie malattie veneree che ammorbano questo nostro fragile mondo.
Il regista Andrew Parkinson, amante dell’horror, gira questo primo film praticamente da solo: produce, scrive, dirige e ne compone anche la struggente colonna sonora. Il suo lavoro è quasi simile a quello del protagonista. Un autarchico che deve far fronte ad una mancanza di budget puntando sulla qualità dell’idea e un ragazzo che, suo malgrado, scoprirà cosa vuol dire essere infettato da un virus che lo marginalizzerà per sempre dalla vita sociale che prima conduceva discretamente bene.

8.8.16

Recensione: Upstream Color


Dal regista di Primer un altro film molto difficile.
E ancora più ambizioso.
Tra esistenzialismo, ipnosi, scienza e un particolarissimo connubio uomo-natura, un film probabilmente grandissimo che rischia, però, di sovrastarti.

A volte capitano film -sarebbe bello farne una lista- che ti danno la sensazione di essere troppo più grandi di te.
Ne senti la potenza, l'importanza, l'ambizione, ma non riesci a raggiungerli lassù in cima. Magari hai bisogno di un secondo tentativo di scalata, oppure di un buon sherpa che ti aiuti, oppure ancora di una tua condizione psicologica o fisica migliore.
Upstream Color è così, un film che sento gigantesco ma, almeno durante la prima visione, troppo arduo per me.
Non è un caso che il regista (non solo regista ma anche sceneggiatore, montatore, curatore della colonna, attore, tutto) sia il Carruth di Primer.
Due soli film, due opere di una difficoltà pazzesca.

3.8.16

Raduno Il Buio in Sala: Quando, Dove, Come, Perchè, che se magna, il ping pong, chi siete, da dove venite, quanto state, do dormite e altre domande esistenziali. Ma soprattutto conoscere i luoghi dove poter dormire, i prezzi, gli spostamenti, i pro e i contro




QUANDO

Il raduno si svolgerà sabato 3 settembre dalle x di pomeriggio/sera alle x di notte/mattina dopo. Ma visto che più persone verranno venerdì nulla ci vieta che anche venerdì non ci si possa vedere

DOVE

Al locale Supernova di Vernazzano (Pg), vecchio casolare con ampio giardino. Il locale, tra gli altri, è gestito da mio fratello. E' stato riaperto da appena un mese, offre un menu "da pub" con piadine, Hamburger (buonissimi), panini, fritti di tutti i tipi, kebab, primi piatti della tradizione romana e altro.
Ma a noi di tutto questo non ci frega una sega visto che mangeremo, credo, non alla carta

PERCHE'


CHE SI FA

Ci si vede tardo pomeriggio (ovviamente con chi viene venerdì anche prima), si sta insieme, si mangia e beve, si vede un film, si fa quello che ve pare.
Mi piacerebbe che ognuno di voi portasse UN DVD. Sceglieremo tra quelli il film da vedere.
Tendenzialmente se siamo abbastanza io vorrei evitare la "carta". E propongo quindi un bel tavolone di antipasti e una grigliata in giardino. Ma il menu può variare molto, magari se fa anche la pasta, il pesce, non lo so. Ma, insomma, ci tengo anche alla parte del mangiare io.
Più sotto quando ognuno di voi mi dirà la propria situazione, ci terrei che mi diciate anche se qualcuno di voi è vegano o vegetariano.

In più si OFFRE LA SERATA GRATIS a chi batte me o mio fratello a ping pong (almeno 2 partite su 3)

DOVE ALLOGGIARE E DORMIRE

Ecco la parte più delicata da organizzare, quella più difficile.
Per adesso io ho pensato a due possibilità, una completamente diversa dall'altra.
Una è l'agriturismo di mia nonna a Paciano.
L'altra un albergo di un mio amico quasi in centro a Perugia.
Allora, intanto beccatevi questa foto tratta da google maps.

