25.12.14

Recensione "Gone Girl"



presenti spoiler pesanti

Era da 6 anni che non incrociavo Fincher avendo saltato (non per scelta, anzi, mi ispirano entrambi) i suoi due ultimi, The Social Network e il primo capitolo di Millennium.
Mi fiondo a ritrovare il buon David (autore in passato di 2,3 film enormi) proprio il giorno di Natale, ispirato dal magnifico titolo, Gone Girl, da moltissime critiche positive (che non ho letto nel dettaglio ma insomma, quando si creano consensi te ne accorgi) e dal desiderio di vedere se questo film si poteva fiondare nella classifica dei migliori dell'anno proprio all'ultimo momento.
Beh, che dire, grande film ma sono rimasto forse un filo deluso.
Si vede lontano un miglio che Gone Girl ha matrice letteraria, e si intuisce persino la presenza dell'autore del libro nella stesura della sceneggiatura. Lo si capisce principalmente dai reiterati (ed eccessivi) estratti presi dal diario di Amy, dalla struttura granitica ed eccessivamente architettate da thriller (tutti o quasi i più grandi thriller sono derivati) e da un passo lungo (forse troppo) tipico delle riduzioni cinematografiche (già, si chiamano riduzioni, ma se a farle è lo stesso autore del libro tanto riduzioni non sono...).
Intendiamoci, Gone Girl è un ottimo film, ambiguo,  teso, ricco di spunti persino.

Il tema della bugia nell'amore, quello della coppia già sgretolata che fa finta di no, quello dei cappi psicologici, economici ed emotivi che molte volte un partner mette all'altro, sono tutti spunti svolti egregiamente. A questo proposito ho trovato magnifico il primo incontro tra Nick ed Amy, quel giocare subito con le bugie, 2 minuti che poi in maniera molto più dirompenete rappresentaranno i successivi 5 anni. E' difficile capire se e quando ci sia stato amore tra loro, io ad esempio ho grandissimi dubbi che i due siano mai stati realmente innamorati.
Il problema di questo film è che è sempre un +1 avanti rispetto alla verosimiglianza, in ognuno dei suoi aspetti.
Lo è in quello della critica feroce ai media, veri manipolatori di coscienze e voltagabbana di professione a seconda di dove tira il vento. O.k, di trasmissioni spazzatura che speculano su crimini ce ne sono, in Italia lo sappiamo bene, ma un giorno dopo la scomparsa di una donna (senza sapere per nulla che sia morta, anzi,all'inizio si crede rapita) ritrovarsi una presentatrice da milioni di spettatori che dà del sociopatico, dell'assassino, del bugiardo e dell'incestuoso al marito è davvero impresentabile come cosa. Peccato, perchè con un pò più di misura questa era una delle tematiche svolte meglio del film.
Ma quel +1, forse qua pure +2, è presente anche nella struttura thriller del film, in quella serie di marchingegni, trappole, piani diabolici e "delitti perfetti".

Immagine correlata

E' facile analizzare Gone Girl da questo punto di vista.
Basta farsi una domanda: le vicende del film, TUTTE, dall'inizio alla fine, sono verosimili?
No. Punto.
E un grande thriller, anche di quelli che giocano con azzardate e diaboliche architetture (per stare nel recente passato penso a Gone Baby Gone - curioso, un altro "Gone" e sempre Affleck di mezzo...- La Migliore Offerta o lo sconosciuto El Cuerpo) alla fine per me reggono molto meglio. E non è detto che siano sceneggiature più verosimili di Gone Girl (anzi...), ma probabilmente il taglio che danno al film ricerca meno questa verosimiglianza (specie nel secondo e nel terzo titolo citato).
Qua invece i post-it di Amy, le "100 cose da fare" che intravediamo nella sua macchina, la seconda messinscena, quella con lo spasimante, la francamente evitabile Caccia al Tesoro, tutto appare davvero troppo, troppo.
La vicenda dell'omicidio del riccone porta poi a due errori, uno "tecnico", l'altro concettuale, che ho fatto fatica a digerire.
Il primo è lei che torna a casa col marito completamente zuppa di sangue dopo che era stata curata in ospedale, tenuta a letto e ripulita per l'intervista, l'altro che in nessun paese civile è credibile che l'Fbi in un caso di efferato omicidio come quello lasci perdere competamente tutto senza una minima indagine (Amy tra l'altro dichiara come fosse legata senza poter fuggire e poi sceneggia quel post-stupro davanti alla telecamera completamente libera...).




Però, però...
Però il film ha una protagonista femminile magnifica, quella Rosamund Pike il cui volto avevo incrociato più volte ma vista solo in una occasione in un intero film (La versione di Barney, di cui peraltro non ricordo nulla). Bravissima, camaleontica, eccezionale nel manifestare ambiguità già nello sguardo e perfettamente a suo agio sia nei panni upper class iniziali che in quelli da contedinella della seconda parte.
In realtà quello che sembrava un film sulle bugie e sui piedi d'argilla di un matrimonio (con lui che ad un certo punto sembrava indifendibile) secondo me racconta invece di una malattia.
Amy non è bugiarda, e Gone Girl non racconta delle menzogne che i due continuavano a dirsi.
No, Amy è malata, cattiva, ha dei disturbi serissimi. E se non bastasse l'assurdo teatro allestito contro il marito, se non bastasse l'omicidio a sangue freddo dell'altro uomo (omicidio poi di pura cattiveria e senza uno scopo troppo preciso se non quello di tornare a tormentare Affleck, probabilmente dopo aver visto in tv che stava per uscirne "pulito") c'è una scena piccolissima ma che forse vale quanto o più di queste altre da Csi Miami.
Lo sputo nel bicchiere della ragazza. Così, improvviso, nascosto, vigliacco, solo per una mezza battuta non sopportata.
Gone Girl è la storia di una mente disturbata che ha come unico e grande scopo nella vita quello di dominare gli altri.
E in questo senso ho trovato il finale davvero bellissimo.

( voto 7 )




56 commenti:

  1. Hai sollevato tutti i miei dubbi, devo dire - ma il particolare dello sputo mi ha donato una nuova prospettiva. Comunque è un film che mi è piaciuto, e lo dico io che ho doversi problemi con Fincher.

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    1. Jacques, fidati, lei non è bugiarda, e questo non è un film sulle bugie, le bugie sono solo uno degli aspetti collaterali che giocoforza vengono fuori quando uno ha una mente malata e disturbata come Amy.
      E lo si nota, appunto, proprio nelle due vicende opposte, quella gigantesca, l'omicidio efferato e incomprensibile, e quella minima, lo sputo.
      Una persona bugiarda non uccide o se lo fa non per questi motivi.
      E' lei la protagonista del film, non lui e forse nemmeno loro insieme.
      E' lei, perchè solo "credendo" in lei, nelsuo personaggio e nella sua malattia, puoi credere al film.

      Vengo a leggerti

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    2. Il bello di avere un blog... questo scambio di pareri che ti arricchisce, oltre a farti comprendere che forse non hai capito nulla di quello che hai visto XD

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    3. Troppo buono ma questa è solo la mia lettura,lettura tra l'altro che leggendo altre rece come sto facendo ora non è che sia tanto condivisa (il fatto del matrimonio basato su bugie la fa da padrona, io punto molto più su di lei).
      Insomma, non dico di aver ragione, anche se quel "fidati" è abbastanza prepotente come verbo... :)

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    4. Si vede che da piccolo eri un bulletto prepotente XD

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    5. Eh sì,ste cose si vedono da piccoli dettagli...

      (magari lo fossi stato, nella prossima vita me lo riprometto, echecazzo...)