Come vedete i 3 luoghi formano una specie di triangolo equilatero.
Insomma, ovunque voi siate poi servono comunque macchine per andare e tornare dal raduno o, per chi sta all'agriturismo, andare a visitare quando si vuole Perugia. 
Ma, credo, di macchine alla fine ne avremo anche troppe

LA SOLUZIONE AGRITURISMO


Ovviamente preferibile per chi vuole starsene, raduno a parte, in tranquillità in campagna.
I vantaggi quali sono?
Beh, un posto bellissimo, isolato, tranquillo, la piscina.
Il problema rispetto all'albergo è che se non avete la macchina siete abbastanza isolati.
Ovviamente per il raduno no problem, ci penso io ad organizzare i trasporti, per il resto del tempo non so. C'è da dire anche che, a naso, all'agriturismo andranno già 2,3 gruppetti automuniti. E a quel punto insomma vi gestite voi, siete una piccola comunità, non sarete mai "a piedi".

I prezzi.
Ho strappato dei prezzoni.
Spenderete dai 20 ai 25 euro a persona che, considerando il posto, la piscina e la stagione, sono davvero un'occasione.
Abbiamo a disposizione:

UNA QUADRUPLA/QUINTUPLA ( poison, patrizia cavallo, claudia (x2), bianca , belushi (x2) ) 

UNA QUADRUPLA/QUINTUPLA 

UNA QUADRUPLA

UNA TRIPLA (2 + 1)

UNA DOPPIA (prenotata da Lamia Karmen x 2)

Ma c'è un problema. Per fare quei prezzi c'è bisogno di due notti altrimenti solo per le pulizie si va pari. Qualcuno era già intenzionato a farle due notti, altri no. Io cercherò di fare quello che posso e trovare soluzioni ma tendenzialmente l'opzione agriturismo è per chi viene venerdì. Poi, ad esempio, chi vuole venire solo sabato si può "aggiungere" al divano letto delle due quadruple o della tripla. Magari il giorno prima chi stava già lì spenderà quei 6,7 euro in più ma in qualche modo facciamo (esempio, metto la doppia/tripla 55 euro, venerdì i due che ci stanno spendono 27 (55 diviso 2, sabato si aggiunge uno e si va a 18, 55 diviso 3, di modo che comunque l'appartamento è stato occupato due giorni)

però, insomma, le camere sono queste, quindi prenotate appena siete sicuri perchè dopo davvero non si può più

OPZIONE ALBERGO


Preferibile sia per chi alla campagna e alla piscina preferisce visitare Perugia sia per chi anche senza automobile vuole essere sicuro di non trovarsi male (anche se, lo ripeto, io ho fiducia che saremo in parecchi con la macchina, anche dall'agriturismo). 
L'albergo del mio amico Mario è in centro (a soli 10 minuti a piedi da Corso Vannucci), quindi come uscite di casa siete dentro Perugia.
Anche lui ci ha fatto grandi prezzi, dai 19 ai 30 euro a persona (siamo più in alto solo con le singole, ma non credo ne serviranno).

Ci sono a disposizione:

sicuri: 

1 SINGOLA ECONOMY (1 NOTTE) vincenzo ruscio
1 SINGOLA STANDARD 39 euro
1 DOPPIA STANDARD (1 NOTTE) chiara avena
1 DOPPIA STANDARD (2 notti) - harry X 2
1 DOPPIA STANDARD  mauro marco
5 DOPPIE SUPERIOR 60 euro 30 a persona
1 TRIPLA STANDARD (1 notte) tenneriello x 3 
1 TRIPLA STANDARD  63 euro, 21 a persona
1 QUADRUPLA STANDARD  76 euro, 19 a persona
1 QUADRUPLA SUPERIOR 96 euro, 24 a persona

le doppie si possono adibire anche ad uso singolo (il prezzo cala leggermente), ma solo come ultima ratio, non credo nessuno lo voglia fare

per tutti i dettagli contattate me o direttamente l'albergo

o, se funziona, cliccate qua

Ragazzi, magari ho dimenticato qualcosa, la aggiungerò. Questo post è quello UFFICIALE, quello che terrò sempre in alto a destra, quello dove aggiornerò tutto, le camere occupate, chi viene e chi non viene