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    6. Spero di fare cosa gradita. L'amore bugiardo. Una mia lettura psicologica del film. http://www.psicologi-italia.it/psicologia/problemi-di-coppia/1607/amore-bugiardo.html

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    7. Graditissima, ci mancherebbe. Vengo a leggere questa sera

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  2. Voto e critiche condivisibili, soprattutto la questione dei media. Comunque ti tiene lì incollato fino alla fine come solo Fincher e pochi altri sanno fare.
    In ogni caso non puoi esimerti dal vedere The Social Network! :)

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  3. E' vero, ti tiene incollato fino alla fine ma secondo me allunga troppo le vicende facendoti perdere un minimo di tensione.
    Tra l'altro proprio adesso stavo ripensando ai film di Fincher e questa fuga eccessiva dalla verosimiglianza c'è sempre, anche nei suoi capolavori come The Game, Seven e Fight Club.
    Insomma, è meglio non vivisezionarlo Fincher, altrimenti di magagne ne trovi parecchie...
    Ma grande regista e ottimo film lo stesso.
    Mannaggia, The Social Network va visto, hai ragione, forse ho anche il dvd.
    Oh, come dico sempre agli altri, se l'hai recensito linka pure a bestia senza ritegno che almeno vengo a leggere.

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  4. Condivido il punto di vista della pazzia della moglie, anche se infondo infondo c'è chiaramente il tema dell'ipocrisia all'interno delle dinamiche di coppia\familiari. Ottimo film cmq, uno di quelli che ci pensi per giorni, Fincher non ne sbaglia uno,mitico!

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    1. Oggi rispondo a tutti "live" :)

      Sì sì, ma nemmeno in fondo, anzi, il tema dell'ipocrisia matrimoniale o di coppia è assolutamente preponderante, anzi, è la copertina del film se possiamo dire così.
      E' solo che secondo me si arriva a quella situazione attraverso la pazzia della moglie e non attraverso le solite dinamiche clichè...
      Ecco, lui magati sì, il suo esser bugiardo deriva da situazioni diffusissime e verosimili.
      Ma lei è pazza. E tutto quello che accade deriva da questo.
      Auguri anche a te!

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  5. Esatto,intendevo questo, ma la pazzia alla fine è il MacGuffin per mostrare il tema vero
    altrimenti si sarebbe separata e stop e non ci sarebbe il film.

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    1. Esatto,ma è un cane che si morde la coda in effetti visto che se non si accetta questo non si può nemmeno credere al film.
      Insomma, deve essere argomento principe, chiave di lettura della pellicola, altrimenti se ci limitiamo ai problemi di coppia il film, che già un pochino zoppica per verosimiglianza, fa un tonfo in terra assurdo.
      io sto leggendo tante rece che parlano di matrimonio in crisi, bugiardi patologici, fine del desiderio etc.., ma se già la vicenda di Amy nella realtà è improbabile considerandola malata figuriamoci se crediamo che questo film sia specchio o vivisezione della matrimonialità...

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  6. intanto buon dopo natale anche a te- se no poi mi dimentico .

    la pazzia e il tema delle balle si alimentano a vicenda. Per quanto riguarda le analisi socio-culturali nella vita quotidiana in genere evito di basarle su opere di fantasia.

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    1. Non ti preoccupare per gli auguri, il fatto che oggi sia andato al cinema ti fa capire :)

      Sì, hai ragione ma dobbiamo anche ricordarsi che tante opere di fantasia vengono dalla vita reale :)

      Comunque sì, diciamo che se il film fosse una macchina tutta la carrozzeria, il colore e la velocità sarebbero le dinamiche famigliari di cui parla.
      Ma il motore è la pazzia di lei, un motore "truccato", non uno di quelli normali.

      Ciao!

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  7. Chi pensa che lei,nel film, sia sana di mente ha grossi fastidi o non ha visto il film. Forse nel libro il tutto viene messo in modo che lei non appaia pazza ma nel film lo è palesemente.

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    1. Concordo pienamente.
      Ma, fidati, la maggior parte delle recensioni la vede solo come una donna tradita, bugiarda e che arriva a certe cose per difesa e contrattacco.
      Se Gone Girl racconta di crisi matrimoniali allora avremmo 7 milioni di uomini e donne disperse ogni giormo e un paio di milioni di morti qua e là.
      Vai, noi ci siam capiti comunque :)

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  8. Sì, ho letto anch'io qualcosa, poi in questo film c'è pure chi contesta il sessismo del regista (sia verso maschi che verso femmine) quindi figurati. La gente ci vede quello che più tira acqua al loro mulino mentale.
    cmq, mi congedo con questo link:http://www.i400calci.com/2014/12/lamore-bugiardo-roba-da-sbobinare-il-cervello/

    per un sorriso prima di dormire. Mandi

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    1. C'è poco da ridere con questa rece, nel senso che è una grandissiam recensione, forse la migliore che ho letto finora.
      E analizza perfettamente anche le probabili cause dei disturbi di Amy, in quella vita/non vita creata dal suo alter ego.
      Ho appena letto quella di locatelli (il mio preferito), come al solito ottima.
      Anche lui ha tovato parecchi punti in cui storcere il naso.
      Ma, come dico sempre, avercene di film così.
      Notte :)

      mi ricordo il mitico Mandi Mandi, era delle tue parti infatti

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    2. "in quell'alter ego creato dai suo genitori" volevo scrivere

      ma, insomma, ci siam capiti, non ricontrollo mai, figurati a quest'ora poi...

      Che poi è una cosa stupida perchè dopo pubblicato ricontrollo sempre e trovo gli errori, non potevo vederli prima?? :)

      Vabbeh, arinotte

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  9. si, è un ottima rece, intendevo che fa sorridere perchè le rece ironiche sono la loro cifra non perchè dicesse stupidaggini. Sì si chiama\va Mandi Mandi ma non son sicuro fosse friulano per davvero. AriMandi ;-)

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    1. Sì sì,ma infatti fa ridere, e anche di gusto, era solo per dire quanto in realtà fosse anche molto competetente e completa.

      Hai ragione, il comico Mandi Mandi è di Milano... :)

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  10. Assolutamente d'accordo: per me il film più sopravvalutato dell'anno (che non significa brutto). Un film che aggiunge poco o nulla alla visione fincheriana del mondo, già descritta mirabilmente in 'The Social Network'. Solo che qui l'estremizzazione eccessiva e debordante dei personaggi principali (pochissimo credibili nelle loro caricature) non crea empatia con lo spettatore, e di conseguenza non emoziona. Ci si diverte, ma non ci si lascia coinvolgere.

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    1. The Social Network mi manca ma mi puzza di grande film lontano un miglio...

      Per il resto la tua mini-critica è perfetta, te l'ho detto, è questo il difetto più grande del film

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  11. The social network imperdibile, e interessante la citazione dello sputo nel bicchiere.
    Eppure, io l'ho trovato un film in grado di fotografare il disagio di una coppia, più che di una mente disturbata.

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    1. Ecco, questa è la lettura che avrei voluto avere io, quello di un film verosimile, specchio e spietata fotografia di una coppia in pezzi.
      Invece l'intreccio assurdo ti porta,per me, in tutt'altra parte.
      Probabilmente un regista europeo, tipo Haneke, ne tirava fuori un capolavoro.
      No, lo sputo non è una scena messa per caso, ma quella rivelatrice di una natura disturbata, "cattiva".

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  12. Ottima recensione, si vede che hai un occhio più "scientifico" rispetto al mio, tendo sempre un po' troppo a leggere il lato emozionale, il meccanismo psicologico che è a monte degli avvenimenti. Ti faccio la stessa domanda che ti ho fatto sul commento alla mia recensione. Ti è piaciuto "Stoker" di Park Chan-wook?