Ora sta a voi dirmi tutto ed aiutarmi, qui troverete la vostra lista

Mi serve NOME, DA DOVE VENITE, CON CHE MEZZO VENITE, QUANTE NOTTI STATE, SE AVETE LA MACCHINA, IN QUALE STRUTTURA, EVENTUALMENTE, VOLETE STARE, SE SIETE VEGANI O VEGETARIANI

nell'attesa che metto tutti vi faccio un esempio con una coppia che ho già sicura e tutti noi del posto

 2 LAMIA KARMEN (2 PERS) - SALERNO - MACCHINA - 2 NOTTI - AGRITURISMO - ONNIVORI
 3 -10 IO, MIO FRATELLO, MIO FRATELLO, MIO FRATELLO, ROCCO, FEDERICO, MARCO, GIORDANO (noi siamo di qua, le nostre informazioni non contano. Ovviamente però abbiamo le macchine)
11 MAURO - VCO ANDATA, MILANO RITORNO - TRENO - DUE NOTTI - ALBERGO - VEGETARIANO NON TALEBANO
12 CLAUDIO CAPPANNARI - ANCONA - MACCHINA - NESSUNA NOTTE - CASA SUA - ONNIVORO (?)
13 GRIFUS - PERUGIA - MACCHINA - NESSUNA NOTTE - CASA SUA - ONNIVORO 
14 VINCENZO RUSCIO - ROMA - TRENO - UNA NOTTE - ALBERGO - ONNIVORO
15 BIANCA - CESENA - MACCHINA - UNA NOTTE - ALBERGO - ONNIVORA
16 POISON - TORINO - MACCHINA - UNA NOTTE - AGRITURISMO - ONNIVORA
17 PATRIZIA CAVALLO - TORINO - MACCHINA  - UNA NOTTE - AGRITURISMO - ONNIVORA
18 ROBERTO - TORINO - MACCHINA - UNA NOTTE - AGRITURISMO - ONNIVORO
19.20 HARRY - CASERTA - ? - DUE NOTTI - ALBERGO - ONNIVORO
21 MICHELE BORGOGNI - AREZZO - MACCHINA  - NESSUNA NOTTE - CASA SUA - ONNIVORO
22 CLAUDIA TONI - ROMA - TRENO - DUE NOTTI - AGRITURISMO - ONNIVORA
23 MANUELA GRIPPA - ROMA - INDEFINITO - CASA DI UN'AMICA - ONNIVORA
24 ? DOMENICO - VARESE - TRENO - DUE NOTTI - AGRITURISMO - ONNIVORO
25 CARMINE - CHIUSI - MACCHINA - NESSUNA NOTTE - ONNIVORO
26-27 DAVIDE MONTECCHI (X2) - RIMINI - MACCHINA - NESSUNA NOTTE
28 jolly roger
29 valentina ortenzi
30 pietro collalti
31 ? paola
32 leonardo morichetti
33 simon
34-35 fulvio x 2
36-39 fatima x 4
40 agnese
41-43 amici ravo

vittorio, pierluigi, nico ??


almeno ognuno di voi può anche vedere se "unirsi" a qualcuno 

ovviamente, a prenotazioni UFFICIALI, io inserirò come bandierine i vari nomi nelle camere di cui sopra



Recensione: "In a lonely place"


Non il solito piccolo film autoprodotto italiano.
Un raffinatissimo thriller psicologico, pazzo ed elegante allo stesso tempo.
Con, in più, il merito di poter essere letto in tante maniere diverse


spoiler dopo l'ultima foto

Tempo fa mi ha contattato una ragazza (che ho scoperto poi essere anche la sceneggiatrice, in tandem col regista, del film) mandandomi privatamente il link per poter vedere il "loro" film, una sorta di thriller psicologico da camera (d'albergo).
Purtroppo, per svariati motivi che non sto qui a dirvi, sono passati mesi e mesi prima che sia riuscito a vederlo.