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    1. Luisa, ci conosciamo da pochissimo, ma ti assicuro che io tutto sono tranne che uno "scienziato" dei film.
      Anzi, la mia eccessiva emozionalità, che poi si traferisce anche negli scritti, è probabilmente il mio limite più grande.
      Il fatto è che quando un film non mi prende completamente, non empatizzo, magari poi provo a capire perchè.
      Ma ti potrei linkare un centinaio di recensioni dove non solo parlo di emozioni, ma praticamente per descrivere queste del film non dico nulla :)

      Ti ho risposto già da te, comunque eccolo

      http://ilbuioinsala.blogspot.it/2013/07/al-cinema-recensione-stoker.html

      benvenuta :)

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  13. devo dire la verità: pensavo meglio. Fin dall'inizio i due protagonisti sono entrambi odiosi, non riesco a parteggiare per nessuno dei due, neanche per un momento, l'unico simpatico è il gatto, solo in quella grande casa. è tutto parecchio inverosimile hai ragione, ma questo giocare col grottesco serve a costruire la feroce critica ai media e ai rapporti matrimoniali ''di facciata''. In fondo è un thriller che intrattiene e non fa pesare la durata, non male dai, ma pensavo meglio.

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    1. Secondo me non gioca con il grottesco...
      O se lo fa è involontario.
      Secondo me invece la feroce critica a istituzione matrimonio e sciacallaggio dei media voleva essere il più possibile verosimile ed incisivo.
      Ma si sbraca un pò in entrambi i fronti.
      Resta un bel film, qualcuno diceva uno dei migliori dell'anno.
      Beh, per me, per te, e per tutti quelli che hanno scritto qua non sembra

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  14. Come la penso su questo film già lo sai. D'accordo sul fatto che sia inutilmente sopravvalutato. E inutilmente lungo.

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  15. Visto stasera. Dirò: mi ha interessata. Sono uscita dalla sala all'una e cinque e non mi scappava nemmeno la pipí.
    Condotta inizialmente (io) a seguire gli stessi facili giudizi del pubblico (povero marito, no é colpa sua, no é innocente..), per poi restare di sasso davanti all'angoscia del finale.
    Concordo: lei é pazza. Aggiungo: e lui no?

    "Cosa ci siamo fatti? Cosa ci faremo?".
    A me piaciuto molto. E Affleck mi sta anche sulle palle.

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    1. Secondo me sai Marti?
      A me ha un pò deluso perchè...è piaciuto più che a voi.
      Nel senso che davvero per soggetto e per come stava andando mi sembrava un mezzo capolavoro, poi ho iniziato a storcere il naso sui post-it,su lei che non sbaglia niente e prevede tutto, sull'omicidio alla viemmeatrova.
      Comuqnue la frase che citi (tra l'altro cornice del film) è bellissima...
      Ma è merito del libro

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  16. In ogni caso, penso di averlo visto con aspettative troppo alte, a causa delle strabilianti recensioni che ho letto, e sono rimasta un po' delusa.
    Mi piacerebbe leggere il libro, sono quasi sicura che sia di gran lunga più bello.

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    1. E' vero, io lo stesso.
      E poi nella prima ora le aspettative si stavano confemrando, quindi poi la caduta successiva è stata un pò più grande.
      Dovrebbe essere molto interessante il libro, davvero molto

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  17. Parecchio sopravvalutato, come dicevi tu pieno di buchi in modo tanto palese per un thriller che vorrebbe essere un "incastro perfetto" che vien da chiedersi se alcune m***hiate non siano surrealmente proposte di proposito. Temo che la responsabilità sia della scenenggiatrice nonchè autrice del romanzo. Si salvano le interpretazioni e anche la colonna sonora, per me. Ma il voto starei sul 6 massimo. Al saludi!

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    1. Sai secondo me MG? La gente l'ha esaltato e messo tra i migliori film dell'anno perchè ha visto quello che Gone Girl voleva essere senza riuscirci.
      Se prendi qualsiasi persona che l'ha amato e la metti davanti ai grandissimi problemi e incongruenze del film nessuno riuscirebbe a confutarli.
      Per me vale comuqnue ben oltre il 6 ma ti capisco...

      Ciao!

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    2. Dici? Hai provato a sottoporre i limiti a qualche amico blogger a cui è piaciuto (tipo al cannibale, o a james ford credo) e nessuno ha raccolto?
      PS alla fine di Fincher a me è piaciuto molto solo The Social Network...

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    3. Sì sì,magari scrivendo messaggi è dura ma sono convinto che con una chiacchierata tutti converrebbero su alcuni passaggi quantomeno discutibili.
      Secondo me ha ipnotizzato tutti.
      In effetti l'ho trovato molto potente da quel punto di vista.

      The Social Network devo vederlo ma mi piacerà, lo so

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  18. Bella recensione, a cui aggiungo i miei commenti/appunti:
    - lei bravissima e camaleontica, lui un po' sottotono
    - protagonisti insopportabili nella fase di corteggiamento iniziale
    - meglio la prima parte del film, in cui il mistero familiare viene man mano svelato
    - poi quanto costruito nella prima parte viene vanificato dalla seconda, in cui si scopre la totale pazzia di lei; ma alla luce dei fatti, non si capisce il comportamento assurdo di lui all'inizio (zero preoccupazione per una evidente aggressione/rapimento della moglie in casa, sorrisi alle telecamere, etc...)
    - un po' forzate, anche se non completamente fuori bersaglio, le critiche alla società/media
    - comunque entrambe le parti sono discretamente sviluppate ed il film risulta godibile

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    1. Beh, diciamo che molte delle tue puntualizzazioni sono cose che ho scritto in rece e che condivido assolutamente.
      Secondo me è proprio nell'eccesso il dfetto più grande.
      Ottima critica ai media ma un pelo forzata ed eccessiva.
      Ottima critica all'impalcatura matrimoniale ma anche lì molto cinematografica.
      Ottimo plt thriller ma assolutamente inverosimile nella sua perfezione e nelle sue derive (oh, io quell'omicidio l'ho trovato veramente fuori luogo, anche se girato alla grande)

      ciao!

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    2. Hai proprio ragione quando dici che il piano dell'omicidio (scena bellissima in se') e' assolutamente inverosimile: sarebbe bastato che lei chiamasse il marito dicendogli "hey, hai visto? ti ho incastrato e' ho vinto; adesso torno a casa e dico che ero scappata perché temevo che mi facessi del male, ok?".
      Poi una incongruenza, ma forse non ci ho capito niente: nel finale lui decide di restare quando viene a sapere del bambino... ma il bambino non poteva essere suo e questo era facile da dimostrare... mah.

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    3. Ma infatti...

      Quello era un burattino, non vedo assolutamente come poteva intralciare un genio del Male come lei.

      Guarda, rispetto a quel finale avevo il tuo stesso dubbio, mi ci stavo pure arrabbiando.
      Ma poi MI SEMBRA si capisca che lei invece il suo seme l'aveva preso... (anche lì gli aveva detto una bugia, ma mi sembra eh)

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  19. Hai detto praticamente tutto quello che c'era da dire sul film. Condivido in pieno.

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    1. Mi fa pensare che concordi anche nei difetti allora,bene.
      Secondo me è stato troppo esaltato, troppo.
      Anche se me lo rivedrei

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  20. Sì sì, anche su quelli.
    Per me l'inverosimiglianza è eccessiva; nei film non bisognerebbe ricercarla al cento per cento (se così fosse, non sarebbero film, ma documentari), ma qui si sorvola troppo (soprattutto poi, se si tiene conto che è un thriller).
    Sulla stampa scandalistica si calca troppo: neanche la D'Urso sarebbe stata in grado di arrivare a tanto (forse).
    Ma l'interpretazione di lei è da vedere e rivedere. La scena dello sputo è agghiacciante per la freddezza ed il distacco di lei.

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    1. Direi che siamo in simbiosi allora.
      Inverosimiglianza eccessive, si passa da un drammatico con punte thriller ad un thriller con punte drammatiche. Ma solo nel primo caso potevamo avere il capolavoro.
      Sui media Fincher è stato furbo, li ha messi giustamente alla berlina ma sbagliando tempi e modi. Dopo un giorno quello sciacallaggio, al confine del lecito, è davvero inverosimile.
      Lei meravigliosa. e la scena dello sputo secondo me la più importante.
      Bene così

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  21. L'ho visto queata sera. Il finale è amarissimo, il marito si consegna volontariamente a 18 anni di galera coniugale, col costanrte incubo di venire ucciso. Per amore del figlio. Questo uso dei figli, poi, la strumentalizzazione della maternità, che lava via ogni nefandezza e diventa un valore assoluto, l'ho trovata terrificante.

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    1. ah, tra parentesi, ho pensato subito che lei sia psicopatica. Il motivo delle sue azioni è solo il puro odio

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    2. Sì, molto interessanti quelle 3 righe che scrivi Giovanni.
      Ora nemmeno mi ricordo perfettamente perchè tornano insieme e i possibili sviluppi futuri della coppia però sì, ricordo che era molto amara come cosa.
      Esatto, odio puro. Ed è molto bello come personaggio, interessantissimo.
      Ma quello che architetta... c'è un limite a tutto :)

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  22. Rivisto oggi, lo davano su sky, lo vidi al cinema la prima volta.
    Mi piace molto lo stile di Fincher, le sue trame contorte, i suoi protagonisti disturbati e sociopatici, addirittura mi piace il suo amore per l'eleganza che spesso circonda le vite di alcuni personaggi contrapposta al degrado di altri (millenium su tutti).
    Un maestro di atmosfere e coinvolgimento.
    Questo mi fa perdonare le sue sviste e i suoi giri larghi sulle curve più insidiose delle sue trame, e qui in Gone girl come dici tu ce ne sono diversi.
    La chiave di lettura di Amy che tu racchiudi nella scena dello sputo è perfetta, così come la sensualità che l attrice sa raggiungere con i suoi sguardi, così anche il finale che riporta dove tutto è cominciato in un cerchio di ineluttabilita, di angoscia e di ignoto che credo racchiuda l'esistenza umana.

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    1. Millenium mi manca, ho visto solo l'originale.
      Beh sì, Fincher è un grande regista (sul post degli omni scoprii che me ne mancano solo due suoi, l'altro è The Social Network).

      E ha fatto di tutto eh, tanti generi e tante storie diverse.
      Però quello sporco che dici, il degrado, e soprattutto tanto tanto nero c'è sempre.

      Guarda, a me sto film ha fatto incazzare perchè per più di un tempo ho creduto non solo che poteva essere un grandissimo film, ma addirittura un film "definitivo" sull'argomento, uno di quelli che se parli di certe cose dici "guarda Gone Girl" e non aggiungi altro.
      Però poi quelle derive da thriller solo di genere e non più d'autore non le ho sopportate ;)

      bellissimo commento

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  23. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    1. Ah, ma che a livello filmico Fincher sia uno dei maestri del cinema mondiale non ci piove.
      Io non ho sopportato che un film con un primo tempo psicologicamente così straordinrio, poi mi sia caduto in dinamiche da thriller per niente d'autore.
      So che è amatissimo e anche io avrei voluto amarlo così.
      In ogni caso era nel torneo, poi l'avevo tolto ma, festeggia, 2 giorni fa l'ho rimesso.
      Perchè credo può lottarsela quasi in qualsiasi girone

      guarda, Imdb sì, è la Bibbia del cinema. Ci sono informazioni che non trovi manco nella pagina stessa dei film, c'è tutto, impressionante.

      Sui voti però non posso appoggiarti, io ho messo 8 a film che non avevano la sufficienza oppure il contrario.
      Nei voti è molto popolare, troppo, non c'è competenza.
      Ma fai benissimo ad affidarti a "lui", hai tutto il tempo e gli anni per trovare luoghi più competenti. Poi però Imdb va sempre utilizzato per tutto il resto

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due cose

1 puoi dire quello che vuoi, anche offendere

2 metti la spunta qui sotto su "inviami notifiche", almeno non stai a controllare ogni volta se ci sono state risposte

3 ciao